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Passetto
P.zza IV Novembre, 1 - 60100 Ancona (AN)
Tel: 071-33214
Chiuso: Domenica sera e Lunedì
Data recensione: 2/2007


Il ristorante "Passetto", elegante e di buona, antica, fama, è situato
in uno degli angoli più suggestivi della costa adriatica e,
certamente, d'Italia. Dal centro di Ancona, a piedi, ci si arriva in
pochi minuti attraversando il lungo e maestoso viale Della Vittoria,
stretto dal fluire incessante di auto che vanno e vengono dal Conero.

Il locale si affaccia sulla scalinata omonima, a due passi dal
Monumento ai Caduti, aprendosi allo spettacolo incomparabile del mare
Adriatico a portata di ... tuffo (e si tuffano davvero, malgrado sia
inverno, anche se un inverno particolarmente caldo!). La nostra visita
è dei primi giorni di Gennaio 2007.

Entriamo dunque, io e la mia ragazza, desiderosi di saggiare le buone
cose che abbiamo sentito intorno a questo locale. Appena entrati ci
accorgiamo, con qualche disappunto, che in contemporanea si svolge un
imponente ricevimento matrimoniale (al piano di sopra): in genere in
questi casi i locali sono ampiamente "sotto pressione" e dunque
abbiamo qualche giustificato timore di dover sottoporci a lunghe
attese dato il presumibile impegno del personale.
Niente invece di tutto questo e, salvo qualche approssimazione nel guardaroba (un
appendiabiti dietro un separé dato il massiccio impegno di quello principale), avremo sempre un servizio veloce, cortese e inappuntabile.

La tavola: Un tavolo quadrato, con una elegante tovaglia rosa, bei calici e
posateria d'argento. La sala in cui entriamo e già quasi piena e si
affaccia su una finestra sul mare.

Le bevande: Scegliamo un Verdicchio Classico Superiore delle terre maceratesi,
acqua gassata. Il vino bianco è profumato, dal gusto morbidamente vellutato.

Gli antipasti: Gli antipasti "mare e terra" del Passetto ci riservano le prime note
liete: calamari, cappesante, crema di asparagi, filetti di acciughe,
polpo, scampi presentati in un piatto bianco e azzurro. Tutto gustoso,
anche se abbastanza prevedibile.

I primi: Scegliamo io un risotto ai frutti di mare, la mia ragazza dei
maccheroncini di Campofilone alle vongole veraci e alle gocce di salsa
di basilico. Il risotto è buono, non c'è che dire, ma è difficile
ricordarlo. Al contrario sono eccellenti i maccheroncini di
Campofilone (in realtà una sorta di spaghettini), che ben si
amalgamano fra le vongole veraci e le circostanti gocce di salsa di
basilico. Dei piatti tutto sommato semplici e buoni, come del resto
piacciono a noi.

I secondi: Per me ombrina al forno con verdurine e per lei pesce spada ai
pomodorini. L'ombrina è tenera ma forse con un eccesso di pan
grattato. Il trancio di spada, secondo me superiore, è però un po'
troppo spesso e i pomodorini, pur adeguati all'intento marinaresco,
sono probabilmente pericolosamente vicini alla...crudaiola.

I dessert: Prendiamo della crema catalana che ci viene presentata in due piatti
ovali contenenti ognuno tre piccoli vasetti in ceramica bianca colmi
di crema alla menta, al caffè, allo zabaione. Squisiti. Caffè e il conto: 136 eu.

Conclusioni: Un locale che dimostra sul campo la (giusta) fama per cui è noto nei
dintorni e oltre. Un ristorante direi "senza sorprese", con buone
materie prime (il pesce) e un servizio adeguato all'eleganza
circostante. Con una distanza maggiore fra i tavoli e qualche dose (...)
di attenzione in più nei piatti farebbe certamente un ulteriore passo
in avanti.


DavidB