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Mistral di Ettore Bocchia via Roma, 1- 22021 Bellagio (CO) Tel: +39 031 956435 - +39 031 950216 Fax: +39 031 951529 Data recensione: 09/2007 Il luogo è incantevole, incute quasi reverenza per la sua storia e bellezza. Il Grand Hotel Villa Serbelloni (5 stelle deluxe, come viene ribadito ovunque) è una villa storica trasformata in albergo, che sorge in uno dei luoghi più belli d'Italia, proprio alla confluenza dei due rami del Lago di Como. Ed esso, così come Bellagio, ospita una clientela in gran parte internazionale, caratterizzata da una eleganza discreta e non urlata, tipica di chi non ha bisogno di ostentare la propria ricchezza, che si nota tuttavia dai dettagli esibiti con nonchalance. La stessa discrezione si avverte nella cucina di Ettore Bocchia, un alfiere della cucina molecolare, che ci ha stupito per la qualità delle materie prime, la grande tecnica e una umanità e cordialità tali da rendere questo uno dei pranzi memorabili dell'anno. Il Mistral è il ristorante 'casual' di Villa Serbelloni (alla Terrazza, con menu di cucina internazionale, si accede solo vestiti formalmente) e qui si possono gustare i piatti più innovativi. Il ristorante (aperto solo la sera) si trova accanto alla piscina e guarda verso Cadenabbia, sulla riva opposta del lago. L'interno è strutturato come una nave, con le pareti rivestite di boiserie di legno, ma d'estate si pranza sulla grande terrazza, che consente di godere la piacevole serata. L'abbigliamento dei camerieri è formale, così come il loro atteggiamento, mentre i tavoli sono apparecchiati in maniera più disinvolta. La carta dei vini presenta ricarichi assai elevati, troviamo uno Chateau La Louviere del 1995 a 77 euro. Ancora un bambino, con il colore violaceo che inizia appena a virare verso toni aranciati, è un vino di grande eleganza, adatto al contesto, e che apprezzeremo molto. Il benvenuto della cucina è un gelato di foie gras con pere al vino e pistacchi caramellati. Uno splendido inizio, molto nelle mie corde. Un po' troppo dolce per Paola. Poi un piatto dal menu molecolare: Cagliata d'uovo in due versioni: ripiena di caviale con gelatina d'ostriche e panna acida alle cipolle liquida con tartara di fassone al pepe rosa. Di indiscutibile qualità la carne, curiose le cagliate d'uovo, eccezionale la gelatina di ostriche, ancora più impattante in bocca del caviale. Cappelletti di pasta all'uovo ripieni con petto di pavone con ragù delle sue cosce e fave. Un piatto sorprendente. Il petto del pavone è mescolato al formaggio per creare un ripieno compatto ma scioglievole in bocca, mentre il ragu esalta l'eleganza di questa carne che non avevo mai assaggiato. Rombo assoluto cotto nello zucchero con spuma di patate, verdure al vapore e salsa ai porri. Il rombo è cotto avvolto in foglie di porro, per cui non prende alcun sapore dolce ma conserva tutti i propri succhi e resta sodo senza diventare stopposo. Eccellente nella sua classicità. Crema di patate con lumache, funghi e spuma all'aglio e prezzemolo. Eravamo venuti per assaggiare queste lumache, nutrite con erbe officinali, e sono davvero splendide. Delicato il sapore e assai meno gommosa la consistenza rispetto alle solite lumache. Un piatto perfetto. L'accompagnamento è una vera e propria chicca, una piccola quenelle fatta con il fegato delle lumache stesse. Un fuoriprogramma ci viene annunciato da Bocchia in persona. Stanno cuocendo allo spiedo un maialino di cinta senese di Parisi. Ci vengono serviti due pezzi con la pelle croccante accompagnati da patate al forno, pomodori confit e carciofo sott'olio. In aggiunta, un piattino con cavolo viola appena scottato e bottarga di favignana. Tutto eccelso, in particolare i pomodori, coltivati nelle serre di cui il ristorante dispone in Sicilia. Il dolce è la classica pesca melba, accompagnata dal gelato fiordilatte raffreddato all'azoto liquido, di una consistenza e sapore diversi dal solito (meno cremosità e un gusto più intenso), e coulis di lamponi. Sarà stato il panorama, sarà stata la sera perfetta, saranno state le portate una superiore all'altra, ma questa è stata una cena eccellente, in un ristorante la cui cucina è riuscita a farci emozionare. Pumpkin |