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Ristorante Al Fogher
C.da Beilla (bivio per Aidone) SS 117Bis Piazza Armerina (EN)
Tel. 0935684123
Data recensione : 03/2006


"Ci sono luoghi per la storia, dove il tempo ha segnato la sua voce, la
verità il suo enigma, nel cuore del mediterraneo, a Piazza Armerina nella
dolce valle del casale, maestranze, ispirate scrissero, con la pietra, il
testamento di tutta l'umanità classica mentre il vento del tempo,
seppelliva le sue spoglie, apparì sulle tessere dei mosaici un racconto
musivo, che aveva cucito l'eco di infiniti giorni per comporre le
sembianze di memoria e cantare ai posteri il cunto, di Ulisse, di
Ambrosia, il cunto della caccia e della vendemmia, il cunto dei giganti e
quello dell'impero senza dimenticare mai il destino, umano, che nelle sue
opere più significative rimane un mistero...."

Lascio alle parole di Iside Castagnola la descrizione di questo luogo
incantevole della Sicilia centro-meridionale. Piazza Armerina e la sua
Villa del Casale, patrimonio dell'umanità secondo l'UNESCO, irta tra la
fine del sec. III e l'inizio del sec. IV d.C che si narra sia appartenuta
addirittura ad un imperatore romano : tal M. Valerio Massimiano detto
Herculeos Victor. Poco distante da qui avrete anche l'opportunità di
ammirare un altro grande tesoro siciliano, quella Caltagirone la cui
storia si perde nel tempo, meta di conquista per Greci, siculi, saraceni e
spagnoli che la occuparono nel corso dei secoli, lasciando ampia
testimonianza del loro passaggio nel notevole patrimonio archeologico,
artistico e architettonico della città.

Perché raccontare tutto questo ? Perché il ristorante al Fogher è un
"porto sicuro" in caso vi trovaste da quelle parti con petulante e
riluttante istinto Gourmet. Beninteso, non sobbarcatevi chilometri tra
strade irte ed insidiose solo per gozzovigliare alla tavola di Angelo
Treno. Altre mete vi attendono in terra sicula. Quel Cicciuzzo Sultano che
tanto ci piace per esempio. Qui invece troverete un locale accogliente,
con servizio discreto e alcuni piatti interessanti frutto della ricerca e
della commistione tra cucina territoriale e creatività. A onor del vero
non sempre pienamente soddisfacenti come il nostro filetto di maialino
nero in crosta di pistacchi su letto di salsa alla bottarga di tonno con
charlotte di pomodoro e tomino con sorbetto di olive nere in cui l'orpello
del bicchierino con granita di olive nere era li a fare bella mostra di se
ma senza un senso preciso e dove il fantastico maiale nero dei Nebrodi era
un po' mortificato da una cottura eccessiva che lo ha reso un po'
spigoloso, nervoso. Un nome altisonante, mille orpelli ed ingredienti,
poca concentrazione sulle componenti centrali del piatto. Buono ed
interessante invece il Filetto di coniglio con cappesante, olive e capperi
di Pantelleria su salsa alla rucola selvatica al sapore d'acciuga piatto
rustico, maschio, ma ben eseguito. Abbiamo poi concluso con una discreta
Bavarese di cioccolato bianco con meringa e giardino di agrumi su fondo di
salsa all'arancia.

Vi terrà degnamente compagnia, durante la cena, una cantina con circa 400
etichette con una buona prevalenza di prodotti siciliani ed una discreta
scelta di vini italiani ed esteri a prezzi ragionevoli. Spenderete tra i
35 e i 40 euro vini esclusi.


Alberto Cauzzi