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Antica Trattoria la Primula Via San Rocco 47 San Quirino (PN) Data recensione : 04/2006 Innanzitutto con questa mia prima "rece" spero di essere all'altezza, poiché piu'che una recensione vera e propria, vorrei che fosse la condivisione con voi delle impressioni di una cena durante la quale mi sono imposto di prendere appunti per poi scriverli qui. Premessa: San Quirino è un piccolo e grazioso borgo nei dintorni di Pordenone; l'antica Trattoria La Primula (che ho deciso di provare "gogglando" qua e la' in una serata di solitudine da trasferta professionale) fa parte dei JRE (Giovani Ristoratori d'Europa). Il locale è molto elegante, l'entrata è all'interno di un cortile dove si affacciano le altre due strutture della famiglia Canton ovvero l'albergo e l'Osteria alle Nazioni che mi riprometto di provare la prossima volta. All'interno un salone molto accogliente, arredato con gusto, con pochi tavoli ( direi non piu' di una decina per quel che ho visto) con un graditissimo "fogolar" che , nonostante l'Aprile inoltrato, mi ha fatto piacevole compagnia durante la cena. Ma veniamo alla sostanza: dopo aver tentennato un pochino per innata indecisione, scelgo di cenare "a la carte" ed evitando le carni; nonostante i due menu degustazione (uno di mare e uno di terra) siano davvero interessanti (anche per costo : 40 e 55 ?). Nell'attesa della scelta dal menu, mi viene chiesto se gradisco un flute di spumante. Accetto volentieri, anche se (sorprendentemente) non mi viene versato del prosecco ma bensi' un Franciacorta. Per accompagnare la cena chiedo ( e vengo accontentato) di poter scegliere un vino al calice. Tra le tre bottiglie proposte, scelgo per un Carat di un produttore locale (Bissan). Nell'attesa dell'antipasto, mi viene servita una sorprendente entrée : canestrelli gratinati con timballino di fegato grasso e julienne di asparagi. Squisiti e morbidissimi i canestrelli, eccellente la combinazione con il timballino. A seguire: "timballo di gamberi e zucchine su salsa all'aglio orsino". Probabilmente l'apoteosi della serata. Stupefacente per armonia dei gusti perfettamente amalgamati; evidente e disarmante la freschezza delle materie prime. Il primo piatto : fusi (una pasta artigianale simile al garganello ma non rigato) con zucchine e ricciola affumicata "da noi". Ottima consistenza della pasta. Un buon piatto ma combinazione (a mio parere) meno riuscita dell'antipasto poiche' i sapori tendevano a sminuirsi l'un l'altro. Il secondo piatto: filetti san Pietro scottati ai capperi e insaporiti all'arancio con trito di pomodorini freschi. Molto buono. Freschissimo e gustoso il pesce, ben riuscito l'abbinamento dei sapori. Nel frattempo ho "fatto amicizia " con il Carat: vino che non conoscevo, all'inizio frettolosamente giudicato con poco corpo ma che forse aveva l'unico neo di essere stato servito un po' troppo fresco. Chiudo con un "tortino caldo di fave con pere e crema di cioccolato fondente". Ben fatto, ma non sono un'amante dei dolci e difficilmente riesco ad emozionarmi per un dessert. Il conto : 68 ? cosi' composti: 14 ? Antipasto 11 ? Fusi 18 ? San Pietro 7 ? Dessert 4 ? Aperitivo ( il calice di spumante) 9 ? Vino 3 ? Acqua 2 ? Caffe' Giudizio globale :molto buono. Le materie prime e la preparazione dei piatti sono ineccepibili. Servizio curato e senza sbavature. Inoltre, credo che optando per un menu' degustazione si possa spendere anche un po' meno, con un livello qualitativo sicuramente medio-alto. Da riprovare, cosi' come l'attigua Osteria. P.S: Chiedo scusa per la scarsa sintesi e per la probabile imprecisione in alcuni nomi delle pietanze. Abele Becchilla |