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Il Griso
Via Provinciale, 51 - 23864 Malgrate (LC)
Tel: +390341.239860
Data recensione: 05/2007

In passato due stelle michelin, caduto poi in disgrazia fino alla
chiusura, oggi riaperto dopo una importante ristrutturazione. Una sapiente
opera ha ricreato, in un luogo dal contesto unico, una piccola bomboniera
di 43 camere con annesso ristorante gastronomico. Dalla sala da pranzo, a
picco sul lago di Lecco, la vista è sublime e non si può rimanerne
indifferenti. Un luogo ricco di suggestioni, in cui la tavola gioca
sicuramente un ruolo importante ma circondati da tante piacevoli
distrazioni.

In cucina Antonino Messina, con trascorsi in importanti
cucine ed oggi qui, con il compito di accontentare il cliente
dell'albergo, i clienti facoltosi in frugale pranzo di lavoro ed il
Gourmet in visita di piacere. Oggi in sala era presente tutta questa
articolata ed eterogenea "fauna", dai gusti e dalle esigenze diverse, alle
volte contrapposte. Una bella sfida accontentare tutti, forse, all'inizio
qualcosa per strada si perde, qua e la, ma nell'insieme questo luogo ha le
carte in regola per riuscire nell'intento.

Dalla sala, arredata in stile moderno, oltre alla vista incantevole una
interessante ed intrigante apertura sull'angolo spiedo e griglia, ove
osservare le attente preparazioni con questi affascinati strumenti di
cottura. La carta, ragionata sul contesto del luogo e delle esigenze,
offre ben sei differenti menù degustazione, Vegetariano da 48 Euro,
Tradizione di carne e di Pesce a 58, Creativo di carne e di Pesce a 68
Euro ed infine il menù del giorno, solo a pranzo, a 45 euro. Alla carta,
per quattro piatti, spenderete circa tra i 70 e gli 80 euro.

Il mio percorso "a la carte" ha spaziato tra carne e pesce, con buone proposte,
ben realizzate. Unico appunto, le cotture di carni e pesci, un pochino
pronunciate per i miei gusti e questa incessante presenza del pomodorino
in quasi tutte le preparazioni. Due dettagli comprensibili, vista la
premessa di cui sopra. Alcuni spunti ci sono sembrati interessanti, anche
se taluni già visti, come la zuppa di piselli e menta con pesce spada
candito e olio del Garda o come i taglierini di grano duro con ragout di
piccione e bruscandoli.

Buona ed intrigante la variazione d'astice e ostriche con fave e pecorino, anche
se l'astice l'avremmo preferito meno gommoso, e ben eseguita la pernice allo spiedo
con verdure baby e salsa al grumello, impreziosita da una generosa scaloppa di
fegato grasso. Buoni i dolci e la piccola pasticceria, buono e discreto il servizio in sala,
discreta la carta dei vini con ricarichi a dire il vero un tantino elevati.
Contando il mese scarso dall'apertura ed immaginandolo in fase di
progressione continua credo che sia interessante seguire il percorso di
questo ristorante a cui auguriamo di ritornare ai fasti di un tempo . o
almeno di avvicinarsi. Buona fortuna al Griso ed al suo Chef Antonino
Messina, teniamolo d'occhio


Alberto