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La Conchiglia
Lungomare 33 Arma di Taggia (IM)
Tel. 0184/43169 fax 0184/42872
Coperti limtiati; prenotare.
Chiuso: 15 giorni a giugno, 15 giorni a novembre, mercoledė e giovedė a mezzogiorno.
Data recensione : 02/2006


Venuti a conoscenza che anche quest'anno si svolge l'iniziativa "a tavola con l'olio fresco" che prevede la possibilitā di degustare l'olio nuovo presso tre rinomati ristoranti della Riviera Ligure di Ponente, avendo giā "provato" negli anni scorsi i Balzi Rossi di Ventimiglia e la Via Romana di Bordighera ben volentieri sperimentiamo la Conchiglia di Arma di Taggia (che fra l'altro ci č giā stata suggerita per l'ottimo pesce che propone ai suoi clienti).

Quest'anno (2006) la manifestazione si svolge dal 15 febbraio al 22 marzo … decidiamo di non perdere tempo e qualche giorno prima telefoniamo per prenotare un tavolo per sabato 18 febbraio a pranzo, non importa se dobbiamo richiamare per conoscere, nel dettaglio, il menų che viene proposto a prezzo fisso (50 Euro a pranzo, 55 Euro a cena, 60 Euro la cena del sabato sera).
Arriviamo il sabato previsto intorno alle ore 13, purtroppo il tempo č inclemente; parcheggiamo sul lungomare e facciamo un pezzo di strada a piedi alla ricerca del famoso ristorante … finalmente lo scorgiamo in una vecchia ed anonima casa di colore rosa.

Appena entrati ci vengono presi i cappotti e veniamo accompagnati al tavolo a noi riservato, l'ambiente č curato ed elegante, a nostro parere stona un poco il trompe l'oeil un po' pacchiano della parete che divide la sala da pranzo dalla zona toilette, ed č ancora pių un peccato che l'avambagno dia direttamente sulla sala.
Il tovagliato, i piatti (in porcellana ed in vetro), le posate (argentate) ed i bicchieri sono all'altezza della situazione; su un piano di appoggio notiamo un bel fascio di rose recise dal lungo gambo, cosė come se ne trova una su ogni tavolo e cosė come ad ogni tavolo si trova anche la piccola panchettina imbottita che serve a posarci sopra la borsetta delle signore.

Il servizio viene svolto in modo accurato, i camerieri sono piuttosto seriosi (forse un po' timidi), il maitre dimostra di essere ben preparato benchč essenziale nel rapporto col cliente. Viene posto il dovuto riguardo al rifornimento delle bevande ed anche a quello del pane. Unica nota stonata: nel secchiello a fianco del tavola manca il ghiaccio per tenere fresco il vino, che viene portato solo dopo nostra espressa richiesta.
Il menų a prezzo fisso comprende una entratina, tre antipasti, un primo, un secondo, un dolce, ― bottiglia di vino e di acqua a persona, ed il caffč. La proposta di un Pigato Terre Rosse Apogeo (2002) ci sembra consona al menų ed al territorio in cui ci troviamo (l'anno scorso ai Balzi Rossi, ahėnoi, ci era stato proposto un anonimo Orvieto).
Nell'apposito piattino viene servito del pane bianco e del pane alle olive, inoltre sul tavolo vengono disposti anche i grissini (fatto piuttosto inconsueto in Liguria) ed infine ci viene data la possibilitā di degustare gli oli dei vari frantoi anche sul casereccio pane di Triora (oltre che in abbinamento alle varie portate).

Il menų in generale č composto da piatti piuttosto essenziali ed ideali per la degustazione dell'olio; la presentazione di ogni piatto č in genere ottima.
Cominciamo con l'entratina che consiste in una "vellutata di pesce", molto delicata, per proseguire con gli antipasti che comprendono i "moscardini scottati con passata di ceci", le "capesante con pomodori confit e tapenade" ed i "filettini di pesce con ratatouille agrodolce" (quest'ultima davvero squisita) … a proposito di questo piatto ci preme evidenziare che piuttosto di denominarlo in modo generico "filettini di pesce" sarebbe stato meglio specificare il nome del pesce (lama) - noi lo abbiamo chiesto al cameriere - anche se si tratta di un pesce a buon mercato (fra l'altro dal sapore piuttosto gradevole).
Come primo piatto ci vengono serviti i "tortelli ai carciofi con ragų di pesce" (quest'ultimo davvero ottimo e delicato) e come secondo piatto il "pescato del giorno (dentice) spinato (in modo eccelso) su zoccolo di patate".

Il dolce a parere nostro rimane un poco al di sotto della media, pur essendo ottimamente presentati i piccoli "bignč farciti alla salsa d'arancia con cioccolato fuso" non ci sembrano all'altezza di tutto il resto, come pure il caffč viene servito in modo piuttosto anonimo, in tazzine e con varietā di zuccheri che non hanno proprio nulla di particolare … maggiore attenzione e qualche friandises avrebbero dato un tocco in pių anche se il menų a prezzo fisso non prevede la piccola pasticceria.
Andando via ci complimentiamo con il maitre ed affermiamo che il menų proposto dal suo ristorante ci pare molto pių consono alla degustazione dell'olio che non i menų che avevamo sperimentato gli anni passati negli altri ristoranti (fra l'altro, anche se non lo diciamo ad alta voce, conosciamo i menų proposti quest'anno dagli altri gestori e sappiamo che in quello dei Balzi Rossi c'č dinuovo il merluzzo, che non č propriamente un pesce locale …) comunque nel suo perfetto stile essenziale il maitre salutandoci dice sbrigativamente "sono felice per voi, signori" … mah (ci diciamo noi, rimanendo un po' delusi dall'essere stati congedati tanto in fretta).

Usciamo consapevoli di avere speso abbastanza bene i nostri soldi (ovviamente avessimo mangiato alla carta il conto sarebbe stato molto pių salato) … nel frattempo č uscito un bel sole ma nella sala (dalla scarsa luce naturale) non ce ne eravamo proprio accorti!


Enrico e Rosalba