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Trattoria Al Ponte Via del Ponte Oglio, 1312 - 46011 Acquanegra sul Chiese (MN) Tel: 0376-727182 Chiuso: martedì Data recensione: 11/2006 Il mantovano è ricco di fiumi grandi e piccoli e in autunno l'evaporazione serale delle acque crea quei fenomeni di scarsa visibilità che vanno dalla leggera foschia alla nebbia bianco latte da limbo. Quella sera venivamo da Piadina, c'era un po' di foschia leggera, quel tanto che basta per ovattare le luci gialle dei lampioni che rischiarano lo stretto ponte che da Acquanegra porta a Calvatone attraversando l'Oglio. La trattoria appare quasi per magia dove il ponte si restringe per consentire il passaggio a una sola vettura per volta e poi fa una curva a sinistra. Le luci gialle dall'interno ci invitano ad entrare, anche se siamo in leggero anticipo rispetto all'ora stabilita. Viene ad aprire Dario. Siamo i primi clienti stasera. Ci accoglie con calore e ci fa accomodare al tavolo centrale della sala grande, da dove si vede anche parte delle operazioni di cucina. L'ambiente è familiare, caldo e accogliente, ma sobrio. I piatti raccontano storie di queste terre, dove i pesci di acqua dolce la fanno da padrone. Dal menù alla carta scegliamo la fritturina di saltarei e zucchine tagliate alla julienne, ottimi, e poi timballo di luccio e patate in crema di legumi. Interessante anche l'anguilla in carpione con cipolle di Troppa, ma per la prossima volta. Tra le carni ben fatto il piccione in terrina con fegato d'oca e aceto balsamico di dodici anni. Tra i primi scelgo i tortelli alle prugne, con un delizioso sapore agrodolce, impasto di giusta sottigliezza e ripieno freschissimo e morbido. Buoni anche i tortelli di zucca al soffritto di pomodori, tipico piatto del territorio e deliziose le caramelle di luccio alle erbe aromatiche e semi i papavero, come pure i maccheroncini al torchio alla fantasia di fiume. Una musica in sottofondo copre lo sbatacchiare di cucchiai e forchette nei piatti. Tra i secondi di pesce i filettini di pesce persico dorato sono delicatissimi, mentre è più ricco di sapori il luccio alla Vanna e Dario, arricchito di verdure, mandorle, capperi e mela rossa. Molto gustosi i filetti di storione ai fiori di cappero, pomodorini e olio extra vergine del Garda. Squisito tra le carni il guancialino di manzo stufato al forno con polenta e ben fatto il coniglio disossato al forno e insaporito con un velo di aceto balsamico, di cui Vania fa buon uso. Tra i dolci eccellente l'anello dei Gonzaga con crema di zabaione e mascarpone, buono anche il tradizionale dolce di zucca, sfizioso il semifreddo al torroncino con cioccolato caldo fuso e semi di papavero. Completiamo la cena con caffè e qualche distillato e lasciamo a malincuore i nostri ospiti che ci hanno intrattenuto per tutta la piacevolissima serata, facendoci sentire proprio a casa di amici di vecchia data. Abbiamo speso quaranta euro a testa, compresi distillati, vini e mancia. Luigi Bellucci |