> Siti e blog del Network ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() TigullioVino.it
© |
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori
Torna all'archivio
Invia una recensione
Onice Lounge & Restaurant Hotel Villa La Vedetta Viale Michelangiolo, 78 50125 Firenze (FI) Tel. 055.681631 Data recensione : 08/2006 Abbiamo sentito meraviglie dello chef Andrea Accordi, e la repentina conquista della stella michelin immediatamente dopo l'apertura, un paio di anni fa, hanno solleticato la nostra curiosita'. Prenotiamo per la cena di una calda giornata di luglio. Dopo qualche incertezza ci viene confermata la presenza dello chef. La location e' da urlo. Trattasi di una villa, ex abitazione privata, che adesso accoglie un relais e il ristorante. Siamo nei pressi di uno dei luoghi piu' belli di Firenze, il piazzale Michelangelo, la vista che si gode dalla grande terrazza dell'albergo toglie il fiato. Firenze e' a un passo. Si domina tutta la conca che accoglie la citta': e la luce della sera, con i primi lampioni accesi, rende davvero molto suggestivo lo spettacolo. Molto gradevole, per dire poco, anche l'ubicazione dei tavoli per la cena all'aperto. Sotto una veranda o nei pressi della piscina. Nel nostro caso a bordo piscina con i piedi piacevolmente immersi nel prato. Come non ben disporsi per la cena? La clientela e' prevalentemente straniera. Curiosamente quasi tutti i clienti non avevano di meglio da fare che informarsi dal personale circa gli esiti della giustizia sportiva italiana. Mah ...!!?!?!? Tutto bene posateria e tovagliame; ma il nostro tavolinetto quadrato non e' amplissimo. Optiamo entrambi per il menu degustazione a 95 euro, come facciamo quasi sempre quando visitiamo per la prima volta un locale. Non saprei dire se e' vincolante per tutto il tavolo o meno. Gentilmente ci vendono accordati un paio di cambi. Le portate costano da 29 a 36 euro per gli antipasti, da 28 a 32 euro i primi, ed infine da 36 a 42 i secondi. La carta dei vini non brilla per originalita', anzi. Ed i ricarichi sono elevati. Scegliamo infine un Gewurztraminer Kolbenhof prezzato 39 euro. Il servizio si presenta subito in modo molto personale. lol ... A seguito della scelta del nostro vino attendiamo qualche tempo, infine la bottiglia arriva e ci viene, correttamente, presentata. Subito dopo, ai margini della nostra conversazione, vedo accadere di tutto. Il maitre combatte ferocemente con il tappo di sughero che, dopo avere tolto la capsula, gli da' del filo da torcere. Ovvero si rompe. Assisto impietrito ad un patetico tentativo di recupero del tappo stesso. Quello (il tappo), comincia a sbriciolarsi. E resta comunque pervicacemente attaccato al collo della sua bottiglia. Il siparietto si interrompe, vedo sparire il maitre, presumo per cambiare la bottiglia. Passa qualche tempo e calcolo che probabilmente il mio vino sta passando dall'abbattitore. Finalmente il maitre e' di ritorno con la bottiglia in mano, ma e' vuota ?!!? Chiedo lumi, e mi dice che il nostro vino e' stato filtrato (?!?!?) e si sta raffreddando!!! (sic.) Poco dopo infatti, il nostro vino fa un trionfale ingresso in un decanter bellamente poggiato su una glacette ricolma di ghiaccio! o_O La prendiamo a ridere ... Stiamo festeggiando, e non ho sempre lo spirito del rompimaroni. Nel frattempo gustiamo i pani che ci sono stati portati. Sono veramente di livello eccellente e di ottima varieta'. Menzione di merito per la straordinaria focaccia calda appena sfornata per noi. La cucina ci saluta con un piatto con un cucchiaino dove e' adagiata un'ostrica con un'emulsione al cocco eccellente, un cartoccino di gamberi fritti appena troppo unti con un'emulsione al basilico, ed un interessante abbinamento foie gras / mela. I piatti del degustazione: - millefoglie di granseola e ceci con gelatina di pesca ghiacciata, mandorle di noto e moleca all'uovo. Servito in un capiente bicchiere tipo martini, ci ha molto appagato il gioco di temperature e consistenze "a salire", dalla granita sul fondo del cono fino al biscottino finale. - Tonno pinna gialla alla brace con composta di cipolle di Tropea e limone, friggitelli croccanti ripieni di erbe amare. Molto bene la materia del tonno, veramente fantastico al palato, ben realizzato anche il letto di cipolle con le sue note amare che, strano a dirsi, non stonavano con i sentori del tonno. Ho trovato inutile il peperoncino. - Tonnarelli alla crema di scarola e gamberi rossi, zuppetta di razza e bottarga di tonno. Piatto "stranissimo", fatto dal rincorrersi ad ogni diversa forchettata di senzazioni dolci e salate. Mi ha lasciato interdetto, d'altronde direi che non e' stato certamente pensato per piacere! Non e' un caso che non fosse all'interno del menu dugustazione. - Semi crudo di spigola al sale grosso con pure' di cavolfiore, moscardini e capperi di Pantelleria. Ottimo il sentore di mare emanato da tutto il piatto gradevoli anche gli accostamenti. - Il piccione: il petto arrosto su pappa al pomodoro. Le cosce caramellate al rosmarino. Stracotto con pure' di borlotti e menta. Fantastico il petto per consistenza e sapiente cottura, poco incisivo IMO l'accostamento con la pappa al pomodoro. Non memorabile lo stracotto, e infine davvero negativa menzione per la coscetta: consistenza da dimenticare della carne e collosita' al palato. - Variazioni di cioccolato. Davvero notevole per varieta' e qualita' della proposta. Plauso per il tortino caldo, d'ordinanza certo, ma presentato in modo inconsueto e soprattutto con una qualita' del cioccolato fuori dal comune. Non ci viene servita la piccola pasticceria assieme al caffe'. D'altra parte non eravamo neppure riusciti a finire il dolce. Manca la presentazione *dettagliata* dei piatti da parte di chi svolge il servizio, che in luoghi di questo spessore mi aspetto, e gradisco, sempre. Dal conto il coperto e' segnato a 0 euro, bene. L'acqua minerale e' a 6 euro (urca!), la bottiglia pero' viene conteggiata solo 1 volta, mentre ne abbiamo stappate almeno 3. In definitiva vengono conteggiati solo i degustazione, 1 acqua e il caffe', oltre al vino. Per un totale ci circa 240 euro. Certamente lo chef e' molto capace. Ci e' piaciuta la sua cucina personale, ma delicata allo stesso tempo. Qualche passaggio a vuoto nell'esecuzione non fa mutare il giudizio. Servizio *davvero* rivedibile. L'ambiente, specialmente in estate, e' veramente super. Pingo |