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Locanda Milu Via Regia, 10 - 55049 Viareggio (LU) Tel: 0584 47446 IChiuso: Lunedi. La domenica e' aperto anche a pranzo. Data recensione: 12/2006 Premetto, per onesta' (e perche' tanto lo sapete), che sono molto legato a questo locale che seguo con molta attenzione da quando e' nato. Sono quindi sicuramente di parte ma cerchero' di essere il piu' obiettivo possibile. La Locanda Milu (anzi: L'Ocanda) e' situata nel centro di Viareggio, all'angolo tra via Regia e via Fratti, molto vicino al Comune in una zona ricca di parcheggi. Si trova facilmente grazie ad una grande insegna illuminata che sovrasta un tendone, dove alcuni tavolini servono da zona fumo. Le tre titolari (Milu, Antonella e Renata) hanno avuto molto coraggio nel rilevare l'attivita', che era assai male avviata e bisognosa di una bella opera di restauro, ma c'e' da dire che hanno proprio lavorato bene perche' il posto, diviso in piu' salette con un giardino coperto e riscaldato, e' semplice e accogliente. Le pareti color crema (con stampe della Lempicka, se Dio vuole un po' diverse dai soliti banalissimi motivi marinari), l'illuminazione semplice e l'apparecchiatura curata ma non ricercata, danno subito una buona impressione. Mi accolgono simpaticamente e vengo accompagnato ad un tavolo nella seconda saletta, piu' tranquilla: arrivano subito un cestello con pane bianco e focaccia (calda, molto buona), il menu' e la carta dei vini. La scelta spazia tra i piatti classici per questo tipo di locale ed alcune cose piu' originali, con richiami alla cucina viareggina; la carta dei vini e' buona ma non si distingue per originalita'. Ordino l'antipasto di 5 assaggi (tutti abbondanti, portati a piu' riprese in singoli vassoietti, con due extra): gamberi su letto di cipolle in agrodolce e mandorle, farro di mare con calamari e pomodorini, un ottimo spiedino di dentice e verdure, muscolo ripieno, polentina con cacciucchino di seppie e per finire una terrina con una zuppetta di cozze marinate. La qualita' dei prodotti e la mano in cucina son buone, i sapori sono sempre equilibrati e si nota con piacere una certa attenzione nella scelta dei condimenti. Come secondo scelgo una tagliata di tonno, anche questa abbondante, buona, giustamente cotta e speziata, presentata semplicemente su un letto di verdure, melograno e lamelle di mandorle. Accompagnano il tutto una bottiglia di acqua (del carbonatore, ma c'e' anche in bottiglia) e un Gewurtztraminer di Caldaro del 2006 (Pingo docet), piacevole da bere. A fine pasto un rum (non c'e' molta scelta per i distillati) accompagnato da un piattino di biscottini secchi, molto buoni, anche questi di produzione propria. Conto: 30 euro. Sicuramente mi han trattato bene ma, conoscendo la loro politica, son certo che un conto "neutro" non si discosterebbe poi di molto. Note finali positive, io ci son stato bene. Da pignolo amplierei la carta dei vini e aumenterei la scelta dei distillati. Invece ho apprezzato il simpatico affaccendamento delle ragazze in sala e le voci dalla cucina, con le due cuoche che commentavano i piatti di ritorno ("Hai visto? La Sig.ra ... ha mangiato tutto!"). Molto carino. :-) Gianfranco Bertozzi |