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Ristorante Il Canto dell'Hotel della Certosa di Maggiano Strada di Certosa, 82 53100 Siena Tel.: +39 0577 28 81 80 Fax: +39 0577 28 81 89 Data recensione : 03/2006 1969, una promessa viene mantenuta. I coniugi Grassi diventano proprietari della Certosa di Maggiano. Siamo alla fine degli anni sessanta e l'antichissimo complesso monastico versa in condizioni difficili: l'originario disegno del grande chiostro è nascosto da orrende sovrastrutture, i soffitti trecenteschi sono occultati da pesanti mura. Tutto nel tempo sembrava esser stato contaminato da interventi mutilanti che avevano tolto alla Certosa parte del suo affascinante e sobrio disegno originario ma la Signora Anna Grossi Recordati, ben presto comprese che tutto ciò sarebbe potuto tornare com'era: un'asciutta e limpida architettura nata per la preghiera e per una vita di pensiero. E così, se un ala del complesso divenne l'abitazione della famiglia; l'altra parte fu convertita in albergo. Appartenente all'esclusiva catena Relais & Chateaux l'Hotel La Certosa di Maggiano è arredata con una particolare attenzione al gusto essenziale, tipica di questi ameni luoghi. Architetture fra loro simili, le Certose erano ispirate ad un concetto preciso che prevedeva due Chiostri attigui, una Chiesa e attorno, un alveare di cellette riservate ai religiosi. E' proprio uno di questi chiostri ad esser divenuto oggi l'ingresso principale di uno dei ristoranti più interessanti della toscana d'avanguardia: Il Canto. E' Paolo Lopirore, già soprannominato "Marchesi-boy", a muoversi dentro questi scenari incantati. In cucina trionfa una raffinatissima creatività declinata al rispolvero di alcune grandi classiche preparazioni, un omaggio, quello di Lopriore, che parte dalla toscana imboccando la strada del rinnovamento senza rinnegare il proprio DNA e soprattutto, senza esser banale. Una sintesi perfetta tra cucina italiana e cucina d'avanguardia, dove il minimalismo concettuale delle proposte trova corrispondenza con le solide radici di un generoso territorio attraverso un inedito gioco di forme, colori e consistenze capaci di formare un insolito equilibrio che risulta tutt'altro che tetro e monocorde. ..In solo due ore e trenta minuti passato e presente si alternano in maniera spesso imprevista. Avanza la cucina d'autore, retrocede la cucina copiona, scompare definitivamente la noia e torna la voglia di confrontarsi nuovamente con altre realtà. Il grande spettacolo dell'alta cucina continua... Capesante marinate, radice di soncino e tartufo nero. Aspic di alici "A Scapece". Elicoidali, pepe nero e pecorino romano. Astice, erba cipollina, mela verde e lattuga. Royale di aglio profumata al pistacchio. Vitello tonnato. Pollo del Valdarno, mais e rosmarino. Semifreddo allo zucchero affumicati, liquirizia e fiori di finocchio Per visualizzare le immagini dei piatti: http://ilgastronomoriluttante.splinder.com/post/7374299 (prima che qualcuno offenda la mia arte fotografica tenga presente che è già tanto se son risucito a pubblicare le immagini dei piatti. Purtroppo la mia macchinetta fotografia si è suicidata sul pavimento della Hotel La Certosa poco prima di accedere al ristorante. Fortunatamente alcuni compagni di merende avevano con se una macchinetta digitale ma le foto non le ho fatte io, quindi, se volete scatenarvi in insulti, divertitevi pure....) Spesa: 100? bevande escluse Muccapazza28 |