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Ristorante Miramonti l'Altro
Via Crosette, 34 Costoro di Concesio (Brescia)
Tel. 030.2751063
Data recensione : 02/2006


Decidiamo di festeggiare il nostro anniversario in questo ristorante
bistellato ai vertici della ristorazione italiana. Il locale si trova
all'interno di una bella villa color panna. L'interno è elegante,
pareti e soffitti bianchi, parquet con grandi tappeti, logge con
vetrate di ferro battuto e grandi separé a creare un'atmosfera
piuttosto intima. Veniamo accolti con cordialità (sarà un tratto
caratterizzante di tutto il pranzo) e fatti accomodare in una delle
logge che guardano sul giardino, dove si trovano il nostro tavolo e un
altro da due.

Ci vengono prontamente portati i menu (senza prezzi quello di Paola) e
i pani, discreti e dai quali proveremo comunque ad astenerci, per
cercare di arrivare al dolce senza troppi patemi.
Decliniamo l'offerta di un aperitivo (correttamente prezzato sul menu
a 8 euro) e scegliamo un degustazione classico e alcuni piatti alla
carta. Il tutto accompagnato da un ottimo Chianti Classico "Le
Baroncole" S.Giusto a Rentennano 2001 (35 euro) - colgo l'occasione
per ringraziare chi l'ha segnalato sul relativo 3d.

Primo appetizer: spuma di baccalà con pomodorini confit, cappero e
cerfoglio. Sapori netti e ben definiti, si preannuncia una cucina di
qualità.

Secondo omaggio: il famoso cappuccino di funghi. Divertente la
preparazione al tavolo (con accompagnamento di brioche salata) e
ottimo il gusto.

Degustazione: Sfogliatine di lumache e fantasia di funghi alle spezie
dolci. Si parte con il piede giusto, bella presentazione, ottime
lumache, perfetta composizione e sapori decisi. Un piatto eccellente.
Salame di testina lingua e guanciale di vitello con insalata di
nervetti cipolle e patate. In carta come secondo, lo abbiamo chiesto
come antipasto. In linea con una cucina di sapori forti, che non ha
paura di osare. Esecuzione perfetta, come per tutti i piatti. Ottimo
contorno di verdure di stagione.

Un terzo (!) intermezzo, di gran classe. Un bicchiere da martini con
gelatina di picolit sormontata da una spuma di fegato grasso
affumicato. Buonissimo!

Farfalle con frattaglie di capretto e tartufo nero (dal degustazione).
Molto buono. Pasta al dente e di ottima qualità ricca di sapore (si
sente più il capretto del tartufo) e di condimento. In pratica una
porzione per due.
Tortelli di scampi interi, crema di fegato d'oca e tartufo nero. Beh,
con questi ingredienti è facile cucinare . Ma bisogna anche saperli
dosare e dominare. Piatto perfetto.

Nonostante le precauzioni siamo sazi, ma arrivano i secondi .
Stracotto di cappello del prete di manzo al vino rosso e scalogno
confit. Carne ottima, tenera e saporita.
Crescendo di agnello con finale di suo carrè. L'apoteosi del pranzo.
Perfetta la cottura del carré, da delirio il contorno: cervella
fritte, animelle, fracosta, trippa, fegato, guancia e piedino.

Saltiamo il 'treno' dei formaggi (due tavoli + uno per pani e
confetture) e vorremmo finire qui. Ma ci costringono ad assaggiare
almeno il gelato di crema. Gelato di crema? Sì, ne abbiamo sentito
parlare, ma che sarà mai? E invece . il più buono della nostra vita,
preparato al momento e portato direttamente in tavola. Incredibile a
dirsi, ma ci ha perfino tolto la pesantezza .

Buona la piccola pasticceria carnevalesca (chiacchiere e bignè alla
crema), accompagnata da creme brulé allo zabaione e pere caramellate,
tartufi di cioccolato e arancia candita.
Solo discreti i caffè.

Un'ottima esperienza. Un ristorante senza se e senza ma, dove andare
senza elucubrazioni mentali ma per godere una cucina personale,
potente e piena di sapori. Per stomaci che non hanno paura. Cordiale e
professionale il servizio, che ha contribuito a quella che per noi è
stata una giornata favolosa, conclusasi con una chiacchierata molto
piacevole con Philippe Leveillé, che si è rivelato una persona
schietta, diretta e molto piacevole, come i suoi piatti.

Conto: 198 euro
Degustazione 65
Carta 90
Vino 35
Caffè 6
Acqua 3


Luca & Paola