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L'Albereta Locanda in Franciacorta Via Vittorio Emanuele II 23 25030 Erbusco (BS) Tel. 030.7760550 Fax 030.7760573 Data recensione : 02/2006 Io non frequento ristoranti di alto livello, malgrado la mia indole scialacquatrice e grazie alla mia necessità sparagnina. E in fondo anche perché credo che l'alta cucina sia fatta per essere goduta con parsimonia: "la frequenza logora il significato" diceva una mia insegnante del liceo. Ma lo scorso week-end mi è stato fatto un meraviglioso regalo di compleanno che . Cosa aggiungere al post che lo scorso agosto JFS ha scritto in omaggio al maestro? Posso aggiungere che la scelta di questo ristorante e del resort l'Albereta sono state dettate dalla vicinanza a Brescia, dove sabato mattina mi sono riempita gli occhi con i colori dei dipinti di Van Gogh, Gauguin e Millet. Gli stessi colori e la stessa felice armonia luminosa li ho poi ritrovati sia nel resort che più tardi nel ristorante e nei piatti. I marroni ed i grigi della terra a riposo, i gialli solari ed i crema degli interni, i blu e i verdi delle apparecchiature del ristorante, di nuovo il giallo sole nel riso oro e zafferano, il rosso nell'astice con salsa all'arancia, ancora il marrone nel filetto di vitello alla Rossini secondo Gualtiero Marchesi. Il ristorante è molto bello, pieno di un'armonia di luci, colori e gesti che difficilmente dimenticherò. Non sto a dilungarmi sulla descrizione che è già stata fatta magistralmente da altri. La cena ed il suo contorno sono stati superiori alla magnificenza di tutto il resto: abbiamo scelto un menu degustazione, nella mia intenzione segreta per rinverdire i miei vent'anni, quando frequentavo un piccolo ristorante (Vilco ricorderà certamente "L'Aquilone") dove qualche piatto di Marchesi veniva riproposto. Il servizio è stato perfetto, anche nelle piccole sbavature come un lieve ritardo - di cui, piena com'ero della meraviglia della giornata, non mi ero neppure accorta - nel servire un paio di portate. Anche nel portarmi il tiramisù al panettone decorato con una candelina ed un "buon compleanno" scritto con il cioccolato sul bordo del piatto. Che, confesso, avrei volentieri portato via, più per la perfezione formale dell'esecuzione che non per la decorazione in sè. I piatti erano il trionfo della ricerca dell'armonia di forme, colori e sapori, come ricordavo negli articoli su Marchesi che negli anni '80 cercavo e divoravo. Ma il vero tocco del maestro, ciò che distingue chi sa come curare tutti i dettagli, è stato trovare, alla mia partenza il giorno dopo, una busta chiusa alla reception del resort che conteneva gli auguri di compleanno vergati personalmente da Gualtiero Marchesi sulla lista del menù degustazione. Un gesto non dovuto, naturalmente, e tantomeno richiesto, così come la candelina sul dolce, ma la dimostrazione che la ricerca della perfezione per uno chef che è anche patron non è cosa di cui fare a meno. Farò volentieri un sacrificio in più per tornare in questo che per me è stato un luogo del pensiero più che un "posto dove si mangia bene", che mi ha confermato quanto la cura delle cose dà alla semplicità il posto che le spetta, cioè in cima alle priorità. Chiedo scusa per la prolissità e perchè so di essere stata un po' confusa. P.S. Per chi fosse interessato all'aspetto tecnico Assaggini, annaffiati da Franciacorta Saten, così distribuiti: Palline di paté de fois gras avvolte in granella di pistacchi Quadrotti con piccola caprese Sfogliette con guacanole al limone verde Invito dello chef: crema di cavolfiore al limone A seguire Menù degustazione composto da: Insalata di capesante allo zenzero Riso, oro e zafferano Brodo ristretto all'antica Astice al forno, salsa all'arancia, verze brasate Filetto di vitello alla Rossini, secondo Gualtiero Marchesi, accompagnato da spinaci al vapore con uvetta e pinoli Formaggio - di cui non ricordo il nome - della Franciacorta Tiramisù al panettone Il tutto accompagnato da vini del territorio, se non ricordo male il primo, un discreto bianco, 80% uve chardonnay e 20% pinot per i primi due piatti, il secondo, un ottimo chardonnay con passaggio in barrique per i due piatti successivi, di seguito un rosso da barrique di cui non ricordo nulla, il formaggio accompagnato da un delizioso passito con aggiunta di brandy, acqua, un caffè. Pochi commenti sulla superlativa qualità complessiva, un solo piccolo appunto sul tartufo poco profumato sul filetto, ma è proprio andare a cercare il pelo nell'uovo, che per definizione è perfetto. Il tutto, per due persone, 407 Euro. Tipi-ti |