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Ristorante enoteca Il Vino di Sup
Via Garibaldi, 72 Avezzano (AQ)
Tel 0863411104
Chiuso la domenica
Data recensione : 09/2005


Centro nevralgico di un intera popolazione, Avezzano da secoli ormai è la capitale incontrastata dei Marsi. E’ una fiorente cittadina post-risorgimentale, interamente ricostruita dopo il nefasto cataclisma del 1915, ben sviluppata intorno ai servizi ed ad un nucleo industriale all’avanguardia, tentenna però nel riscoprire le sue antiche tradizioni. Ciò è evidente anche per la penuria di una “gastronomia tipica” e per la mancanza di qualche nome iscrivibile nel firmamento della Ristorazione. Tutto è stato troppo spesso sacrificato alle trattorie, che imbottiscono i piatti di tagliatelle con il classico sugo sempre uguale. Il vento però ha iniziato a sferzare in altre direzioni.

Da qualche tempo una giovane ed affiatata coppia sta pionieristicamente movimentando l’enogastronomia dei molti fortunati che fanno visita nella loro nicchia, in pieno centro, umilmente incastonata in corso Garibaldi, al numero 72, per tutti “IL VINO DI SUP”.

Sup è Lui, Alberto Suprani, Lei è Lella Forte, uno in sala e l’altra in cucina rendono il complesso agiato ed agevole al cliente. Più che cliente, chi si trova a passare da loro è un vero e proprio ospite. Nel loro locale si mescolano antico e moderno, tradizione ed innovazione, aspetti di regionalità si fondono con usanze di posti lontani. Derivano da un’esperienza comune e pluriennale in una loro osteria, che negli anni è diventata meta degli appassionati di enogastronomia della zona.

Esuberante ma apprezzato il bel salottino laterale all’ingresso, che da direttamente sul bancone mescite, dietro il quale una massiccia enoteca fa piena mostra di sé. Sugli scaffali, ed in carta, troviamo vini unicamente Abruzzesi, diverse qualità di birre soprattutto belghe, d’abbazia e trappiste. La sala prosegue sulla sinistra e poi si estende in un’altra zona sulla destra, delimitata da un curioso ma comodo tavolo, più alto degli altri, con alcuni sgabelli, sul quale è possibile sorseggiare un piacevole aperitivo in compagnia, ma anche un pasto.

Alzando lo sguardo al cielo rimaniamo estasiati dal bel soffitto totalemente in legno intarsiato, proprio come nelle case nobiliari del ‘700. Venne riscoperto durante i lavori di sistemazione del locale, circa due anni fa, ed oggi è motivo di orgoglio dei titolari.

I particolari sono tutti ben curati, bella e veloce l’idea di assegnare ad ogni posto a sedere una singola tovaglietta in tessuto, non in carta. Il menù è sobrio, curato, e modificato periodicamente in base ai prodotti stagionali, garantendo freschezza e sanità delle preparazioni. Diverse attenzioni per i primi, la pasta è prodotta in Abruzzo, da varie farine, sempre condite con sughi o salse fresche, gustose e digeribili. Anche le zuppe, atipiche nella cultura locale sono sempre di stagione. Non mancano poi risotti alle erbe di stagione.

I secondi, come tutti gli altri prodotti, vengono personalmente scelti da Lella , che ogni giorno si reca al locale mercato per gli acquisti delle prelibatezze di quest’italico territorio. Il tutto viene preparato utilizzando materie prime della tradizione, seguendo antiche ricette, non disdegnando aperture verso mescolanze tra campanilismo ed esterofilia.

I fortunati ospiti vengono seguiti in sala da Alberto, prodigo di spiegazioni, e consigli, sempre adeguato al cliente, spigliato in occasione di giovani gastronauti, e più discreto e minuzioso verso i più ricercati gourmand nordamericani, spesso presenti in zona.

Ci sembra ingiusto e scorretto descrivere solamente qualche piatto, dato che tutti meritano la menzione d’onore, antipasti, primi, secondi, curate selezioni di formaggi e/o salumi, dolci. Negli annali però rimarrà sempre famoso un dolce molto estivo, fresco e new-tradizionale, ideato e realizzato da Lella, il fico (follacciano) grigliato, con gelato alla vaniglia e nappatura con mosto cotto di Praesidium, chi l’ha provato non è più riuscito a smettere.

La gustosa visita non può che concludersi con qualche distillato, dei quali ce n’è una buona fornitura, dai famosi ed aromatici whisky torbati scozzesi, ai dolci e suadenti rhum caraibici, fino alle nostre pregiate grappe del nord-est.

Difficilmente scorderemo la visita al VINO DI SUP, insolita perla della ristorazione marsicana, e proprio il logo del locale, una rosa dei venti, sembra volerci guidare in questo mare. E’ uno dei troppo rari ristoranti nei quali poter ben figurare in occasione di un incontro galante, o durante un pranzo di lavoro, per lo più a prezzi davvero contenuti, la media a persona va dai 25 ai 35 €, a seconda del vino o della birra scelti. Il motto di una famosissima pubblicità di mobili degli anni ’80 diceva “provare per credere”…


Alfredo Colangelo