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Al Convento
Via Toblino, 13 - 38070 Sarche (TN)
Tel / Fax: 0461 563066
Data recensione: 10/2006


Ambiente:
il ristorante “Al convento” nasce dalle ceneri di un antico
monastero presso la località Sarche nel comune di Calavino
laddove le valli dei Laghi e Giudicarie si incontrano.
Il locale è ricavato dalle vecchie cantine del convento dove
i volti a botte la fanno da padrone. Nella sala principale
trovano allocazione numerosi tavoli ben distanti l’uno dall’atro
tanto che l’intimità e la riservatezza degli avventori non è
compromessa.

Una saletta attigua può accogliere circa 30 commensali.
Le pareti e gli arredi giocano sulla semplicità con tonalità
del bianco per le prime e del legno chiaro per i secondi.
Alcuni mobili di montagna (vetrine, cassapanche) in
perfetto stato di conservazione completano l’arredamento.
Una delicata musica di sottofondo e delle luci ad emissione
indiretta sono un surplus lodevole anche per una romantica
cena a due.
Seguendo le tendenze del momento che vogliono sempre
più la fusione fra cucina e cultura attualmente in sala, è
presente una selezione di opere di un noto artista della
zona di Malcesine (Vr).

Tavola:
preparata con elegante sobrietà. Doppia tovaglia in raso.
Un minimale portacandele in ferro battuto (probabilmente
utilizzato durante la cena) fa bella mostra di sé.
Servizio:
puntuale ma discreto, mai invadente.

Cucina:
la scelta è discreta. Accanto al menù alla carta che contempla
5/6 variazioni per ogni portata, lo chef consiglia dei piccoli
menù a tema a prezzo interessante. Ho indirizzato la mia scelta
verso il menù alla carta. Un primo e un secondo. Degli gnocchi
di patate con speck e ricotta affumicata e una tagliata di manzo
in crosta di lardo di Colonnata con rucola e patate saltate.
Gli gnocchi arrivano su di una porcellana bianca una vera delizia
per il palato Il profumo è intenso grazie soprattutto alla ricotta
grattugiata a crudo. Lo speck passato preventivamente in padella
si è mantenuto deliziosamente morbido. Il gnocco da solo è forse
un po’ insipido, ma correttamente gustato con le scaglie di ricotta
ed i dadini di speck acquista la giusta sapidità per un mix di sapori
forti e decisi. La porzione è veramente abbondante tanto che, a
pranzo, il secondo è quasi di troppo.

La tagliata si presenta adagiata su un letto di rucola ed avvolta da
quel che resta del lardo ormai quasi completamente sciolto.
Appetitosa sotto ogni punto vista. Al sangue come deve essere,
aromatizzata al punto giusto, è morbida al gusto forse anche grazie
al lardo. Le patate saporite e ben guarnite di cipolla probabilmente
sono state preventivamente lessate per velocizzarne la cottura
in padella, cosa che non gradisco troppo, ma questi sono gusti personali.

Cantina:
apprezzabile, distribuita equamente fra etichette regionali e toscane.

Giudizio:
più che buono. Un buon rapporto qualità prezzo (primo, secondo, ½ di
minerale e caffè a 24,90) dove la ricercatezza dei sapori e la fantasia
nella presentazione del piatto lascia il posto alla sostanzad e alla semplicità
degli accostamenti proposti.
Da segnalare quale unica nota negativa il pane, ( buono ma del tipo
pre-congelato) e l'acqua veramente troppo fredda, soprattutto ora, che
siamo entrati nella stagione autunnale.


Giovamik