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Osteria Del Sass
Via Sant'Antonio 17/b Besozzo (VA)
Tel. +390332771005
Data recensione : 04/2006


Matteo Pisciotta era tra i componenti della "nouvelle vague" italiana
citati nell'articolo del Gambero Rosso di settembre 2004. Era insieme ai
Sultano, agli Agostini, ai Barbaglini, ai Cavallaro ed a molte altre
giovani promesse. Noi la sua cucina la provammo subito, a fine settembre
2004, e sin da allora ci convinse. Una cucina lieve, interessante, moderna
ma concreta, senza fronzoli e bicchierini di troppo, il giusto compromesso
nel piatto. Attenzione alla materia prima ed alle preparazioni espresse
tanto che, se il tavolo è composto da più di due persone, non sperate di
mangiare alla carta. Sarete subito avvertiti dal gentile e premuroso
patron Costantino di Claudio, abile in sala e anima pensante, insieme allo
chef, di tutto quello che esce dalla cucina, progettazione delle stoviglie
compresa. Verrete indirizzati verso un menù degustazione per tutto il
tavolo che, vi garantisco, non vi farà rimpiangere la scelta a la carte.

Si perchè qui è tutto espresso, dai pani, ai grissini fino all'ultima
verdura di accompagnamento. Niente piatti rigenerati, niente sottovuoto.
Tutto piacevole con spunti davvero interessanti. Come il delicato tonno
del mediterraneo appena scottato e giardiniera di verdure sott'olio nel
barattolo, miele di castagno allo zenzero in cui l'esaltazione della
materia prima emerge anche nell'uso di un ottimo olio in abbinamento e
dove il suadente miele allo zenzero gioca un ruolo delicatamente decisivo.

Buone le lenticchie di Castelluccio al fumetto di dentice, calamaretti
saltati e aria di pomodoro alla cui perfezione manca veramente poco, solo
qualche grado di calore in più nel servizio. Buono il risotto alle verdure
di stagione al salto, mazzancolle e gazpacho e veramente interessanti gli
spaghetti alla barbabietola con salsa di cocco montata all'azoto e aglio,
olio e peperoncino, che sinceramente ci sono sembrati un ottimo esempio di
innovazione ben riuscita. Che dire poi della tecnicamente perfetta coppa
di maialino iberico, vaniglia bourbon, ananas alla piastra ed in gelatina
trasparente. A questo punto anche il pre-dessert, un interessante tris di
gelatine alle castagne, agli agrumi, alla bietola ed il dolce non deludono
le aspettative. Un piatto degustazione di tortino caldo al cioccolato,
tiramisù "inverso", crema di succo della passione, crema al cioccolato ed
agrumi ed insalata di fragole e cioccolato riporta integro il marchio di
una cucina raffinata, sottile ma penetrante.

Insomma, l'Osteria del Sass è un posto che vale la visita. Non fidatevi
delle misere due forchettine riportate dalla sgommata transalpina. Il
ragazzo in cucina ha stoffa. La sala poi e perfettamente gestita dal
patron affabile, preparato e simpaticamente disponibile. Un particolare
menzione alla scelta di specificare in carta la possibilità, con diritto
di tappo di 10 euro a bottiglia, di portarsi le bottiglie di vino da casa.
Il menù degustazione di 6 portate, pre-entrata e pre-dessert compresi, vi
costerà 60 euro con, in aggiunta, un inspiegabile 2,5 euro di coperto. Un
rapporto qualità/prezzo davvero da primato. Complimenti sinceri . davvero.


Alberto Cauzzi