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Grotta d'Abruzzo Via Palermo, 45 - 00185 Roma Tel 06 4740980 chiuso: domenica Data recensione: 11/2006 Roma ormai è piena di osterie curatissime, capaci di abbinare tradizione in cucina con i crismi della moderna ristorazione. Io trovo che questo tipo di posti sia adattissimo per un non romano ma spesso chi è del posto e vuole solo provare sapori "antichi" si ritrova con poca sostanza e tanto conto. La Grotta d'Abruzzo è uno di quei locali che non sarà mai su nessuna guida. Il servizio è essenziale, l'ambiente è retro, il menu è più o meno sempre uguale e tra i tavoli ci sono parecchi turisti. Ma per gustare dei piatti ben fatti ed abbondanti senza spendere un patrimonio e soprattutto con la certezza di avere materie prime di livello, allora è il posto giusto. Arriviamo in due in un venerdì sera di novembre, verso le 20. Il locale è semivuoto e si snoda in un lungo corridoio con pareti in legno che culmina in una saletta più elegante destinata però a tavoli più grandi. Ci accomodiamo allora in un tavolo vicino all'ingresso e ci viene portato il menu da uno dei due camerieri presenti in sala. Il menu è stilisticamente piuttosto brutto, stampe di plastica colorata con le portate scritte in due lingue, ma d'altronde si tratta di una vecchia trattoria e comunque ci viene assicurato che sta per essere modificato in veste più elegante. In ogni caso i piatti sono quelli tipici della cucina romana con qualche incursione in terra abruzzese, soprattutto nelle paste all'uovo (fatte in casa) e nelle carni. Prima di ordinare il primo, chiediamo se ci possono portare un antipasto e ci viene chiesto se preferiamo terra o mare. Optiamo per la terra e dopo dieci minuti scarsi arriva a tavola un piatto di affettati tra cui prosciutto di Parma ed un ottimo salame de L'Aquila accompagnati da una croccante focaccia, un misto di verdure grigliate e gratinate e persino una porzione di freschissime ovoline di bufala ("ce le portano direttamente da Caserta"). Il cameriere ci chiede se vogliamo del vino, non c'è una lista (anche se ci viene detto che con i nuovi menu arriverà anche quella) e le poche bottiglie disponibili sono esposte lungo il locale e sono piuttosto classiche ma senza cadute di stile. Scegliamo un Montepulciano d'Abruzzo di Masciarelli e poi, finito l'anitpasto, cominciamo le danze: Prendiamo: - Pasta e Fagioli, sono un patito della pasta e fagioli e quando la trovo diventa per me un metro di giudizio: Questa era veramente buona, cremosa e saporita, accompagnata da un buon extra vergine della Maiella portato a tavola a parte. - Tonnarelli con broccoletti e salsiccia, piatto di sostanza che equilibra bene i sapori, buonissima la pasta fatta in casa difficile da trovare altrove. - Ossobuco con funghi, anche qui, sapori molto in evidenza, si percepisce la qualtà della carne, tenera e succulenta con i funghi insaporiti da un sughetto da leccarsi i baffi - Rombo al forno con patate, la mia ragazza vuole provare un piatto di pesce che io assaggio appena, ma il rombo è freschissimo e la cottura è perfetta. Forse le patate erano un pò sottotono in questo caso, ma in generale buono. - Millefoglie sbriciolato ai frutti di bosco, crema eccezionale, avrei forse fatto a meno dei frutti di bosco ma alla fine, anche se ero pieno ne avrei preso volentieri un altro - Tiramisù, servito in coppa e fatto in maniera diversa dal solito, senza polvere di cioccolato sopra e con crema allo zabaione. Ottimo. - Caffè seguito da amaro d'Abruzzo offerto dalla casa. C'è anche da aggiungere che in attesa dei primi c'era stato portato un assaggio di penne all'arrabbiata, anche quelle buone. Alla fine eravamo strapieni e comunque consapevoli che la prossima volta (che ci sarà di sicuro) ordineremo meno piatti, vista la loro abbondanza. I prezzi: antipasto 15 euro (totale) pasta e fagioli 6 euro tonnarelli 7,50 euro ossobuco 10 euro rombo 16 euro dessert 10 euro (totale) vino 12 euro acqua 2 euro pane 3 euro caffè e liquore offerti totale 81 euro arrotondato poi a 80 un'esperienza da consigliare, a patto che non ricerchiate servizio impeccabile, ambiente elegante e che non vi scandalizziate se sul menu trovate piatti "datati" tipo i tortellini alla crema. Claudio |