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Don Abbondio
Piazza Guido da Montefeltro, 16 Forlì
Tel. 0543/25460
Data recensione : 05/2006


Chiuso il lunedìOsteria perché non è un ristorante, perché non è una trattoria, perché non
è un wine bar, perché fa chic e non impegna, perché piace a gourmet e
riluttanti, perché è un luogo politicamente corretto dove prima o poi
passano tutti, bionde, rosse e brune, di centro, destra e sinistra.

Arte in casa, ma anche arte e cibo, come quella che combina il Don
Abbondio a Forlì.
In una città che ha molto poco da raccontare a tavola ma non solo, lo chef
Diego dopo avere accumulato esperienze come secondo di Vincenzo Camerucci
al Lido Lido ha accettato la sfida non facile di ridare nuovo brio a quel
luogo una volta chiamato Osteria della Trippa, dove la specialità della
casa, neanche a dirlo, fu la trippa.

Ubicato nelle vicinanze del Convento del San Domenico nuovo fulcro
culturale di Forlì recentemente ristrutturato dove è possibile visitare
opere rinascimentali e contemporanee, il Don Abbondio è ospitato proprio
di fianco, in una storica palazzina di due piani.
E' innegabile che dove ci siano artisti ci siano gallerie d'arte e quindi
i negozi alla moda, i bar e i ristoranti.
Se il pian terreno del Don Abbondio è adibito a luogo di ritrovo in cui è
possibile fermarsi a qualsiasi ora del giorno e della notte per un
aperitivo accompagnato da piccoli assaggi delle merende d'una volta, al
piano superiore c'è il piccolo regno di Diego dove si diverte abilmente a
giocare con i sensi, in un fragile equilibrio tra l'audace e l'innocente,
accendendo echi di ricordi lontani o proiezioni di storie future..

In una carta non vastissima all'ospite si offre la possibilità di
attingere dai diversi percorsi indicati per comporsi un menù
personalizzato, estrapolando qua e la, piatti di carne, pesce, orto o di
sapori dimenticati in pura teologia Artusiana: "Non si vive di solo pane,
è vero; ci vuole anche il companatico; è l'arte di renderlo più economico,
più sapido, più sodo, lo dico e lo sostengo, è vera arte. Riabilitiamo il
senso del gusto e non vergognamoci di soddisfarlo onestamente, ma il
meglio che si può, come l'arte ce ne dà i precetti" (P. Artusi).

Il Don Abbondio è un vero e proprio luogo di scambio: culturale, sociale,
gastronomico, enologico ed artistico. In un intero quartiere in cui a
qualsiasi ora del giorno e della notte è possibile incontrarsi, il Don
Abbondio assolve in pieno il concetto dell'osteria. Da dimenticare però il
traffico immenso e i marciapiedi pieni di gente. Forlì è una cittadina
tranquilla e pochissimo abitata, che ama vivere anche di notte. Da non
stupirsi quindi se questo locale il sabato chiude alle 3.00 del mattino e
gli altri giorni alle 2.00.

I sapori dimenticati

Tra libri di ricette impolverati trovati fortunatamente in qualche
mercatino delle pulci e racconti di pentole sul fuoco di nonne e azdore,
tentiamo di far rivivere una cucina amorevolmente tradizionale, troppo
spesso messa in disparte a favore di una cucina regionale "fast food"

Terrina di manzo lessato con giardiniera di verdura

Basotti con salsa al parmigiano e balsamico tradizionale

Agnello da latte con funghi e menta

Tiramisù

Per visualizzare le foto dei piatti :
http://ilgastronomoriluttante.splinder.com/post/7985935#more-7985935


Muccapazza28