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Antica Trattoria della Gigina Via Stendhal 1 Bologna Tel. 051-322300 Sempre Aperta Data recensione : 04/2006 Locale storico bolognese, sebbene non si trovi in centro, ma verso la periferia in direzione Castelmaggiore (Zona Corticella), ha avuto alterne fortune negli ultimi anni, ed ovviamente quando un posto tradizionale cambia look e gestione, e si da un tono un po' piu' elevato, la normale clientela, mediamente, non la prende benissimo. Ci saranno forse stati altri cambi di gestione intermedi o periodi di assestamento, ma ora come ora, la ritengo uno dei locali piu' validi di cucina bolognese a Bologna (che sto cominciando a vedere fortunatamente come L'Araba Fenice). Ho detto che si e' rifatta un po' il look, assumendo toni piu' elenganti, ecco, debbo aggiungere anche un pochetto kitch, ma pazienza: se l'arancione spatolato sulle pareti fa molto "ambiente caldo" e confortevole, i tavoli ben distanziati e l'apparecchiatura con i calici, vi dicono che la vecchia trattoria e' solo un ricordo, la finestra che affaccia sulla cucina, verde, di legno, con tanto di imposte, da' uno spruzzo "provenzale" all sala, gli specchi sulla sinistra con le plafoniere, possono si' dare piu' "apertura" alla stessa ma le infondono una pennellata di anni 70-80 che con la provenza ha poco a che vedere... Il mix e' parecchio azzardato, ma come dicevo pazienza. Arriva il menu', per donna senza prezzi. (Ufff pure in trattoria a pranzo ???? non se ne puo' piu'... mentre sbuffo ci chiediamo ma se arrivano due donne da sole ? nessuna ha i prezzi in menu' e non sanno quanto spendono ?? :-D) Il servizio e' davvero celere e solerte, ci portano un pre antipasto con dei cubotti di mortadella, delle fette di salsiccina passita, piccoli paninini di crescenta e delle streghe. La carta dei vini e' fornitissima, come e' giusto che sia, sui vini regionali. I ricarichi sono correttissimi a mio avviso. Antipasto: Spuma di mortadella con gelatina al balsamico. Presentazione enfatizzata: piatto gigantesco (anche per le altre portate i piatti si riveleranno iper dimensionati, ma le porzioni estremamente corrette), con una mousse di mortadella e accanto fra ghirigori di balsamico (riduzione quasi sicuramente, d'altronde vista l'estensione dei decori sarebbe stato assurdo farli con il tradizionale invecchiato) accanto, delle delicatissime gelatine al balsamico; la mousse (mousse compatta, in realta', non spuma) era appena appena troppo sapida, ma l'accompagnamento con i piccoli panini baguette-type del cestino del pane, si e' rivelato a dir poco perfetto. Volendo assaggiare piu' primi, abbiamo chiesto la possiblita' di un tris, ci hanno detto che non fanno mezze porzioni, ma ordinando tre primi li avrebbero serviti su vassoi e li avremmo divisi noi. Nessun problema, quindi arrivano (in piatti di ceramica immensi e quadrati o rettangolari) delle lasagne al ragu', molto buone, debbo fare la premessa che la lasagna mi piace ma non ho una sensibilita' esagerata per essa, diciamo che a me una lasagna non commuove quasi mai; qui il bilanciamento della besciamella/ragu' e' corretto, la sfoglia, verde come da tradizione. Proseguiamo con il gramignone sporcafaccia alla salsiccia, davvero ottimo, il ragu' di salsiccia e' velato da poco latte, cosi' come deve essere, la gramigna cosi' lunga, spessa e consistente non si trova da nessun altra parte. Infine le tagliatelle al ragu', questo si' che, ancor piu' dei tortellini, sono il mio parametro principe per valutare una trattoria tradizionale. Buonissime. Non pomodorose, non troppo lattose, non magre ne' vinose (il ragu' vela alla perfezione senza dare senzazioni sabbiose, genericamente dovute ad un ragu' troppo magro). AAhh finalmente, buona anche la pasta e la tagliatella che non deve esser troppo sottile. Proseguiamo con la cotoletta alla bolognese (ho postato qualche tempo fa qualche nota a riguardo su IHC, su cosa si intende per cotoletta alla bolognese o petroniana, se volete ricopio...) molto buona, grana, prosciutto, appena appena di tartufo sotto il prosciutto e una Mornay al parmigiano... perfetta. Accanto un ciuffo di pure' molto buono, potevamo evitare i contorni, buone le patate al forno, pomodori gratin senza personalita' e un poco di cicoria appena piccantina, non male, ma priva di scopo. Quanto ai dolci: Fiordilatte al caramello (quasi un crem caramel, ma piu' buono) e una strepitosa panna cotta (cotta, non addensata, cosi' come e' giusto che sia) con un velo di zabaione. Conto: La ricevuta riporta sul fondo un "Arrivderci alla prossima Tagliatella" :-)) 45? a testa senza vino, ma considerate che i nostri quantitativi non sono da persone normali, ed eravamo oltretutto stracolmi. E' segnalato sia da Osterie D'Italia che dalla Michelin. Insomma una sosta consigliatissima per chi cerca la tradizione senza spingersi in perferia o in trattorie sperdute ed esteticamente inguardabili, almeno qui c'e' un "insieme" piuttosto divertente :-). Ruggine |