Isole di Sicilia
Via Garibaldi, 68/69 - 00153 Roma
Tel: 0658334212
Chiuso: Lunedi
Data recensione: 08/2007
Per festeggiare il compleanno di mio Zio decidiamo di provare questo
ristorante di cui anni addietro avevamo provato la casa madre Sicilia
in
Bocca in zona Trionfale, rimanendo positivamente impressionati. Oltre
che
nei prezzi, lievemente più alti alla "base", la differenza tra i due sta
nel tipo di cucina, esclusivamente delle isole dei vari arcipelaghi
siciliani in questo. Ma la qualità, lo scopriremo durante la serata, è
la
stessa.
Trovandosi in una ZTL parcheggiamo sul Lungotevere all'altezza di Regina
Coeali e proseguiamo su Via della Lungara fino a Via Garibaldi, non troppo
distante. All'ingresso nel locale ci viene chiesto se abbiamo prenotato,
a nostra
risposta negativa, ci viene consigliaot di farlo per la volta successiva,
ma visto l'orario, le 20 circa, hanno numerosi tavoli liberi. In effetti
il ristorante, che contata una trentina di tavoli per circa cento coperti
divisi in due sale, si riempirà completamente solo verso le ventuno.
Il colore dominante in entrambe le sale è il giallo, le luci sono molto
soffuse nella prima, quella d'ingresso, molto più intense nella seconda,
ma senza eccedere. Purtroppo quello in cui eccede è l'uso dell'aria
condizianata, 5 unità alla massima potenza in una sala di 10 metri per
5
mi sembrano un pò eccessive, soprattutto quando sono messe tutte sulla
stessa parete, facendo sì che i tavoli sottostanti siano perennemente
esposti alla bora versione estiva. Ma ammetto che quella dell'aria è anche
una mia idiosincrasia, non la sopporto a prescindere, per cui vi invito
a
prendere questa nota con le molle.
Veniamo fatti accomodare in un tavolo d'angolo e contestualmente ci
vengono consegnati i menu e la carta dei vini. Il cameriere ( si
alterneranno in due al nostro tavolo durante la serata, entrambi
estremamente gentili e professionali ) ci invita a provare una Falanghina
Donnafugata 2005 che accettiamo di buon grado, fresco e gradevole, ideale
per noi onestamente incompetenti in fatto di vini. Il menu presenta una
quindicina
di proposte per tipo di portata, incentrate soprattutto sul pesce, ma
non mancano
proposte di terra e vegetariane, ed ognuna viene descritta minuziosamente
in italiano e inglese.
Come antipasti prendiamo un'insalata di Pantelleria, una zuppa di cozze
i
miei zii ed io una insalata di Favignana. A parte i piatti di porta, molto
belli tutti decorati a mano, la mia insalata consisteva in uno sformatino
di couscous, pomodori, coriandolo, pochisismo peperoncino e tre
mazzancolle sgusciate. Il tutto risultava molto fresco e gradevole,
sapori molto equilibrati e apprezzabile la quantità modica del peperoncino
che oltre certe dosi il mio corpo non riesce a tollerare. Non c'è che
dire, un ottimo inizio.
>Mio zio salta il primo, mia zia opta per un risotto al nero d'avola con
tonno fresco, io per delle Tagliatelle alla vecchia tonnara.
Per quanto riguarda il mio piatto porzione decisamente abbondante,
soprattutto considerando che avevamo già ordinato il secondo, tagliatello
molto larghe integrali con una dadolata di tonno lievemente rosolato,
crudo all'interno e un filo d'olio come tocco finale. Piatto molto
semplice ma decisamente riuscito, sapore delicato, tonno squisito e pasta
cotta al dente.
Questa volta tocca a mia zia saltare il secondo, mentre io e mio zio
abbiamo optato per una grigliata mista di pesce ( minimo due persone ).
Unica nota lievemente stonata. Per carità, tutto buonissimo e soprattutto
freschissimo oltre che abbondante, ma caratterizzato da un uso smodato
ed
eccessivo del pangrattato e dell'impanatura. Il piatto consisteva di:
una grossa seppia grigliata e ripiena di pangrattato, già affettata,
ottima ma in quanto prima pietanza del piatto messa in bocca
due involtini di pesce spada, decisamente troppo secchi un trancio di
orata
impanata ( questo varia a seconda del pescato del giorno ) troppo spessa
l'impanatura
due mazzancolle crude, freschissime, ottime due scampi impanati, banali
e troppo asciutti
insalata di cous cous cipolla e peperoni al centro, questa veramente ottima
e rinfrescante.
Ma note liete tornano con i fantastici dolci, tutti preparati da loro:
Mio zio opta per un cremolato al gelsomino, che abbiamo assaggiato tutti,
qualcosa di incredibile, un sapore fantastico e la dolcezza solo
accennata. Da provare ! Mia zia un semifreddo al mandarino, anch'esso
davvero
buono nella sua semplicità. Io per un Vulcanello con lava di ananas, ovvero
un classico
ma ottimo tortino al cioccolato di Modica ( consigliato agli amanti del
cioccolato
fondente molto amaro ) con cuore di cioccolato fuso e a lato nel piano
una palla di gelato all'ananas.
Abbiamo accompagnato i dolci con due limoncelli e io un passito di
Pantelleria. Il conto finale è stato di 147 euro dei quali 25 circa per
Falanghina e
accompagnamento ai dolci. Orientativamente i prezzi per antipasti e primi
sono sui 8-10 euro, i secondi dai 13 ai 15, 38 euro la griglia per due
persone, i dolci dai 5 agli 8 euro. Rapporto qualità prezzo buono, soprattutto
visto
che ci troviamo nel cuore della città, da riprovare e consigliare.
Luca
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