Tigullio Vino Homepage Home TigullioVino.it Blog Blog Vinix

> Operatori
» Registrazione operatori
» Operatori già registrati
» Club
» Pubblicità
» Newsletter
» Annunci vino-cibo
» Aggiungi ai Preferiti

> News e iniziative
» News ed eventi di rilievo
» Eventi locali, degustazioni
» Terroir Vino

> Contenuti e risorse
» Naviga per regione
» Vino & Olio
» Aziende testate
» Rubriche
» Tgv Blog
» Doc e Docg
» Recensioni Ristoranti
» Esperti
» Strade del Vino
» Parchi italiani
» Viaggi
» Video
» Contatti
» Faq

> Interagire col sito
»
Invia campionatura vino
»
Invia campionatura olio
» Segnala eventi
» Invia comunicati stampa
» Associati al Club
» Recensioni ristoranti
» Invia ricette


> Iscrizione newsletter
Iscriviti alla newsletter di TigullioVino.it per ricevere settimanalmente gli aggiornamenti via e-mail con le degustazioni, le news e gli approfondimenti della Redazione.
La tua e-mail :



> Pubblicità

> Siti e blog del Network
TigullioVino (Magazine)
Vinix (Social Network)
VinoClic (Pubblicità)


Aggiungi alla barra di Google
Il Blog Network di TigullioVino.it
VinoPigro
A Modest Proposal, di Riccardo Modesti
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0

TigullioVino.it ©
E' vietata la copia, anche parziale, senza esplicita autorizzazione della Redazione.
Mappa del sito
Chi siamo / curiosità
Links
Privacy
Contatti







          
                      


          Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori


           Torna all'archivio
           Invia una recensione
La Cucina del Borgo
Via Torribina 46 Cerreto Guidi (FI)
Tel. 0571 559577
Data recensione : 04/2006


Seconda visita in pochi mesi e trend in indubbia e decisa crescita per questo
locale del giovanissimo chef Stefano Pinciaroli;
http://www.borgodeilunardi.it/ristorante.htm

Il locale è inserito in uno degli scorci paesaggistici più belli della Toscana,
a pochi minuti di macchina da Empoli, Fucecchio e Montecatini Terme.
Siamo in 4; arriviamo verso le 20,45 e veniamo accolti sulla porta da una
ragazza che ci prende i soprabiti e ci accompagna al nostro tavolo.
L'interno è in stile rustico-raffinato con arredamento moderno in stile
minimalista, un contrasto apprezzabile e riuscito.

Veniamo sistemati al tavolo centrale che guarda direttamente nella cucina dove
il "Pincia" dirige un'affiatatissima orchestra che in religioso silenzio sforna
decine di piatti uno più bello dell'altro; la cucina è immacolata, il soffitto è
un'unica grande cappa aspiratrice che non fa arrivare in sala il minimo odore
nonostante il portone spalancato.
Sul tavolo di lavoro della cucina c'è una piastra che mantiene caldi i piatti,
illuminata da due lampade all'infrarosso che mantengono in caldo le pietanze
durante la guarnitura che lo chef opera nelle fasi finali della preparazione.

Ci vengono portati i menù assieme ad una flute di prosecco; dopo aver ordinato
(visto che gli antipasti erano in piccolissimo sopportabile ritardo) ci viene
offerto un secondo giro, assieme ai panini di vari tipi preparati da loro.

Il menù è abbastanza vario e comprende una prima pagina "turistica" con proposte
classiche della cucina toscana e due pagine (una per la carne ed una per il
pesce) ciascuna con tre stuzzicanti e creative proposte per ognuna delle singole
portate.

Su 4, in tre optiamo per il pesce. Chi prende la carne parte con una terrina di
fegatini veramente pregevole, sia come presentazione (con una sottilissima fetta
di pane arrotolata a far da contenitore) sia come gusto.
Per l'antipasto di pesce la scelta cade sui gamberoni rossi spadellati (4 grandi
belle code sgusciate) con caviale al balsamico e salsa di avocado, sublimi e
profumatissimi.

Le due signore saltano il primo. Noi due maschietti invece rimaniamo attratti
dai rigatoncini all'astice e dai ravioli neri con ripieno di branzino e salsa di
finocchio.
Pienamente soddisfacenti entrambi e porzioni generose.

Per il secondo la scelta di carne cade su un bellissimo (e buonissimo, mi si
dice) filetto di manzo di spessore-fiorentina servito su letto di carciofi al
balsamico.
Noi "pesciaioli" scegliamo invece una tempura di verdure di stagione con pesce
fresco; ci gustiamo tutta la preparazione in diretta guardando la cucina, con i
pezzi di pesce (gamberoni, salmone, merluzzo) e verdura (carote, zucchine,
cipolla) che vengono messi e tolti uno ad uno nella friggitrice nel giusto
ordine e poi certosinamente impilati a formare una spettacolare piramide nel
piatto di portata; a lato viene servita una spuma di soia che con la tempura...
è la morte sua! Nulla da dire: frittura croccante, gustosa, fresca e leggera.

Arriva la carta dei dolci e ormai decidiamo di "farci del male" fino in fondo: 3
tortini al cioccolato con gelato al fiordilatte e... non mi ricordo cosa mentre
io opto per una più fresca pera al vinbrulè con gelato alla cannella; coi dolci
ci viene offerto un generoso bicchiere di Porto.

4 caffè; l'ammazzacaffè ci viene offerto ma rifiutiamo.

Vino: purtroppo aprile è sempre un periodaccio per i bianchi: i vini dell'annata
vecchia stanno finendo e le case ancora non consegnano l'annata 2005; la nostra
cena quindi viene accompagnata dal Castello della sala (non che ci siamo
lamentati eh!...:-)): prima da un Conte della Vipera (23?) e poi da un superbo
Cervaro (38?).

Restiamo pienamente soddisfatti tutti e 4, tanto che i due amici alla prima
visita mi ringraziano per la scelta. La soddisfazione fa passare in secondo
piano il conto, assolutamente equilibrato per la qualità e la quantità del
mangiare e del bere: 234 euro in 4, che vuol dire circa 60 euro a testa con quei
vini. Da sottolineare l'assenza nel conto della voce "coperto", delicatezza che
personalmente apprezzo sempre di più e che, fortunatamente, pare sempre più
diffondersi.

Ci ripromettiamo di tornarci, magari in estate quando l'ampio spazio esterno
sarà certamente una cornice affascinante per il menù estivo che il Pincia sta
già preparando.


Alessandro