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Terrazza Via del Parco 20 Bologna (BO) Telefono: 051-531330 Giorno chiusura: Domenica Data recensione : 06/2006 Sebbene presente in tutte le guide, il locale di Tiziano Zirondelli non e' mai stato posto sotto i riflettori, ha sempre seguito una propria linea di cucina che si discostava nettamente dall'omologazione della scena bolognese: presentava linee di cucina fusion quando ancora il nome non era stato coniato, usava pasta fillo quando era ancora "una cosa greca". Decido di tornarci d'estate perche' mi e' rimasto il ricordo una cucina mediterranea con prevalenza ittica, non di impronta particolarmente creativa ma un'oasi, attualmente, per il palato che rifugge dalle preparazioni tradizionali con questi climi. Siamo fuori dal centro, il parcheggio forse non e' immediato ma affatto problematico, recupero la mia dolce meta' che, forse per una botta di calura e di sovrappensiero stava per entrare nella pizzeria a fianco, e ci rilassiamo finalmente nella comoda e rilassante veranda dai rinfrescanti colori coloniali del locale. Il servizio e' preciso e puntuale, nonche' discreto, migliorabile la presentazione dei piatti, nel senso che il piatto viene consegnato, e la cosa finisce li', personalmente non amo ingessature del servizio, pero' appezzo molto che mi venga ridetto o in qualche modo introdotto il piatto che ho ordinato. Il menu', rispetto al passato possiede la scelta fra antipasti/primi e secondi, non esplicitamente elencata, ma ovviamente intuitiva. Le porzioni sono davvero consistenti, noi abbiamo preso anitpasto, primo, secondo e dolce ma e' stato davvero uno sforzo notevole persino per noi e come ho raccontato in precedenti messaggi non siamo "nella norma". Una persona normale con antipasto, primo (o secondo) e dolce e' gia' sicuramente sazia, quindi cautela nell'ordine o chiedete un suggerimento a riguardo. La carta dei vini e' piuttosto originale per il bolognese, i bianchi sono privilegiati, poca roba emiliana, vedo anche curiosamente e felicemente una Vitovska Kante, fino a pochi mesi fa mai sentita, che adesso sembra stranamente seguirmi :-) Il pre-antipasto consiste in due piccole barchette sottili e croccanti con un finger di erborinato e marmellatina e due morbide crocchette di verdura. Non ci sono menu' prestabiliti, ma osservando il tavolo accanto ho intravisto la possibilita' di piu' assaggi in uno stesso piatto, si puo' eventualmente chiedere. Il menu' introduce giustamente anche gli chef della cucina: Surjit Singh, Raffaele Fierro, Yukiko Yoshida. - Gamberoni in pasta kataifi con salsa al rafano e insalata croccante, notevoli , davvero ottimi, conditi con una salsa allo yogurt leggermente senapato, la croccantezza della pasta era perfetta cosi' come la cottura del gamberone. - Filetti di Triglia marinati e insalta agli agrumi, sapore pulito, fresco, molto buono, porzione consistente assolutamente non da antipasto. Una scelta di stile, davvero diversa dallo standard imperante, quella di lasciare al cliente la possibilita' di saziarsi con due piatti, da parte mia meritorio di paluso. - Spaghetti di grano saraceno alla bottarga, pomodoro crudo e pecorino. Discreti, buono l'accostamento della bottarga ma la consistenza della pasta, simile ad un talgliolino spezzato non mi ha convinto molto. - Tagliolini con zucchine, vongole veraci e fiori di zucca, perfetti, semplici ed eccellenti per consitenza e sapore. Inserisco qui anche la nota che sul menu' sono presenti dei piatti ordinabili per due persone: Paella alla Valenciana (molto gettonata dai clienti, il locale e' l'unico che mi verrebbe in mente da consigliare, per gli amanti del suddetto piatto), Pollastrello croccante con patate al forno, Birjani (il piatto che mi interessa provare maggiormente in un futuro molto prossimo) I secondi: - Catalana d'Astice, bella grande e ottimamente condita, molto buona, certo, viene spontaneo fare qualche paragone (di quelli autolesionistici) con il sapore dell'astice ordinato al San domenico poco tempo fa, e solo di poco pił costoso, ma al di la' di questo si tratta comunque un piatto molto buono, logicamente in un confronto di qualita' assoluta con il top non puo' farcela, ma si parla sempre di un'ottima selezione. - Tonno al sesamo su cipolla fondente con insalata di melanzane e alici marinate, molto buono, eccellente l'abbinamento con la cipolla, giustissima la cottura dei bocconcini di tonno e leggerissima la marinata delle alici che non ne copriva il sapore. - Come pre-dessert una mousse di yogurt in bicchierino con sopra succo di frutto della passione, favoloso e rinfrescante. - Sfogliata con crema chantilly e frutti di bosco, molto buona e per nulla stucchevole, in porzione anche questa parecchio generosa, buona la scura sfoglia, forse piu' primaverile che estivo come dolce ma non sempre con i dolci il palato impone stagioni.. con un Passito Cashmere Elena Walch, si sposava davvero bene. - Semifreddo all'arancia, molto buono, servito con una salsa liquorosa che ricordava l'Aurum, praticamente presentato a fette in un piatto da primo, ne lascio immaginare l'abbondanza. Sicuramente un locale che si eleva sopra alla media cittadina sia come qualita' che come proposte. Prende sicuramente posizione fra l'elenco di quelli di sicuro ritorno. Spesa senza conteggiare il vino 72? a testa ma solo per persone come dicevo "fuori scala", la voce "coperto", quella che in genere suscita meno simpatie, recita pero' 7? (in due). Ruggine |