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Osteria N°7
via a. costa 7 Rastignano di Pianoro (BO)
Tel. 051.742017
Chiuso il Lunedì
Data recensione : 08/2006


Ebbene si! Anche il sottoscritto in "pellegrinaggio" dalla nostra
Muccapazza28, la soubrette che naviga in rete (senza rete) , ma con il
Botto!!!

A 15-20 minuti dal centro di Bologna , nel comune di Rastignano di Pianoro
(BO) sulla strada principale del "paesello" troviamo L' OSTERIA Numero 7 Ex
Osteria del Minestraio, si perchè da inizio anno nello stesso "sito" trovano
posto un Bar , una Pasticceria, e l'osteria Numero 7 appunto...

Troveremo Muccapazza28 ovvero Pietro Pompili in sala e Arnaldo Laghi in
Cucina.

Mise en place
Posateria Rostfrei, cristalli Spiegelau

Menù

Il gentilissimo Pietro mi ha fornito una versione...cartacea ve la
"inserisco" integralmente.

Menù Osteria Numero Sette, l'estate

Gli insaccati e i salumi
Mortadella e Salame Rosa (Euro Nove/50)
La Mora Romagnola: Lardo, Salame, Coppa di testa. (Euro Nove/50)

Selezione prodotti di una razza suina, la mora romagnola, allevata allo
stato brado da Alberto Bertoni di Montesevero, da Beppe Ferri a Casa Miro e
dai ragazzi di Cà Battistini di Savigno che fanno parte del neonato gruppo
"Contadini Biologici della Valle del Samoggia".

La Cinta Senese: Lardo, Salsiccia appassita, Guance. (Euro Nove/50 )
Allevata allo stato brado e lavorata dalla macelleria di Zivieri Massimo a
Monzuno.

Gran Piatto di Salumi (Euro Quindici/00)

Minestre e vivande equivalenti

Con il termine "minestra" nel Bolognese si indica qualsiasi tipo di primo
piatto, vero perno della cucina emiliana. La tradizione vuole che la sfoglia
sia tirata a matterello, di sfoglia sottile e soda. La farina va smorzata
solo con le uova; non è ammessa una sola goccia d'acqua. La sfoglia è tirata
rigorosamente a matterello.

Le lasagne verdi farcite di formaggio taleggio e cipollotto (Euro Nove/00)
I cappelletti in ripieno di caciotta di Castel S. Pietro Terme e pere,
caramello al vino rosso (Euro Nove/00)
I passatelli asciutti in salsa di Parmigiano Reggiano in un ragù bianco con
pinoli ed uvetta sultanina (Euro Nove/00)
Il Farro biologico di MontagnAmica mantecato con asparagi verdi e trucioli
di ricotta di pecora affumicata (Euro Nove/00)(minimo 2 persone)
I ravioli in ripeno di guancia di vitello brasata nella sua salsa (Euro
Nove/00)

La degustazione delle nostre minestre (Euro Trenta/00 p.p.)(per tutti i
componenti del tavolo)

Secondi piatti

Lo chef Gualtiero Marchesi provocatoriamente ha affermato che in Emilia un
pasto dovrebbe esser composto da salumi, primi piatti e un degno dessert per
concludere. Considerando la ricchezza delle "minestre" può apparire
difficile lasciare spazio, soprattutto oggi, all'interpretazione emiliana
delle carni. Tuttavia sarebbe stato un vero peccato non prendere in
considerazione proprio quelle ottime carni di animali allevati sulle Colline
Bolognesi per realizzare nuovi e vecchi piatti, quest'ultimi, a mala pena
presenti, nelle osterie di oggi.

Porchetta di maialino da latte con patate arrosto al rosmarino (Euro
Tredici/50)
Battuta di manzo in punta di coltello "La Granda" (Euro Tredici/50) con
insalatina, scaglie di parmigiano e condimento balsamico
Polpette di mucca Fassona e verdure croccanti (Euro Tredici/50)
Il Fritto: coscette di polli nostrani allevati a terra e patate (Euro
Quattordici/00)
Tagliolini di coscia di cinta senese all'erbette aromatiche (Euro Sedici/00)

(Le carni sono selezionate dalla Macelleria di Massimo Zivieri a Monzuno - BO-)

Selezione di Formaggi stagionati (Euro Undici/00 )Provenienti dal Caseificio
Comellini di Castel San Pietro Terme e accompagnati da composte di frutta e
verdura preparate secondo tradizione.

Dolci

Gli emiliani non sono particolarmente golosi di dolci, eppure la tradizione
conta su sontuose ricette di ascendenza rinascimentale, ricche di mandorle,
miele e spezie: il Certosino (o Panspeziale) e la Torta di riso di Bologna,
la Spongata di Brescello e Busseto, il Pampapato di Ferrara. Non vanno
dimenticati, accanto a questi, alcuni diffusi dolci popolari come le Frappe
(o Sfrappole), le castagnole, la Ciambella, e la Panna cotta, alcuni dei
quali sono diventati piatti "nazionali".

La zuppa inglese (Euro Cinque/50)
Il fior di latte al caramello (Euro Cinque/50)
Cialda croccante alle mandorle farcita di mascarpone (Euro Cinque/50)
I "Montucci" alla crema di zabaione (Euro Cinque/50)
La bavarese allo yogurt, crema di lamponi (Euro Cinque/50)
Assortimento di dessert (Euro Nove/00)

Io mi affiderò al Patron che mi farà degustare;

3 Minestre (Primi Piatti)
2 Secondi
Tris di Dolci.


Vini mi faccio accompagnare al bicchiere e mi verranno serviti ;

Vitovska Vodopivec 2002

Un prodotto che da Peck trovo a 46? a "boccia" (Segnalato tra i migliori
vini d'italia guida espresso 2006)
Profumi particolarissimi di acqua di rose, erbe di campo, toni "pietrosi".
Un prodotto sullo "stile" Gravner, realizzato dai Fratelli Vodopivec che non
concedono un goccio d'acqua alla loro vitovska perché dicono... "Le radici
devono arrangiarsi per trovare da bere, così si fortificano".

CAMERTI 2003 Tenuta Corini (pinot nero - 13.5%)
Colore rubino porpora, sentori floreali e pepati, con spunti di liquirizia e
toni "fruttati" di lampone e mirtillo.

Per il dessert;

Recioto Classico della Valpolicella D.O.C.
E' prodotto con le medesime uve e nelle medesime zone dei vini aventi
diritto alla denominazione Valpolicella, dopo che queste sono state
sottoposte a leggero appassimento fino a portarle ad una gradazione naturale
complessiva non inferiore a 12°.

Un Rosso granato con profumo floreale speziato, rotondo, armonico,che soddisfa.

Si Parte!

Mortadella e Salame Rosa
Dal Salumificio artigianale di Pasquini e Brusiani di Bologna una Mortadella
naturale speziata e "grassa" priva di pistacchi, ed il Salame Rosa , tipico
salume bolognese che è praticamente scomparso dalla tradizione locale, molto
simile alla Mortadella come forma ma con il gusto ed il profumo di un
arrosto.

Davvero ottimi con una mia leggera preferenza per il Salame Rosa.
voto (7,5)
Come pane abbiamo una treccia al parmigiano , della "piada" e del pane al farro.

Cappelletti in ripieno di caciotta di Castel S. Pietro Terme e pere,
caramello al vino rosso
Leggeri e delicati un grande classico.
(voto 7,5)

Farro biologico di MontagnAmica mantecato con asparagi verdi e trucioli di
ricotta di pecora affumicata
Un apoteosi del sapore! Un piatto stimolante, un grande mix di sapori al
palato veramente coinvolgente, è il piatto che NON si dimentica.
(voto 8,5)

Passatelli asciutti su crema di Parmigiano Reggiano in un ragù bianco con
pinoli ed uvetta sultanina
Un ottimo "primo" un piatto "ricercato" ed al tempo stesso di grande
appagamento.
(voto 7)

Polpette di Mucca Fassona e verdure croccanti
Polpette nella "tradizione" locale, superbo il pomodoro "coprente".
(voto 7)

Il Fritto; coscette di pollo nostrano allevato a terra e patate
La pelle aromatizzata al rosmarino un vero spettacolo da mangiarsi con le
mani! Le patate perfette nella consistenza.
(voto 7,5)

Pre-Dessert
3 Bignè !
Ma che Bignè! Crema, Zabaione, Cioccolato
Davvero leggeri , gustosi e fragranti (freschissimi)

Zuppa Inglese , Fior di latte al caramello
E Fragole per "rinfrescare"
Tutto davvero ottimo! Grande Pasticcere!
(voto 8)

Caffè
Un buon caffè espresso , in tazza grande (bel dettaglio bravo Mucca !) (+)
(voto 7)

Il Conto;

Antipasto 9,5 ?
Minestre 3 x 5 = 15?
Polpette 13,5 ?
Pollo 14?
Dessert 6?

Vino 2 x 8? 16?
Vino Dessert 6?
Caffè offerto

Totale 80 ?


Note Positive;
Piero Pompili riscontra anche nella descrizione dei piatti la sua passione
per la ricerca e la selezione delle materie prime del territorio più
bisognose (a rischio "estinzione") , causa una "omologazione" del gusto.
Facendoci riscoprire i "gusti" di una volta , dei veri prodotti genuini
"generati" dalle sapienti mani di Artigiani appassionati.

Note Negative; Dettagli
La "sgommata" di cioccolato, ad "ornare" tutti i piatti risulta
leggermente.. ripetitiva. ;-)
Niente "coccole" (biscotti, piccola pasticceria) con il Caffè finale...
Tiè ;-) pure a Mucca ho portato un mio "dettaglio" ..

Conclusioni;
L' Osteria vera! Con il rispetto per la tradizione , grande attenzione al
territorio, alla sua storia, ai suoi prodotti.
In un momento in cui tanti si lanciano in modelli nazionali ed
internazionali disconoscendo le proprie radici e la "location" associata al
territorio , troviamo chi consapevole del proprio "talento" e del proprio
"valore" si mette al "servizio" del territorio, anche al fine di
valorizzarlo e di svolgere un ruolo importante nei confronti della filiera,
anche a supporto di presidi Slow Food.

Ancora Complimenti!
Viene proprio voglia di tornarci subito per provare tutti gli altri piatti
del menù, prossimo viaggio , prossima visita! A presto!
Altissimo Ceto per Muccapazza!


Viaggiatore Gourmet