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Ristorante Da Beppino
Via Valdicastello 34 Pietrasanta (LU)
0584 790400
Chiuso il martedì
Data recensione : 06/2006


Un approdo sicuro per chi si trova in Versilia ed ha voglia di una
bella mangiata di piatti "di terra", con una spesa giustissima e in un
ambiente accogliente.
Il ristorante Da Beppino è un locale storico di Pistrasanta, situato
sulla strada che porta verso Valdicastello; arredato in stile rustico,
con una bella veranda estiva dove anche nelle giornate di calura...
"fa quesi freschino", direbbe la moglie!
La clientela è locale ma anche, e in buona parte, dell'Italia del
nord, e non è raro incontrarci qualche "VIP" di passaggio in Versilia.
Ma andiamo con ordine. Arriviamo in tre verso le 20,45 e veniamo
sistemati nella stanza a destra entrando, esteticamente meno bella
rispetto all'altra saletta ma comunque sempre accogliente.
I camerieri sono cordialissimi e sorridenti ed appena seduti arrivano
senza esitazioni i menù ed il cestino del pane e focaccia per
ingannare l'attesa.

Partiamo con gli antipasti; scegliamo l'antipasto "tradizionale" di
Beppino e, memori delle passate esperienze, lo ordiniamo per due; e
infatti, come volevasi dimostrare, arriva un antipasto abbondantemente
sufficiente per tutti e tre: un vassoio di affettati (prosciutto,
lardo, salame, "biroldo"), assaggi di insalata di farro, panzanella e
fagioli con cipolla, crostini di pane abbrustolito da guarnire con le
quattro saldine di accompagnamento (una ai carciofi, una ai peperoni,
un burro alle acciughe ed un sugo di fegatini).
Moglie e figlia si "abbuffano" di crostini e decidono di saltare il
primo. Io invece non posso certo rinuciare ai fantastici e
inarrivabili "tordelli" di Beppino; diciamo quasi che vengo qui
apposta per loro! E, sarà per i diversi mesi di astinenza, quest'anno
li ho trovati anche più buoni del solito; pasta rigorosamente fatta in
casa, con un ripieno gustosissimo a base di carne, verdure e erbe
(nessuno vi dirà mai quali!), il tutto condito con un eccellente ragù
di carne. Quasi quasi, anzichè prendere un secondo avrei ordinato un
altro piatto di tordelli... Eccezionali e basta.
E dopo questa "ode al tordello" si arriva ai secondi.
Mia figlia opta per il maialino al girarrosto (che viene fatto
soltanto il sabato sera); io e mia moglie invece scegliamo l'entrecote
di bisonte alla brace.
La bambina mangia poco più di 1/3 del suo maialino poi, complice il
pepe e l'aglio, mi propone uno scambio con un po' del mio bisonte.
Ovviamente accetto, almeno posso giudicare entrambi i piatti.
Eccellente il bisonte; più saportito rispetto alla nostra classica
carne bovina cui siamo bituati, con un po' di grasso (saporitissimo)
ed una giusta cottura alla brace.
Niente male anche il porcellino, a parte forse un po' troppo aglio che
la notte si è fatto sentire; tenero e ben cotto.
Di contorno le classiche patate cotte nella "ghiotta" del girarrosto,
sempre buonissime.
Chiusura con un dessert "purificatore": sorbetto alla pesca per me e
mia moglie, fragole con gelato per la bambina.
2 caffè chiudono la serata.

Una menzione a parte merita la carta dei vini: ricchissima, divisa per
aree geografiche e molto equilibrata sia per quanto riguarda le scelte
(sono diverse le proposte poco conosciute ma meritevoli) che sotto
l'aspetto del prezzo; carta degnissima di locali di ben altro blasone
insomma, nella quale non mancano tutti o quasi i "supertuscans" ed una
buona selezione di magnum.
Scegliamo un Grattamacco 2004, impeccabile come ormai tutta o quasi la
produzione della zona di Bolgheri, in carta a 24 euro.

Anche il conto finale è, una volta tanto, una piacevole conclusione:
95 euro complessivi, che vuol dire poco più di 23 euro a testa più il
bere. Roba da era pre-Euro!


Alessandro