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Osteria dei Conti Piazza Cesare Battisti 5 47013 Dovadola (FC) Tel. 0543934644. Giorno di Chiusura Data recensione : 06/2006 Stazionati a Bertinoro ma in cerca di qualcosa di più sofisticato di piadina e tagliatelle proviamo a chiamare nel primo pomeriggio i due ristoranti recensiti dal Gambero a Cesenatico ma entrambi sono pieni (allora Sabato è un problema anche lontano da Roma?!). Ci colleghiamo a Tigulliovino e proviamo prima i ristoranti con almeno due recensioni (scuse a tutti ma normalmente il numero fa la forza) quindi, un po' sconsolati, proviamo a prenotare questo locale monorecensito a Dovadola anche perché la lontananza dalle mete turistiche ci fa sperare che vi sia posto. Infatti posto c'era. Forse ci aspettavamo poco, forse siamo stati presi nel vortice della nostra esaltazione enogastronomica ma Valerio De Luca (questo è il nome del padrone e chef) ci ha davvero stregato al punto da sperare per lui una ricollocazione, a breve, in una località meglio accessibile anche da noi poveri romani sempre (o quasi) costretti a cercare soddisfazione per i nostri palati in trasferta. Il primo impatto del locale non è dei migliori. La sala d'ingresso è vuota e si ha l'impressione che il locale si deserto. L'impressione lascia presto il posto ad una piacevole aspettativa quando la giovane moglie di Valerio, affabile maitre di sala, sommeiller e cameriere dalle mille risorse non ostante il visibile stato interessante, appare ad accoglierci e a farci accomodare nella sala da pranzo dove rimangono solo gli ultimi due tavoli liberi. La carta è bella e fantasiosa con 3 menù molto intriganti ed un equilibrato mix di piatti di carne e pesce. La carta dei vini non è ricchissima ma nemmeno povera ed i ricarichi sono onesti. In ogni caso noi siamo qui per provare i vini della zona e di quelli in carta ci sono i migliori. Proviamo un Albana secco che non conosciamo dal costo di soli 10€ ma non vale di più. Comunque viene presentato ed aperto bene e tenuto in fresco per noi al tavolo del sommeiller senza però farne mai mancare nei nostri bicchieri. Antipasti: scampi involtati nelle melanzane grigliate su crema di piselli (idea ottima; per voler trovare difetti la crema di piselli doveva essere ancora un po' più fredda e gli scampi un po' meno cotti ma stiamo cercausicando perché anche la fattura è ottima 9); terrina di coniglio con lardo di Dozza e finocchi (ottime idea e fattura, quasi una composta 9), pecorini stagionati -sottobosco, fieno e fossa- con marmellate -albicocche, arance e miele - (nulla di speciale 6). Secondi: capesante dorate su schiacciate di patate e crema di porcini (magnifiche le capesante e ottima la crema di porcini forse la seconda un po' forte per le prime ma l'idea è ottima 8), petto di piccione con salsa di miele di castagno e insalatina di fave (noi crediamo che i grandi chef si riconoscano dalle variazioni sul tema del piccione e Valerio è un grande chef 10). Dolci: 3 assaggi o delizie -tegolino di squacquarone con cuore ai frutti di bosco (eccezionale), terrina di caffé alla crema e, caramello (molto buono) variazioni di cioccolato (ottimo)-; goccia di limone con salsa di fragole e limoncello (bella idea molto fresca). Da bere coi dolci il famoso Albana passito "Scacco matto" (a noi piace la vendemmia tardiva come Albana dolce ma non il passito, è più forte di noi). Assieme al caffé (pessimo, peccato) ci viene gentilmente offerta una buona mini pasticceria. Il conto non è regalato 122€ che tolti i vini viene circa 44€ a testa con antipasto, secondo e dolce. Cucina e servizio li meritano forse la location no comunque non c'è dubbio che Valerio De Luca e signora faranno strada nella ristorazione. Adriano Alessandrini |