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Reghiottone P.za Vittorio Veneto Arignano (TO) Tel. 0119462416 Data recensione : 04/2006 Ciao a tutti, questa non intende essere una vera e propria rece in quanto la mia visita al locale in questione è legata ad una giornata di festa di un'associazione, pertanto il menu era concordato. Il ristorante, di recente apertura, si trova nel centro di Arignano, un paesino nei pressi di Chieri. Ricavato da una cascina, il locale si presenta con uno stile palesemente rustico in cui il legno fa da padrone; mostrando, tuttavia, alcuni piacevoli e interessanti spunti di design moderno. Oltre al dehor, il ristorante presenta al piano terra una sala adibita a pizzeria, in cui fa la sua bella mostra il rassicurante forno a legna e, al piano superiore, l'ampio salone ristorante a cui è possibile accedere anche per mezzo di un ascensore spazioso e confortevole (nota estremamente positiva, visti i rari casi in cui si può riscontrare una soluzione concreta volta al superamento delle barriere architettoniche). L'intero locale è completamente a disposizione dei soci e dei loro familiari, tutti ospitati nel salone al primo piano. Ci viene servito subito il coperto, accompagnato da due spume di burro aromatizzato al pepe rosa. Oltre l'acqua naturale e gassata, il pranzo sarà accompagnato da un eccezionale soave e da un buon montepulciano d'Abruzzo, dei quali, però, non ricordo il produttore. Si parte con un calice di Maximillian I come aperitivo, ma in attesa degli antipasti il burro aromatizzato diventa subito il principale, gustosissimo protagonista. La prima portata è una stuzzicante insalatina di orzo con julienne di peperoni e zucchine crudi. Le quantità sembrano a prima vista un tantino ridotte, ma data la lunghezza del pranzo e il numero complessivo delle portate, tale scelta si rivelerà vincente. Gli antipasti proseguono con un carpaccio di fassone su valeriana con gelato al parmigiano e riduzione di aceto nobile. Splendido l'abbinamento dei sapori tra l'aromatico fassone e la delicata spuma di parmigiano. Il piatto è decorato con uno spaghetto crudo tostato al forno. Segue a ruota un ottimo tortino di patate con provola fumé e crema di noci. Anche in questo caso, molto interessante la mescolanza di sapori tra l'affumicato della provola e la noce. I primi piatti prevedono un ottimo risotto vialone nano al radicchio rosso e taleggio e delle lagane al pomodoro fresco con scaglie di pecorino: piatto estremamente semplice, ma condito con un sugo eccezionale. Come secondo, invece, fa da padrone lo stinco di maiale all'anice con finocchi e salsa all'arancia. Tralasciando i finocchi, che non adoro, ho trovato molto interessante l'abbinamento anice-arancia come accompagnamento di uno stinco arrosto di rara morbidezza. In chiusura, il menu prevedeva una crema cotta (simile a una panna cotta, ma meno nauseante) con salsa alle fragole, accompagnata da un malvasia di Casorzo. Infine caffè e amaro, il tutto per la cifra di 28 euro. In sostanza, un ristorante piuttosto interessante che si svincola dalla solita (e un tantino banale e inflazionata) cucina di paesucolo di provincia, proponendo spunti notevolmente interessanti. Sicuramente da farvi visita in altra occasione per saggiare la vera natura del locale con il loro menu alla carta. MadSharker |