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L'800
Via Centese, 33 Argelato (BO)
Tel: 051-893032
Chiuso: Domenica a cena e luned́
Data recensione : 02/2006


Il locale e' stato gia' descritto in varie recensioni precedenti, per
cui proseguo oltre, l'accoglienza e' sempre molto cordiale, qualcosa
sembra cambiato in sala, manca la ragazza sommelier e forse a questo
sono dovute le pizzole sviste sul servizio dei vini al calice, che,
per l'antipasto e per il docle ci hanno portato a doverli sollecitare,
altrimenti avremmo finito i piatti senza il vino di accompagnamento,
cose che capitano.

Ci sono due menu' degustazione sui 35 euro per
minimo due persone l'uno, un Menu' di Lumache (la specialita' della
casa infatti sono rane e lumache) e un Menu' degustazione di Cucina
entrambe con 3 piatti. Il menu' di cucina recitava: Flan di parmigiano
in sfoglia croccante con insalta di finocchi al balsamico, pappardelle
con ragu' biancod i somarino, Cosciotto di maialino da latte con
spadellata di funghi al prezzemolo. Quello di Lumache: Lumahce alla
Bouguignonne, Taglioline di sfoglia al matterello con ragout di
lumache. Lumache croccanti al basilico con scalogno e finocchietto
selvatico. Qui fermo la lettura e faccio qualche considerazione
abbastanza terra terra... il menu' di lumache mi ispira ma, con tre
piatti ho qasi la matematica certezza che dopo ho ancora fame... le
lumache non riempiono :-) chissa' perche' non mi viene in mente di
poter "aggiungere" qualcosa... lo farei, ritornandoci.

Il flan di parmigiano...mmhh non mi viene di ordinare qualcosa che cucino spesso
anche io. Decidiamo di ordinare alla carta, anche per via dell'obbligo
dei menu' per due persone. Come benvenuto della casa arrivano dei
triangolini in pasta fillo (croccanti perfetti non assomiglianti a
cartone pressato come spesso succede) ripieni di salmi' di manzo.
Ottimo, non c'e' che dire. Io cedo alla mia debolezza e prendo la
Terrina di fegato grasso d'anatra con confettura di cipolle tropea e
pan brioche, buonissimo perfetto anche come consistenza e temperatura
e servito con un calice di passito (per i problemi che citavo prima,
abbiamo dovuto richiederlo e non e' stato nemmeno illustrato, credo lo
abbia riempito nel tavolo accanto ma stavo conversando e ho mancato di
chiedere lumi) comunque veramente ottimo, la Carta recitava Zuppa di
patate e tartufo nero con croccante al formaggio, ma, al momento
dell'ordinazione siamo stati avvertiti della mancanza di tartufo
(comprensibile, a febbraio) e della sua sostituzione con funghi, che,
a mio personale avviso, rendono questa zuppa ancora piu' esaltante.

Nell'indecisione fra i primi ci ha aiutato il suggerimento di poter
fare degli asssaggi, e assaggi siano:

- Raviolini di zucca in salsa delicata di crema di latte e pomodoro:
nome, semplice, e preparazione semplice, casalinga, quasi da
trattoria, ma sapore eccezionale ed esecuzione perfetta, davvero
ottimi, anche se erano perfetti come assaggio, non li ordinerei come
piatto intero, hanno un sapore intenso, avvolgente e omogeneo.

- Eccezionali a dir poco i tagliolini al ragout di lumache citati
sopra, praticamente ce li hanno sempre, e li ritengo un piatot
imperdibile in questo locale.

- Le pappardelle con ragout bianco di somarino erano anche esse
davvero molto buone.

Fuori lista avevano un sugo di rane con pomodoro (ma conoscendo la
cucina il pomodoro e' usato con parsimonia e non sovrastante) che mi
hanno lasciato con la voglia di assaggiarle..
La tartara di filetto di manzo argentino battuta a coltello (e
presentata in fronte a voi in maniera abilissima) e' uno dei cavalli
di battaglia del locale e daniele e' circa un'annetto dalla nostra
ultima visita che ogni tanto se la ricorda, quindi non potevamo
mancare di prenderla. Io ho patito invece le spese della mia
curiosita' irriducibile: prendo il cosciotto di maialino sopra citato,
del menu degustazione (mi dico se sta nel menu' degustazione, sara' il
secondo "di punta" del locale. Errore. Infatti qui proprio il piatto
non andava, non andava la cottura, troppo cotto, non andava l'animale
o il taglio, poco saporito e stopposo, e nemmeno il tipo di cottura
che non lo aveva ne' croccantizzato ne' caramellizzato, insomma, da
dimenticare. Buona la polentina ed i funghi di contorno.

Ergo, tornando, il mio consiglio e' quello di assaggiare questa famosa
tartara oppure restare sulle lumache o sulla frittura di rane,
un'altro piatto che in carta c'e' praticamente sempre e che non
delude. Come pre dessert un bicchierino con zabaione, ciliegia sotto
spirito e goccie di fico. Ottimo.

Quando ai dessert non c'e' che l'imbarazzo della scelta, io ho pero'
optato per in Irish coffee, un'idea, il metterlo in carta fra i
dessert che non ho mai visto in nessun altro locale, ottimo il
semifreddo alla malvasia con cioccolato all'arancia e cannella (che
temevo fosse il solito semifreddo con salsa sopra) e invece no, c'era
dell'arancia, spadellata e pelata a vivo, dell'arancia caramellata e
la salsa, tenuta un po' liquida era servita in una coppetta a parte.
Ottimo. Un filo piu' stancante come sapore la crema al cassis, ma
comunque molto buona. Caffe' (non illustrato), grappa di brunello
discreta, ottimo il rhum. Molto interessante la cantina, almeno per
una fantica come me di vini dell'Emilia Romagna. Abbiamo preso un
Vignamorello (Gutturnio) di La Tosa (una delle migliori cantine della
regione, a mio avviso) davvero eccellente.

Conto: sui 55- 60 euro a testa. (E' sempre presente, sul menu' la voce
che nulla e' richiesto per servizio e coperto) In sintesi: ci sono
delle imperfezioni e qualche piatto non proprio riuscito ma si
conferma un posto validissimo


Ruggine