Perbellini
Via Muselle, 130 - 37050 Isola Rizza (VR)
Tel: 045 7135352
Chiuso:Domenica Sera,
Lunedě e Martedě In Giugno, Luglio e Agosto anche la domenica a pranzo.
Data recensione: 11/2006
Il ristorante Perbellini e' troppo noto per parlarne ancora ma i
compagni di merende hanno insistito e mi tocca buttar giu'
qualcosa, cosi' poi potranno ammazzarmi con le loro critiche.
Mi sottometto alla richiesta e rimango in attesa di quel che
verra'. =8-o
Il locale e' nei dintorni di Isola Rizza, si raggiunge facilmente
dalla statale ed e' subito fuori dallo svincolo.
Da fuori e' effettivamente piuttosto bruttarello, non promette
molto; l'"affresco" vicino al portone mi piace poco, lo vedo
adatto ad un locale di ben piu' bassa levatura.
Perbellini ristorante ha un logo meraviglioso: una riproduzione
sul muro ci starebbe sicuramente molto meglio di quel
che c'e' ora.
L'interno e' ampio, curato e forse anche troppo ricco.
La Perbellini femmina ci accoglie molto cordialmente e ci
accompagna ad un tavolo tondo, molto grande e ottimamente
apparecchiato. Simpatica l'idea del pane sopra la candela, strane
le due statuette di vetro colorato che fanno da ornamento.
Ancor piu' strane quelle del tavolo accanto, impegnate in una
indubbia pratica erotica che il nostro amico Pingo nota subito... :-)
Il servizio sara' sempre celere, discreto e professionale (unica
lievissima pecca: verso la fine ci lasciano per pochi minuti senza
acqua). Le portate arriveranno in temperatura e con le dovute
pause, i tempi perfettamente rispettati.
Ordiniamo il menu' degustazione e una bottiglia di "vino profumato",
Gewurtztraminer Nussbaumer di Tramin, 2005, perche' uno di noi tre
ci minaccia di morte se non lo accontentiamo. Dopo arrivera' una
mezza di Amarone, probabilmente Fracastoro di Villabella, 99.
Ottimi entrambi, e mi scuso col traminer che all'inizio mi aveva trovato
un po' ostile.
Arrivano:
Appetizer
1) Cucchiaio con capasanta, crema di nocciole e marmellata d'arancio
(forse)
2) Cremina di castagne con aceto balsamico e, mi pare, una vongola o
due affogate dentro
3) Dado di porchetta glassata con delle altre cose che non ricordo
Questi li ho trovati un po' sbilanciati, la cosa meno convincente
del pranzo.
4) Tordello ripieno di minestrone. Molto buono ma non da impazzire.
5) Bicchiere con granita di mandarino e scampo lesso. Ne stiamo ancora
discutendo perche' qualcuno (che ama i vini profumati ma non s'intende
di pesce) sostiene che trattavasi di triglia... concorde il giudizio,
pero': ottimo su tutti i fronti (sapori, consistenze, temperature...).
Inizia il menu:
1) Wafer al sesamo con tartare di branzino e caprino all erba
cipollina, sensazione di liquirizia: il migliore in assoluto, da solo
merita il viaggio. Leggero, equilibrato, persistente. Indovinatissima
la liquirizia;
2) Capasanta con dadolata di mele, acciughe e noci: buona, forse era
meglio non mangiare anche la mela secca (credo che fosse li' solo per
decorazione);
3) Pasta e fagioli dell'Adriatico: buona, non ricordo altro;
4) Scampo dorato su crema di patate al limone con carciofi, salsa al
vino rosso e meringhe al pepe: un'esperienza di "Skampandooo" (che si
trova in carta) che non mi entusiasma troppo. Temo che la colpa sia
della meringa;
5) Paccheri con battuto di carciofo, triglie e olio al fegato d
anitra: ottimi (anche se m'hanno ricordato una cosa simile che mangiai
da Pinchiorri, anni fa);
6) Risotto mantecato con zucca e zenzero, olio di vaniglia e
mazzancolle fritte: anche questo buono, forse troppo carico il risotto
che "riempie" troppo. Ma siamo anche noi che non ce la facciamo piu';
7) Piccione su banane e peperoni, schiuma di dragoncello e olio alle
alici di menaica: non so... buono, certo, ottima la carne, la
preparazione, tutto. Pero' la banana, presentata a pezzi piuttosto
grandicelli, finiva certe volte per acquistare troppa importanza;
8) Guanciale di vitello brasato su purč di patate: forse troppo
"brasato";
9) Assaggi di pasticceria e dolci: di tutto, di piu'... una serie di
assaggini piacevolissimi, poi 2 dolci freddi, poi 2 caldi, ma qui la
memoria fa cilecca. Per finire il famoso carrello dei dolci, che da'
la mazzata finale.
Gentilmente assistiti dai Perbellini (anche il marito e' uscito a
salutarci), usciamo barcollanti dal locale con il ricordo di una
bellissima esperienza e la voglia di ritornare.
Conto finale per 3 menu' assaggi, un GWT nussbaumer, una
mezza di amarone, un rum e due caffe', 155 euro a testa circa.
Meno di quanto pensassi.
E ora, ammazzatemi pure! ;-p
Gianfranco Bertozzi
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