> Siti e blog del Network ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() TigullioVino.it
© |
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori
Torna all'archivio
Invia una recensione
Enoteca Ristorante Cibus Via Chianche di Scarano, 7 Ceglie Messapica (BR) Tel/Fax 0831 388980 Giorno di chiusura: Martedi Data recensione : 05/2006 Provato a cena, in compagnia della mia ragazza, la sera del 15 maggio 2006. Approfittando di una bella giornata, siamo partiti da Bari con destinazione lo splendido scenario della Valle d'Itria. Per l'appunto questo gioiello gastronomico si trova a Ceglie Messapica, punto strategico a cavallo tra il territorio del Salento e lo scenario dei trulli della suddetta valle. Appena si entra in paese un cartello recita: "Città d'arte, terra di gastronomia". Esordio migliore non ci si poteva aspettare. Il locale si trova nel centro storico, nascosto nei bellissimi e pittoreschi vicoli. Arrivarci è facile dato le numerose indicazioni, infatti questo locale, di proprietà della famiglia Silibello, è un punto di riferimento della gastronomia pugliese. Il locale è in stile rustico, legno, ferro battuto, volte a botte, imbiancate a calce, una prerogativa di tutta la zona. Vedasi lo stile dei trulli. Locale davvero accogliente. Presenza importante un camino con braciere. A farci da anfitrione lo stesso proprietario una volta giunti all'ingresso. Persona squisita, ci saluta, ci chiede da dove veniamo, poi ci lascia in mano ai cortesi camerieri che ci accompagnano al tavolo. Tutto il personale, compreso il propietario, ci seguiranno per tutto il nostro percorso enogastronomico. E che percorso!!! La cucina è improntata decisamente a salvaguardare le tradizioni e l'arte culinaria del territorio. A partire dalla scelta delle materie prime, tutte di grande finezza e genuinità, alcune direttamente prodotte in casa, come il caciocavallo, il lardo, l'olio. Il menu è molto ricco, così come anche la cantina, ben fornita e con ricarichi non molto elevati. Da notare che il ristorante in questione ha avuto per molti anni il riconoscimento del locale con il più fornito carrello dei formaggi d'Italia. Come vino abbiamo optato ( uno dei miei preferiti ) per un Aglianico della cantina D'Angelo, riserva 1999. Ottimo. Si comincia con antipasti misti del territorio. Terrina di cardoncelli selvatici, ricotta di capra con granella di mandorle, insalata di grano pomodorini e cacioricotta, timballo di uova con infusione di funghi, carpaccio di manzo con grana rucola e tartufo, pane nero e baccalà. Il tutto di ottimo livello, esplosione di sapori, freschezza appurata e grande presentazione dei piatti. A proposito di presentazione, mise en place gradevole, tovagliato posate e bicchieri apprezzati. La cena prosegue scegliendo un primo della tradizione ( tra i tanti )ovverosia la Sagnapenta con ragù, pane fritto e ricotta forte di pecora. Un sapore deciso, intenso, davvero gustosissimo. La Sagnapenta è una pasta lunga e spessa fatta in casa, una tradizione di Ceglie ed il suo nome deriva dal fatto che veniva consumata nei giorni della Pentecoste. Non optiamo per il secondo dato che siamo curiosi di conoscere e degustare questo famoso carrello dei formaggi. Ebbene si, confermo, una cosa fantastica. Ci viene portato a tavola un enorme piatto rotondo, dove adagiati a mò di lancette, la selezione di formaggi con al centro del miele d'acacia. Infatti di li a poco il cameriere ci consiglia di mangiare i formaggi in senso orario. Ed in effetti lo scopo è raggiunto. E' un crescendo di sapori, dai più leggeri fino agli ultimi davvero stagionati e impregnati di odori. Sommo gaudio. Data la sazietà proseguiamo con una selezione di dolci accompagnati da due ottimi passito di Pantelleria. Biscotti fatti in casa alle nocciole, soufflè al cioccolato, mousse di vin brulè, veneziana. Una cena squisita, come ce l'aspettavamo. Servizio attento e preciso, grande professionalità. Rapporto qualità prezzo ottimo. Spesi 80 euri. Da ritornare. Una chicca, al momento del congedo il proprietario dopo essersi trattenuto con noi ci ha fatto visitare la cantina dei vini e quella dei formaggi. Un bel gesto, molto gradito. Francesco e Antonella |