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Caffé Pedrocchi dal 1831 Via 8 Febbraio 15 Padova Tel. 0498781231 Giorno di Chiusura : Mercoledì, Solo servizio a pranzo. Data recensione : 07/2006 Credo che sia giusto, per chi legge la mia recensione, sapere che chi scrive è un'operatore turistico umbro sempre in cerca di proporre ai miei clienti percorsi nuovi, inesplorati dove qualità e prezzo diano il massimo per fidelizzarli. Faccio questo appunto perchè pochi giorni fa parto come il mio solito, sfidando le calure di questi giorni a Padova per formare un nuovo pacchetto per la mostra di Mantegna a Padova. La settimana prima ero stato a Mantova (stupenda!) e la prossima sarò a Verona. Ho visitato 5 alberghi e 6 ristoranti, tutti nuovi, alla moda, chi propone cibo, libri e chi vino e paneformaggio. Con estrema sorpresa invece mi sono dovuto arrendere a un luogo ch e non era secondo i miei canoni giusto segnalare perchè lì da oltre 150 anni!Il caffè pedrocchi 1831. Una coincidenza! Passo alla descrizione. L'idea non mi convince per la paura di spendere troppo e che il posto fosse troppo turistico. Ma il troppo caldo mi obbliga ad una sosta forzata. Il locale è decisamente affascinante, per storia e per dimensioni. D'estate si mangia all'aperto in una bellissima (ma calda) piazzetta un pò come in tutti i bar d'Italia, l'inverno all'interno (non condizionato per ovvi motivi....il caffè senza porte) come in un bistrò alla francese. Il tavolo è preparato con tovagliato di stoffa rossa solo tavoli 8/10 su 60 per le consumazioni bar. Un signore sulla quarantina mi accoglie facendomi accomodare. L'acqua arriva subito (per fortuna) assieme al menù...grande e ben leggibile (forse troppo)....anche se in inglese...subito sostituito. Intanto mi guardo intorno e vedo gli altri tavoli già alla fine...erano circa le 13,15 e capisco che sono tanti i turisti e il signore che parla prima in un ottimo francese, disquisisce con un altro tavolo in inglese con una facilità che mi fa rimanere basito e penso con che lingua si rivolgerà a me! Intanto le note di Nora Jones mi intrattiene gradevolmente. Invece si avvicina e mi spiega il menù TRICOLORE...carina l'idea. Circa 15 piatti divisi in Bianco, Rosso, Verde divisi per colore. Scelgo tutti piatti banali come la caprese, la fesa di vitello al Tonno, gli spaghetti di farro alla sorrentina. Sono ancora molto diffidente e penso a chissà cosa mi porteranno. Unico punto a favore il servizio, ma penso "ci mancherebbe, siamo al Pedrocchi" e poi pensando al resto dei bar in Italia mi ricredo e penso che sia una novità! Per fortuna mi rassicuro visto che i prezzi non sono male. Arriva un pensiero dalla cucina e subito penso che forse ho fatto una "nuova scoperta". Un semplice gazpacho in bicchiere. Squisito! Freddo, rinfrescante con un basilico d'altri tempi...peccato che sia poco. Passano 2 minuti e arriva la "Caprese a modo nostro". Un bel piatto grande, con tre proposte. Che dire? non era la solita caprese, mi sono lasciato andare tra consistenze diverse e un prodotto veramente di prima. Tenete conto che il sottoscritto pensava di entrare in un bar e di trovare piatti da "bar" e così ho trovato, ma non erano eseguiti da "bar"! Lo spaghetto tarda ad arrivare (buon segno penso) infatti è perfettamente al dente e delizioso con pomodoro e pezzi di mozzarella sciolta. Semplice alla Pierangelini! Sul Vitello tonnato che dire? Il signore mi spiega la provenienza da carloforte e di devo dire che era un gran piatto. Ero finito....in effetti i piatti sono quasi piatti unici...ma non lo sapevo! E il bere? Ho tralasciato di parlarne perchè merita una parentesi per il prezzo delle bottiglie. Ho bevuto un bicchiere di Capitel Foscarino (18 € la bvottiglia), ma sono 5 le proposte f resce al bicchiere per i bianchi e altrettanti per i rossi. La carta dei vini, consta di oltre 150/200 etichette, con 30/40 campagne, e vini ben assortiti da l'italia. I ricarichi sono ridicoli quasi da non crederci. Champagne da 27 € e Sagrantino Collepiano (da buon umbro) a 35 € ! Mah! Concludo con un sorbetto al mandarino super! Un caffè strano invece lo propongono a fine pasto con crema alla menta fredda conclude in maniera egregia il pranzo. Mi spiace non aver descritto per bene tutti i piatti, preso dall'entusiasmo non sono riuscito a focalizzarli bene. La verità è che le materie prime sono eccezzionali e utilizzate con ottimi condimenti (anche olio umbro sullo spaghetto!). Una cucina dei semplici, entusiasmante. L'entuasiasmo alla Cristoforo Colombo si placa quando scopro con google che il Caffè è tra i 200 ristoranti di Massobrio, in guida con 13,50 su L'espresso, e addirittura il TIME ha parlato della loro cucina. Apprendo ch e il menù invernale è molto più complesso e più del territorio con note e divagazioni. Ritornerò a vedere il mantegna e il menù invernale! Chissà!? Beh il conto è ridicolo 50 € per location, servizio e cucina. Un rapporto qualità prezzo così non l'ho mai trovato in giro per l'italia e soprattutto in posti fortemente turistici e storici. Buon per noi! Lati negativi il caldo, i servizi igienici e che il servizio ristorante è limitato solo a pranzo dalle 12,30 alle 14,30. Fabrizio |