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Ristorante Antico Genovese Corso Colombo, 70 17019 Varazze (SV) Tel. +39 019 96482 Data recensione : 05/2006 Torno in questo bel locale dopo almeno un anno di assenza, e ci arrivo triste ed affamatao dopo una fiera in cui l'unica salvezza era un poco di focaccia e del pesto buonissimo (mangiato tipo omogeneizzato direttamente a cucchiaino!!). Il locale è aperto anche se è domenica sera, credo in virtù del lungo ponte. La carta è sempre molto curata e la lista dei piatti di territorio, rivisitati in maniera moderna ed intelligente. Come preantipasto una piccola terrina di pesce su verze stufate, buona ed appetitosa anche se non amo le terrine per via della parte gelatinosa. Scelgo il ''Caldo/freddo di astice con ingredienti del territorio''. Bella la presentazione, molto buono il contenuto. La coda stufata con poco pomodoro, la chela in Tempura, uno sformatino di erbe in crosta tipo panissa, due spicchietti di carciofo sempre in Tempura, una sfoglia con una mousse di stice caldissima. Poi ''Taglierini di barberosse all'astice con la sua Bisque'' (mi piace l'astice, ndr)... piatto delizioso, caldissimo, dei fini taglierini avviluppati dolcemente attorno a cubetti di polpa di astice, il tutto glassato in una Bisque vellutata e dal sapore lunghissimo, entusiasmante! Come secondo ''Agnello arrostito con erbe aromatiche e sformato di patate''. Arriva in sala su una pietra ollare, un bel pezzo di coscio, parzialmente scaloppato, rosa e fumante... buonissimo e piacevole il farlo a fettine e girarelo sulla piastra umettata del suo fondo di cottura che si mescola agli umori che escono dalle carni. Lo sformatino era la parte meno interessante, ma buono. Come dessert un ''Tiramisu di castagnaccio''. Una rivisitazione di un classico dolce, ben riuscita a mio avviso. Accompagnato da marron glaces a pezzettini, finocchio crudo marinato e una delicatissima salsa al cacao. Dalla bella, davvero bella, carta dei vini prendo un Riesling di Z.U. del 99, un gran crù di cui mentre scrivo non mi sovviene il nome, ma onestamente prezzato a 70 euro. Con il dolce mi viene offerto un ''Liquoeur Creole'', un agricolo con essenza di arancio che non conoscevo, molto buono (troppo forte per il mio gusto personale), con un intenso sentore di arancio, piacevole quanto inconsueto. Acqua, doppio caffè e piacevole conversazione finale con Chef e Patron a fine turno. Un conto di 95 euro per la cucina e di 73 per la cantina, spesi con gioia e senza rimpianto alcuno. Rimango dell'opinione che questa sia une delle migliori tavole di Liguria. Claudio |