Tigullio Vino Homepage Home TigullioVino.it Blog Blog Vinix

> Operatori
» Registrazione operatori
» Operatori già registrati
» Club
» Pubblicità
» Newsletter
» Annunci vino-cibo
» Aggiungi ai Preferiti

> News e iniziative
» News ed eventi di rilievo
» Eventi locali, degustazioni
» Terroir Vino

> Contenuti e risorse
» Naviga per regione
» Vino & Olio
» Aziende testate
» Rubriche
» Tgv Blog
» Doc e Docg
» Recensioni Ristoranti
» Esperti
» Strade del Vino
» Parchi italiani
» Viaggi
» Video
» Contatti
» Faq

> Interagire col sito
»
Invia campionatura vino
»
Invia campionatura olio
» Segnala eventi
» Invia comunicati stampa
» Associati al Club
» Recensioni ristoranti
» Invia ricette


> Iscrizione newsletter
Iscriviti alla newsletter di TigullioVino.it per ricevere settimanalmente gli aggiornamenti via e-mail con le degustazioni, le news e gli approfondimenti della Redazione.
La tua e-mail :



> Pubblicità

> Siti e blog del Network
TigullioVino (Magazine)
Vinix (Social Network)
VinoClic (Pubblicità)


Aggiungi alla barra di Google
Il Blog Network di TigullioVino.it
VinoPigro
A Modest Proposal, di Riccardo Modesti
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0

TigullioVino.it ©
E' vietata la copia, anche parziale, senza esplicita autorizzazione della Redazione.
Mappa del sito
Chi siamo / curiosità
Links
Privacy
Contatti







          
                      


          Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori


           Torna all'archivio

           Invia una recensione
Ristorante Buriani
Via Provinciale Bologna 2/A Pieve Di Cento (BO)
Tel. 051 97 51 77
Chiuso per turno Martedė e Mercoledė.
Data recensione : 04/2006


E' un locale che amo molto, quei posti a cui "ci affezzionamo" un po'
nel corso della vita, non mi ha mai deluso, certo non sto
assolutamente parlando di una cucina impeccabile in cui non ho mai
trovato nulla da eccepire, ma, non so, forse alcuni difetti me lo
rendono piu' "umano", per cosi' dire.

Trovarlo non presenta difficolta' perche' e' proprio sotto la "porta
Bologna" ossia la porta di pieve di cento a cui si arriva provenendo
da Bologna. Diciamo grosso modo che ci vogliono 45 minuti per
arrivare. Il parcheggio non ha mai richiesto un particolare sforzo,
c'e' abbastanza posto tutt'attorno al locale, piccolo dettaglio che
contribuisce a creare un clima di rilassamaneto apprezzato
intensamente sopratutto da chi vive in citta'. Uno dei massimi pregi
di questo locale per me, risiede anche nel sito internet, sempre
immancabilmente aggiornato, con tanto di menu' on line, corredato di
prezzi. Ad oggi, ancora non tutti i ristoranti hanno un sito, se lo
hanno, spesso non e' aggiornato, e dove c'e' il menu', non in tutti,
non ci sono i prezzi. Per quale motivo un servizio cosi' utile non sia
adottato da tutti sinceramente mi sfugge. Altra ovazione, e' che e'
uno dei pochissimi ristoranti che non perpetuano l'obsoleta tradizione
dei menu' femminili senza prezzi. Questi ultimi secondo me dovrebbero
essere a disposizione solo su richiesta del cliente ma non attribuiti
per consuetudine fine a se stessa e fuori dal tempo alle signore.

I tavoli sono perfettamente distanziati (se serve c'e' anche un
pancettino per la borsa), il servizio e' cordiale e non ingessato ne'
formale, cosa che ha un peso rilevante nel creare un clima disteso.
Non ci sono menų degustazione, tempo fa ce n'era uno improntato alla
tradizione (piu' turistico, quindi, se vogliamo) non so se d'inverno
lo ripristinano, visto che le nostre proproste tradizionali sono piu'
legate a mesi freddi. La carta dei vini e' snella e agile come piace a
me, vado dritta alla sezione rossi emiliani e, stilata a parte c'e'
un'invitante lista di Sangiovese in purezza.

Il pane e' composto da grissoni caserecci e da alcuni piccoli panini
solo lievemente aromatizzati, verra' sostituito almeno una volta
durante la cena, non ci sono i piattini individuali su cui poggiarlo
ma non e' un mancanza degna di particolari note, in fin dei conti,
fornisce un tono, come dire piu' snello all'apparecchiatura.

L'aver potuto cosultare preventivamente il menu' ci ha permesso di
prender tempo nella decisione e di ordinare un po' fuori dagli schemi:
due primi, al posto dell'antipasto (mi capita spesso che gli antipasti
primaverili / estivi non riescano ad entusiasmarmi, troppa "voglia di
leggerezza" priva di mordente, almeno per me). Siamo in tre senza
nessun problema ad assaggiare i reciproci piatti, quindi nel mio
elenco ometto i pochi piatti che abbiamo preso doppi.

- Benvenuto della casa: crema di pomodoro fresco, servita in
bicchierino, con una piccola brunoise di crostini. Di una semplicita'
disarmante e un gusto instessissimo che puo' essere dato solo da una
qualita' degli elementi base, eccellente.

- Insalata di petti di quaglia con bruciatini di pancetta all'agretto
di lamponi, molto buona, cottura millimetrica della quaglia e perfetto
condimento dell'insieme, che viene presentato in una piccola
insalatiera di vetro (non fatevi ingannare dai miei aggettivi di
piccolezza, le porzioni in questo locale sono fra le piu' generose mai
viste, spero non mutino mai questa onesta abitudine)

- Risotto al limone con scampi profumati al te'. Il risotto era di
cottura e sapidita' perfette, sicuramente tirato o mantecato con il
fumetto degli stessi scampi o una leggera bisque, forse il pesce non
brillava per sodezza della carne e su questo lato la materia prima
puo' non esser stata perfetta ma questo proprio a voler essere
ipercritici a tutti i costi, era indubbiamente ottimo.

- Strozzapreti al prezzemolo con ragų di capretto e caprino all'aglio,
letti cosi' sembravano piu' saporiti del primo che ho ordinato in
seguito ma il maitre (o sommelier, o forse entrambe le cose) che ha
preso l'ordinazione mi ha giustamente consigliato di invertire la
scelta. Ed infatti questa pasta riesce a risultare intensa ma non
troppo saporita, il ragu' bianco e' davvero bilanciatissimo in
sapidita' e il cucchiaio di caprino appoggiato sopra al tutto, riesce
incredibilmente a dare freschezza ad un piatto che sembrerebbe
invernale, ovviamente mi guardo bene dall'amalgamarlo, mi piace
sentire i sapori distinti.

- "Spoia lorda" alla mortadella con asparagina e aceto balsamico, la
spoia lorda e' una vecchia tradizione emiliano/romagnola ormai
scomparsa e rispoleverata da pochissimi locali (la ricordo molto
buona, ma e' un ricordo parecchio datato al Gigiole' di Brisighella)
sono, praticamente due sfoglie di pasta sovrapposte dopo esser state
"condite" spesso con formaggio nostrano tipo squacquerone, in questo
caso mortadella. Poi si taglia, si cuoce e si condisce. L'aspetto era
simile a piccoli piatti raviolini quadrati. L'aceto balsamico di
idndubbia qualita', non risultava affatto invadente o coprente,
davvero ottima.

- Gnocchi di carote all'erba cipollina e mandorle con "foie gras"
d'oca, forse il piatto meno riuscito, mancava di coesione di sapore
fra gli gnocchi di pur pregegevole fattura ed il foie gras che
oltretutto, forse perche' cotto a temperatura troppo elevata, aveva
perso tutte le sue note dolci e non c'era piu' la differenza di
cosistenza fra una croccantezza esterna e morbidezza interna. Un
piatto non entusiasmante ma non per questo preguidizievole della buona
riuscita della serata.

- Carrč di maialino all'origano con raviolo di pomodoro e mozzarella
alla vaniglia, buono, giusta cottura della carne, azzeccato
l'abbinamento con il pomodoro, un buon piatto a cui pero' manca
qualcosa per l'eccellenza.

- Gran fritto misto alla bolognese, non presente nel menu' on line,
abbiamo chiesto una porzione un pochetto piu' consistente per poterlo
assaggiare tutti, e ci hanno davvero preso in parola, eccezionale
senza ombra di dubbio, sia come varieta' di fritto, che va dalla
frutta alle costolette di agnello, alla mortadella alle animelle
mangiate con gusto anche da chi dice di non sopportarle (mi sono
guardata bene dall'illustrargli cosa fossero).

- Creme brulée all'aceto balsamico con insalata di pesche e gelato al
latte di mandorle: buonissima, il gelato, piu' un sorbetto, in realta'
era eccellente e si sposava a meraviglia con le pesche.

- Semifreddo al cappuccino con cornetto di sfoglia al mascarpone
ottimo e affatto stucchevole come avrei ipotizzato sulle prime. Viene
servito in bicchiere ovviamente con panna in superficie. Delicato e
perfetto per fine pasto.

- Tortellini di cioccolato alla panna con ragų di amarene: davvero
molto simpatici e goderecci, i dolci sono sempre stati uno dei punti
di forza della cucina, e si confermano imperdibili.

- Qualche assaggio di rum e caffe' lelli per finire (piccolo appunto
sul fatto che la possibilita' di scelta di tre o quattro tipi di
caffe' viene data sul menu', ma non e' rpesente nel menu' dei dolci
che vi viene portato in seguito, e se chiedete un caffe', senza meglio
specificare, non vi viene domandato altro)

Il conto: togliendo 20? di vino e 16 ? di rum finali, fanno 60? a
testa che porta nuovamente in trionfo questo locale per forse il piu'
incredibile rapporto qualita'/prezzo di tutta la provincia.

Alessandra Buriani purtroppo non l'ho mai vista, non credo esca mai
dalla cucina, un po' mi dispiace, ma sono scelte individuali,
l'interazione con il pubblico non e' obbligatoria e non
Fa parte dei JRE, e trovo assurdo che non abbia nemmeno una stella
Michelin.


Ruggine