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Sushisen Ristorante Giapponese
Via Giuseppe Giulietti, 21A - 00154 Roma
Tel: 06 57.56.945
Chiuso: Lunedi
Data recensione: 04/2007


Scoperto tramite conoscenze, Sushisen sembra un ristorante uscito da
Blade Runner per come è arredato e la multietnicità del suo personale.
Gli interni sono molto belli, in color crema fino a due metri d'altezza
circa poi pannelli insonorizzanti bianchi fino al soffitto ad arcate.

Alle pareti dominano i due maxi schermi da credo almeno sessanta pollici
sui quali scorrono con il giusto tempo immagini di vita quotidiana
giapponese. In sottofondo musica giapponese che passa da Ryuchi Sakamoto
ai Dir En Grey e gli X-Japan ma come ci confiderà il cameriere osano di
più a pranzo quando la clientela è più giovane.

I coperti sono un centinaio divisi tra i quaranta della saletta a
sinistra dell'entrata con tavoli normali e i sessanta messi intorno al
mini tapisroulant delle vivande che occupa gran parte del locale e al
cui interno son situati i cuochi, tutti rigorosamente giapponesi.
Dicevo della provenienza eterogenea del personale, da Singapore il
cassiere, alcuni camerieri sudamericani ( il nostro, Alvaro, molto
gentile e preparatissimo, dall'Ecuador ) altri dall'indocina,
tre-quattro italiani. Tutti vestiti con Kimono verde o arancione.

Il Menù, in carta plastificata con foto di ogni pietanza, è molto
grande, in tutti sensi, aperto ha un'estensione di almeno ottanta
centimetri e un'offerta di almeno un centinaio di diversi piatti. I
prezzi oscillano dai 3 ai 16 euro a pietanza, sono presenti almeno dieci
diversi menù degustazione.

I miei genitori optano per il Love Boat, venticinque euro a persona
minimo due persone, una barca di legno sul cui ponte sono adagiati
diversi tipi di california rolls, sashimi al tonno, al salmone e al
pesce spada, tempura di gamberoni, manzo fritto, zuppa miso, spaghetti
di soia, e tanta insalata tipicamente italiana. A prua una ciotolina con
salsa di soia, wasabi e zenzero.

A loro giudizio il tutto era ottimo e fresco e abbondante quanto basta per saziare.
Per me sarebbe stato troppo poco infatti ho preferito servirmi al nastro trasportatore,
prendendo una decina di pietanze diverse tra diversi tipi di tempura,
quattro di sashimi, eccellente quello di piovra preparato sul momento,
tempura leggerissime e croccanti, qualche dubbio invece sul sashimi di
gambero rosso, un pò troppo colloso il riso e acido il gambero. Non so
dire i prezzi singoli perchè ha offerto mio padre ma so che ogni colore
del piatto risponde ad un dato prezzo.

Abbiamo bevuto una bottiglia di Chardonnay ma la carta presenza una
discreta selezione di birre giapponesi e un'eccellente gamma di Sakè,
con il quale abbiamo concluso l'ottima cena dopo un gelato al Thè verde
come desert ( buono ma niente di nuovo o trascendentale ).
Il conto è stato di 130 euro in tre ma diciamo che con 30/35 euro a
testa bevande escluse si esce ben sazi.


Luca