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Locanda Mariella Fragnolo di Calestano - 43100 Parma Tel: 0525 52102 No carte di credito ma hanno il bancomat. Chiuso: Lunedė e Martedė Prenotazione: gradita Prenotazione obbligatoria: in Ottobre e Novembre per la Festa Nazionale del Tartufo Nero di Fragno Data recensione: 4/2007 Si trova sulle colline a Sud di Parma nella valle del torrente Baganza a 700 metri di altezza, il casello autostradale pių vicino č quello di Fornovo. Locale sorprendentemente fresco d'estate, spiacevole da raggiungere in autunno durante una giornata nebbiosa anche se l'obiettivo č l'annuale Fiera del tartufo e di solito la nebbia scompare all'innalzarsi della quota. Strada di fondovalle che man mano sale con le curve che aumentano di numero e frequenza, divertente per un motociclista, decentemente asfaltata con poco traffico, strappo finale di 4-5 km al 10% di pendenza partendo dalla provinciale che fiancheggia il fiume. La locanda č nell'ultima villetta della frazioncina con ampio parcheggio subito dietro la curva. Avevamo prenotato il giorno prima, con qualche difficoltā, per nove persone giunte in due tempi diversi. I primi arrivati si sono portati avanti, aiutati dall'aria buona, divorando un piattone di culaccia e salame di Felino cui č seguito un piatto di scaglie di Parmigiano. Ho preso per 21 il mio solito Saten Villa (2003) che purtroppo non č mio parente nemmeno alla lontana anche se portiamo lo stesso cognome. Fallata, č stata sostituita ma il fantasma del sapore di tappo ha perseguitato le mie papille per tutta la seconda bottiglia mentre gli altri commensali invece non l'hanno minimamente avvertito. Ma qualcuno si deve sempre sacrificare per gli altri. Come antipasto abbiamo preso: una classica polentina morbida da mangiare col cucchiaio coperta di crema di formaggi e grattata di tartufo serbato dallo scarso raccolto di quest'anno; culaccia affettata; involtini di carne cruda ripieni di formaggio fresco, forse caprino, su insalatina tritata, polenta con sopra un bel po' di gorgonzola. Prezzi per ogni portata dai 10 ai 7. Come primi, fuori menų, classiche lasagne verdi al ragų, e minestra con ceci e maltagliati, cioč pasta all'uovo tipo tagliatelle ma dalla forma irregolare, da questo il nome, prezzi sui 7. Per secondo battuta di fassone con una acciuga sott'olio arrotolata e capperi sott'aceto, ingredienti ottimi, preparazione semplice ma fin troppo semplice in confronto ad una steak tartare francese; fettine di manzo affumicato con Parmigiano, gocce di Balsamico ed insalatina tritata; tenerissimo ma ben saporito ganascino di vitello brasato su polenta; prezzi dai 10 ai 7. Mio figlio di sedici anni, finito il suo piatto, voleva ripassare alla carne ripiena di formaggio gustata come antipasto tanto gli era piaciuta ed aveva ancora appetito. Come dessert bavarese con amarene cotte, prugne cotte nel vino rosso con gelato, panna cotta, gelato allo yogurt con frutti di bosco; fuori dal menų ottimo semifreddo al torroncino con cioccolato amaro bollente versato sopra, tutti a 4 l'uno per l'altro. Il menų riportava 7/8 primi ed altrettanti secondi. Mi ricordo cappelletti in brodo e ravioli di zucca; trippa alla parmigiana, fuori menų tortelli verdi, anatra e maialino arrosto. Acqua Panna da 0,75 2 la bottiglia, caffč 1. Offerto o semplicemente dimenticato un bicchierino di limoncello richiesto da chi aveva preso la polenta con lo zola. Alla fine, da non mancare, la visita alla sala inferiore che viene aperta specialmente per la fiera del tartufo. Dappertutto bottiglie conosciute grazie a chi scrive su IDR ed IHV che ringrazio per la loro passione. Unico rimpianto il sapere che non riuscirō mai ad assaggiarle tutte, ma grazie di esistere a loro ed a posti cosė. Riassumendo: la carta dei vini č stata divisa in pių volumetti per una pių agevole consultazione, con non dozzine ma centinaia di etichette di pregio ed onestissimi ricarichi. L'incredibile vista e scelta, oltre che il prezzo, vale da sola il viaggio. Da visitare, avendo tempo, i castelli di Felino e Torrechiara e Langhirano con la birreria Panil per far due passi ed avvicinarsi a casa gradatamente. La cucina č tranquilla sia nei classici sia nelle piccole innovazioni, le razioni non sono abbondanti ma i prezzi non sono alti. Stamane a RE in centro il menų della Trattoria della Ghiara, ristorante che conosco e consiglio, esponeva tutti i primi a 10 e tutti i secondi a 14, probabilmente, ehm, per semplificare l'addizione finale. Quando riesco frequento la Locanda per la Fiera del tartufo a fine autunno, l'ultima volta nel 2005, menų fisso con involtino di carne cruda e formaggio, riso al tartufo offerto pių volte, ganascino brasato e dolce per soli 31. Di solito spendiamo di pių per il vino che per il cibo, ed a turno uno deve restare pių sobrio degli altri per fare da autista. Il pelo nell'uovo: le razioni non abbondanti, specialmente per i sedicenni, ed una certa monotonia nel menų, comunque un'inezia rispetto a tutto quanto di positivo esposto sopra. Massimo |