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Il Nettare degli Dei
Salita San Lorenzo Castagneto Carducci (LI)
Tel. 0565.765118
Data recensione : 04/2006


- "Siamo zingari, senza meta né domani"
Cosi', sulle parole degli Amici Miei partiamo il giorno di Pasqua, senza la
minima idea della destinazione. Ed anche, di conseguenza, senza una tavolo
sicuro sotto cui posare le nostre membra.
C'e' una promessa di un pallido sole, "che facciamo?" - "via, verso il
mare" ...

Sono ormai le 14.30 quando ci troviamo a Castagneto Carducci e bussiamo alla
porta del ristorante in oggetto. Siamo fortunati: non veniamo mandati via.

Il titolare ci comunica che una coppia non e' venuta, e che un tavolo c'e', ma
in quattro staremo stretti. Accettiamo di buon grado. In realta' stretti non
staremo: nel frattempo si e' liberato un tavolo da 4. Fortunati!

L'ambiente e' molto, molto piacevole: mattoni rossi a vista, cotto antico a
terra, parquet in alcune zone, pietra naturale per le volte, bella
esposizione di bottiglie e cumuli di tappi di sughero; movimentato e
allegro, nel locale c'e' anche un ampio soppalco per un tavolo numeroso.
I coperti non sono molti, una ventina.

Il nostro tavolo e' rotondo, bella apparecchiatura, fiori al centro tavola,
posate e bicchieri adeguati, belle e comode le sedute, altissimo il
soffitto nella nostra zona. Cominciamo bene ...

Il patron ci offre, *davvero*, un aperitivo. Si tratta di una blanquette di
limoux Maison Vergnes, che avevamo gia' assaggiato e gradito altrove,
peccato per la temperatura: e' troppo caldo.

La carta recita il menu' proposto per pasqua, domina il pesce, ma non manca
l'agnello.

Saltiamo gli antipasti, tra cui spiccava una bella selezione di crudi di
pesce vincolante, purtroppo, per l'intero tavolo, ed assaggiamo:

- Bavette all'astice. Buona cottura della pasta, bellissima meta'
animale per ogni porzione, un po' slegato cmq l'astice dalle bavette al
pomodoro (troppo presente). Vengono correttamente serviti anche gli
strumenti per raccogliere in toto le carni del carapace.

- Ravioli di mare con bianchetti e pomodorini ciliegia. La cucina sbaglia la
comanda e ci presenta il piatto suddetto invece dei desiderati "ravioli di
ceci alla bottarga di Orbetello". Il patron correttamente, al momento di
servire, ci segnala l'errore, e ci chiede se possiamo gradire il cambio
oppure aspettiamo per il piatto desiderato. Accettiamo il cambio.
Buona la pasta dei ravioli fatti in casa, nel ripieno vi percepiamo
assai poco del pesce dichiarato. I bianchetti, pur generosamente
utilizzati, sono troppo delicati per farsi sentire nel contesto. E
mestamente scompaiono. Troppo evidente anche la spolverata di pepe:
squilibrato.

- Zuppetta con crostacei e molluschi. Abbondante e ben realizzata. Cozze,
vongole, un gamberone, una mazzancolle, cicale. Gradevole anche il fondo,
in cui non manchiamo di pucciare il pane.

- Agnello al forno con patate. Molto buono anche questo, appena un po' troppo
asciutta la carne. Menzione di merito per le patate che fanno compagnia
all'agnello.

La carta dei vini e' divisa in due pieghevoli in pelle (rossi e bianchi),
dove sono elencate, molte, ma non tutte, le belle etichette del locale.
Curiosando tra le cantinette in giro per la sala si trovano bocce non
presenti in carta. La scelta cade su di un elegante sauvignon di Elena
Walch prezzato 21 euro.

Molto bene i dolci:

- Mousse di ricotta con i canditi di noto. Sono quelli di Corrado Assenza, e
si sente. Buonissima anche la ricotta, e' di un produttore locale, ci
segnalano, visto il nostro apprezzamento.

- Flan al cioccolato. Anche questo e' buono e ben realizzato. D'altra parte
anche in questo caso ci dicono dove prendono il cioccolato, quindi non ci
stupiamo.

Per accompagnare il cioccolato il patron ci propone Pinodise' di Contadi
Castaldi, buono ma, a mio avviso, troppo morbido.

Con 4 caffe' e diverse minerali abbiamo speso poco piu' di 40 euro a testa,
con due piatti ciascuno, dolce e vino e liquori. Mancano dalle voci del conto
i coperti.


Qualche sbavatura della cucina e servizio appena in affanno, non ci fanno
mutare la buona opinione che ci siamo fatti del ristorante. D'altra parte
il patron e' da solo a servire, con la moglie in cucina che si affaccia ad
aiutare quando assolutamente necessario (e vista la giornata di festa non
sarebbero neppure da menzionare).

La breve chiaccherata che segue ci conferma la passione che anima queste
persone. In definitiva una bella sosta, cordialita', passione, con un rapporto
qualita'/prezzo assolutamente onesto.


Toh, il tempo e' volato ... sono quasi le cinque. E' venuto fuori un bel sole
... Il mare e' a due passi ... quasi quasi ... si' dai!
Andiamo a farci un bagno ...


Pingo