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Don Abbondio
Piazza Guido da Montefeltro, 16 Forlì
Tel. 0543/25460
Data recensione : 02/2006


Questa osteria ha preso da pochi anni il posto della, pare storica, osteria della trippa: siamo di fronte al restaurato complesso di San Domenico, nuovo fulcro culturale di Forlė, in cui č ora visibile la bella mostra su Palmezzano e la rinascita delle Romagne.
Il locale č un po’ spartano: non sono presenti tovaglie sui tavoli, ma una sorta di segnaposto di legno; tuttavia č comunque molto accogliente. In cucina c’č Diego, per cinque anni alla corte di Camerucci, in quel tempio della cucina rivierasca che č il Lido Lido di Cesenatico. La carta č divisa in 4-5 menų fissi, da cui si puō scegliere a piacimento le portate e farsi una sorta di menų personalizzato. La carta dei vini dā molto spazio alle bottiglie locali, ma ci si puō soddisfare anche con vini del resto d’Italia e d’oltralpe.

Tra i piatti assaggiati nelle nostre due visite, segnaliamo gli ottimi cappelletti in brodo, come da tradizione artusiana ripieni di magro e scorzette di cedro candito, squisito e leggero il brodo di cappone. Dal menų dedicato al porco abbiamo assaggiato i tortelli ripieni alle mele con ragų bianco di maiale battuto al coltello e verdure, abbinamento molto azzeccato; cannoli di pasta fillo con ripieno di salsiccia matta e verze, una delizia per gli amanti dei sapori intensi. Dal menų di pesce, polenta con seppioline (qui si vede la mano di Camerucci): le seppioline sono tenere e al tempo stesso croccanti. Come dessert la rivisitazione di un classico romagnolo, bavarese di squacquerone con fichi caramellati e riduzione di passito d’albana.

Il menų cambia molto spesso, spesa sui 25/30 euro vini esclusi, decisamente ben spesi.
Riprovato il 26/02/06 a pranzo.


Solarolo&Penelope