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Grecale Lungomare Kennedy, 1 (Bagni Maddalena) - 16011 Arenzano (GE) Tel: 010.9126345 Chiuso: Lunedì Data recensione: 11/2006 Dopo la mattinata a Imperia per la riunione dei soci ONAOO con assaggi di una decina di nuovi oli 2006 (annata poco propizia per l'eccellenza, vista la diffusione della mosca olearia che ha colpito le principali regioni, per fortuna "a macchia") eccoci a cenare qui ad Arenzano. Stasera c'è una cena con abbinamento ai vini della Bel Colle di Verduno (CN), una media azienda che produce Barolo e un esaltante Pelaverga. Il Grecale è un ristorante di quelli annessi ai Bagni Maddalena, proprio nel centro di Arenzano, tra la strada e la spiaggia. Il posto è bellissimo. L'arredo è moderno, una sala unica con i tavoli ben disposti per accogliere una settantina di persone. La volta a fondo di nave rovesciato consente un'ottima acustica. Dalle vetrate che circondano la sala verso la strada si riflettono le luci dei fari delle auto filtrate dalle folte piante che stanno sul viale alberato tra l'Aurelia e il ristorante. Le altre vetrate danno invece verso il mare. Qui si vede la prima falce della luna crescente sullo sfondo del cielo sereno, che si riflette appena sull'acqua e in lontananza le sagome, punteggiate di puntini luminosi, di due grosse navi che passano al largo. Livio e Stefania si danno da fare per sistemare i clienti. La cena è a tema, il menù stasera è fisso e propone un abbinamento tra la cucina ligure e i vini albesi della Bel Colle. Il menù, curiosamente descritto anche in perfetto dialetto genovese, si avvia con assaggi di farinata e stocche mantecato (asassi de fainà e brandacujun) con farinata normale e di cipolla, ben cotta e ben accompagnata dallo stoccafisso. Il vino in abbinamento è un Langhe Favorita 2005 di 13°, perfetto per profumi e consistenza anche con il piatto successivo. I corzetti al profumo di mare con fiori d'Albenga (corsetti a-o profummo de ma' co-i sciuri d'arbenga) sono un tripudio per la consistenza, il sapore e i colori, per i carciofi che li ingentiliscono, per il pesce che è fresco e ricco di varietà, dai muscoli (ovviamente puliti del guscio) alle seppioline, dal polpo ai totani, per finire con pezzi di astice tenerissimo. Non potevano mancare in una cena dedicata alla cucina classica genovese i ravioli col sugo genovese al Pelaverga (rajeu co-o tuccu a-o pelaverga), buoni e ben equilibrati tra ripieno e finezza dell'impasto. Anche il "tocco" che lo accompagna è di ottima carne, saporito, cotto a lungo e a fuoco bassissimo nel Pelaverga di Verduno, che nella versione 2005 da 13° fa anche da vino in abbinamento. Segue un altro piatto di carne: il medaglione di angus al roncaglie 2000 (medaggiun de angus a-o roncaglie duemilla), con contorno di topinanmbour, molto particolare, fresco e tenero, abbinato al suo vino, il Barbaresco Roncaglie 2000, di 14°, un grande vino. Per poter degustare anche uno strepitoso Barolo Monvigliero 1997, in magnum, il piatto suggerito dal menù è un trittico di formaggi di Fiorenzo Gioito di Bra: formaggi dop delle valli piemontesi (furmaggi dop de valli piemunteixi) vale a dire Castelmagno, Raschera e ovviamente Bra, che si sposano perfettamente con questo nettare di 13,5° ancora fresco e di grande armonia e struttura. Per finire una mousse alla cannella con ventaglio di pere (scciumma a-a canella co-a ventuelinn-a de peie) molto delicata e con le pere già tagliate a fette e posizionate a ventaglio nel piatto, accompagnate da un altro bel vino della Bel Colle, il barolo chinato. Il servizio è stato ben curato, pronto e tempestivo, non facile da ottenere con una settantina di clienti che devono poter cenare contemporaneamente e con tutti quei piatti e vini da servire. Bravi Livio e Stefania e tutti i vostri ragazzi e ragazze. Al di là della serata a tema se volete cenare (o pranzare), al Grecale, magari in una bella e calda giornata di primavera, o anche d'estate con gli stabilimenti balneari aperti, ma allora ci sarà senz'altro più confusione, potete affidarvi o alle sue pizze ben guarnite, se avete premura e preferite un pasto veloce o alla sua carta, sempre varia e con possibilità di scegliere tra carni e pesci, sempre freschi e ben fatti. Dalla carta potete scegliere tra gli antipasti la rosticciata di polpo e patate all'aceto balsamico su insalatina, oppure un Sautè di patate e funghi o ancora una invitante zappetta di cozze. Tra i primi sono ottimi i tagliolini con spezzato di astice, oppure in stagione i tagliolini con carciofi e vongole veraci. Da non mancare i ravioli di borragine al tocco di carne alla valpolceverasca (dalla Valle del Polcevera che scende dalle colline genovesi di Ponente e si getta in mare tra Sampierdarena e Cornigliano). Per chi ama questo tipo di pasta con un condimento saporito e non banale, suggeriamo gli gnocchetti di polpo con dadolata di spada e maggiorana. Tra i secondi di pesce scontati il pesce spada alla piastra. La grigliata di pesce o il fritto misto, ben fatti, ma più curati la filettata di orata con carciofi in crosta di patate, oppure i totanetti alla piastra su letto di insalatina novella. Per la carne il controfiletto di angus piacerà certamente agli amanti della buona carne e un po' più elaborato il trittico di filetto con verdure e scamorza grigliate. I dolci migliori sono quelli preparati in cucina, dai tagliolini di crepes in guazzetto di cioccolato alla Millefoglie alla pànera (un semifreddo a base di caffè) con caffè e cioccolato, oppure la degustazione di cioccolato Domori con rhum invecchiato. Il conto sarà sui 45 Euro, esclusi i vini, ma avrete pranzato abbondantemente e bene. La carta dei vini è ancora un po' modesta per un ristorante di questo livello, ma con bottiglie dalle principali regioni italiane. Luigi Bellucci |