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Caffé Groppi
Via Mameli, 20 28069 - Trecate (NO)
Tel. 0321.71154
Chiude Domenica e Lunedì.
Ferie variabili tra Gennaio e Agosto
A partire da circa 80 euro
Data recensione : 08/2006


"Padre, confesso che ho peccato"
"Ettepareva . di Carne o di Pesce?"
"Entrambe. Ma non solo ..."
"Ah, lasciami indovinare . di Bianco o di Rosso .?"
"Anche Rosè, se è per quello, ma non è questo il punto."
"Eppure mi pareva che il fondo lo avessi già toccato, e più volte ."
"Si, ma stavolta è stato diverso ."
"Sei Pentito?"
No.

Quello di Fabio Barbaglini è un nome oramai consolidato in un'area che va
ben oltre le terre novaresi, anzi, per la legge del contrappasso, sembra
che il suo talento sia molto e ben apprezzato da chi vive all'ombra della
Madunina . in fondo El Gran Milàn non è poi così lontano.

Una Cucina dagli spunti decisamente originali, frutto anche di un
personaggio che non rientra certo nei parametri dello scontato quotidiano,
anzi, tanto è gentile e professionale al tavolo quanto, poi, a briglia
sciolta, si capisce che vi è una personalità così come un percorso
professionale degni di attenzione.

Era da tempo nel mirino, anche se per noi la pianura delle risaie
carnarole non è proprio dietro l'angolo, ma l'occasione è stata galeotta,
complice anche un Palato Amico che ha, praticamente, il suo pied-à-terre
tra i fornelli e la cantina di questo locale che, visto da fuori, forse
anche per la collocazione near the railway station, dà, una volta entrati,
ben oltre quello che ci si potrebbe aspettare.

Quello che ci si poteva aspettare . macchè, neanche immaginare,
considerato che nulla è stato concesso al libero arbitrio di comanda
ghiottona, ma villi, palato e papille sono state docilmente condotte per
mano attraverso una gastromarathon che da tempo non facevamo, alla faccia
della collaudata cilindrata gastrica.
Se parlassimo di piatti si dovrebbe andare per tomi e non per la consueta
e discreta photo macro da 69 pollici a dimensione di parete. Andremo
allora a balzi, più o meno ampi, illustrando quelle che sono state le
nostre impressioni più per esempi, quindi, che per fedele mappa
gastropedestre.

Il locale non ha certo le dimensione di una piazza d'armi e Trecate non è
certo Manhattan, ergo qui sui va di olio di gomito assai, di ottima
qualità peraltro.
Per sfruttare vieppiù la possibilità di ampliare al massimo la comoda
disposizione dei tavoli forse hanno un po' sacrificato la zona servizi
che, pur ineccepibile, ha più o meno le dimensioni di quella di un camper,
ma non importa, siamo qua per magnà e non certo per dare il belletto a
panza e dintorni.

La Carta è sostanzialmente divisa in due capitoli, i Piatti d'Entrata e i
Secondi Piatti, tanto poi ci penserà la fantasia dello Chef a combinare
un percorso che saltella pacificamente tra quella che si svilupperà come
una sequenza gourmeticamente più codificata.
Cedronianamente, anche qui, si riporta il millesimo di nascita di ogni
creatura, se questo può aiutare a capire il divenire di questo
personaggio che, pur con passaggi importanti, è sostanzialmente da
considerare un autodidatta.

Complice anche il "basista locale" ci viene proposto un rollercoaster tra
i Piatti e relativi millesimi con la promessa di un piacevole happy end,
questo per un minimo di una 15na di fantasie al piatto.

Facciamo stretching con degli ottimi grissini al formaggio e ci mettiamo a
disposizione, pronti allo scatto, come il Carl Lewis dei tempi migliori,
anche se, con il passare delle portate, assumiamo più una posa sempre alla
Lewis, ma che recita Jerry.

Come dicevamo, in questo caso faremo meno attenzione ai singoli piatti per
zoomare meglio su tecnica e filosofia percepita in un'esperienza comunque
particolare, anche se, invero, si è sempre trattato di proposte
normalmente presenti in Carta.

La composizione dei piatti è alquanto elaborata, nel senso che vi sono
generalmente diverse componenti, in cui abbiamo comunque colto, e più di
una volta, la medesima chiave di lettura: non sempre l' ingrediente
principale ne risulta poi anche protagonista ma, spesso, invero, con abile
tecnica, emergono alla percezione del gusto quelle che si dovrebbero
considerare come componenti secondarie o di contorno. Ecco che allora, per
esempio, star consolidate come le Noci di Capasanta, danno essenzialmente
sostegno al loro ipotetico valletto di contorno, che dovrebbe risultare l'
infuso di Assenzio, sostenuto, nel caso, da una purea di Cipollotto, oltre
a Zenzero con Insalatina di Sedano.
Così come lo stesso effetto di "beati gli ultimi perché saranno i primi"
si ottiene con la Quaglia arrostita al pepe verde con Salsa alla Birra
Rossa e Foie Gras, lattuga stufata e pannocchietta.
Uno pensa che, di fronte ad una Loren e un Mastroianni (Quaglia e Foie
gras), non ci sia trippa per gatti, e invece la Birra ne esce alla grande,
surclassando alla memoria del gusto finale le due blasonate e presunte
Guest Star.

Oppure ancora.
La Cucina di Barbaglini è nota per essere una sfida costante a far
diventare protagonista la componente acida di un piatto.
Forse questo si può estrinsecare al meglio con dei Piccoli Cannelloni di
Ricotta di Pecora e Limone candito con consommè di Gamberi al The nero e
Bergamotto con Code di Gamberi e Cipollotto.
Ecco allora che lo stacco offerto dalla presenza acida della Pecoricotta
contrasta al meglio con i crustacei, anche se il gioco non termina qui,
perché pure le varianti the e bergamotto si destreggiano bene di par loro.

E ancora, a testimonianza che la ricerca dei contrasti non è tanto una
provocazione voluta, ma la dimostrazione che, con tecnica ed equilibrio,
si possono fare delle specie di . convergenze parallele (anche se noi
preferiamo definirle meglio quali ottenimento pieno di rotondità
complessive e armoniche), come si può desumere dai Fagottini di Pasta alle
Olive con Fondente di Cipolla e Ricotta di Bufala con Zucchine marinate
alla Menta, e si gioca bene anche con Code di Scampi marinate con
Insalatina di Pesche al Basilico e Sfoglie di Pane alle scorze di Agrumi
Caramellate .

Gli Scampi, certamente è anche la stagione, sono usati spesso, e con
successo, così pure come il Cipollotto, presenza peraltro da noi molto
amata, forse anche per quell' imprinting moroniano che ci accompagna da
sempre.

Non c'è solo tecnica, abilità e sfida organolettica nella Cucina di
Barbaglini, ma anche una componente ironica e giocosa che abbiamo trovato
estrinsecata al meglio con quello che abbiamo chiamato il "Tramezzino",
ossia delle Seppie e Pomodoro cotte in olio a bassa temperatura con
Basilico e Pan brioche: un divertente fare il verso al classico tramezzino
mozzarella e pomodoro per la trasmutazione orgasmolettica trasmessa alla
seppia resa piacevolmente . latticina.

Si potrebbe continuare ancora ma, come dicevamo, gli imput edibili sono
stati tali e tanti per cui si è preferito rivoltare il piatto (i piatti)
cercando di trarne una chiave di lettura più generale.

Uno dice.
Emminchia, per chi si destreggia come ambasciatore dell' Acido Gourmet et
protagonista come farà poi a districarsi con i Dolci ? Eppure, anche qui,
la mano è felice, oltre che con spunti originali ed estremamente
piacevoli, ricordato anche il fatto che, dopo esserci sparati una dozzina
di portate, è rimasta la capacità gustativa di divertirsi anche con i
3-tre Dessert, e qui non c'entra la cilindrata gastrica al limite del
fuorigiri da sciammannati, ma equilibrio e gusto del "Fuochista"
illuminato.

Ecco allora che ci siamo veramente divertiti con una Coppa con Gelatina
alla Birra Belga, Pane di Cioccolato puro e Crema Chantilly alla Cannella,
ma avremmo fatto il bis, se non il tris, con una Composta di Prugne con
Crema gelata al Latte, accompagnata da un Tortino alle Mandorle.
Minchia banana, come dice un nostro commilitone di spanzate impunite, da
inginocchiarsi, alla faccia del Barbaglia che tratta prevalentemente di
acidità assortite.

Il Servizio è molto attento e puntuale, e non solo perchè eravamo compagni
di cambusa privilegiati, ma si percepisce che c'è professionalità
complessiva, non solo tra i fornelli.
A proposito di Cambusa, si denota approfondimento e ricerca. E noi ci
siamo baloccati, stavolta e anche a tavola, con i transalpini in due
etichette intriganti assai, vuoi di Chablis 1er cru Foret di Ravenau, di
una aerodinamica, pardon biodinamica linea Triple A, così come un animal
spirit nato in Provenza, con sentori di cuoio, cacao, pura animalità di
Cantina. Chapeu ad una Domaine de Trevaillon dell' 88 del secolo scorso.

Alla fine una sola nota, anzi, una riflessione.
C'è mano, c'è stile, c'è impegno.
Il Barbaglini del dopo teatro, in un back stage protrattosi sin quasi
all'alba (tanto il giorno dopo partiva in Jap-Tournè) si è rivelato un
personaggio di spessore, con un suo dna preciso, ma pure dotato di un'
umiltà consapevole dei suoi numeri, anche se tuttora in progress.
Più che altro viene da augurargli che la locazione non centralissima (e
non solo per quel che riguarda Trecate in sé, ma per come è collocato a
Trecate) e gli evidenti coperti con numeri da amatori del gusto gli diano,
anche in futuro, le soddisfazioni che giustamente merita e che non
dovrebbero certo essere privilegio di quei pochi che si orgasmizzano all'
apprezzare quei gusti e controgusti che, partendo da ispirazione acida,
portano a quella rotondità complessiva di cui dicevamo, oltre a quella
sorpresa finale e ricorrente, in cui vengono erette a protagoniste
componenti apparentemente secondarie.
Qui ci si diverte, a due passi dalla ferrovia e dalle mondine vialone e
maggiorate, e il Barba. non è certo uno con cui ci si annoia, ne ora né
mai.


Sararlo

Nota:
" 5 maggio 2007: Il Caffe' Groppi di Trecate ha chiuso. Fabio Barbaglini s'e' trasferito vicino a Gavi, come spiega nella sua (ex) homepage. Mi dispiace molto. Non ce n'erano poi molti di cuochi cosi' nei dintorni. :( --
Speck"