Tigullio Vino Homepage Home TigullioVino.it Blog Blog Vinix

> Operatori
» Registrazione operatori
» Operatori già registrati
» Club
» Pubblicità
» Newsletter
» Annunci vino-cibo
» Aggiungi ai Preferiti

> News e iniziative
» News ed eventi di rilievo
» Eventi locali, degustazioni
» Terroir Vino

> Contenuti e risorse
» Naviga per regione
» Vino & Olio
» Aziende testate
» Rubriche
» Tgv Blog
» Doc e Docg
» Recensioni Ristoranti
» Esperti
» Strade del Vino
» Parchi italiani
» Viaggi
» Video
» Contatti
» Faq

> Interagire col sito
»
Invia campionatura vino
»
Invia campionatura olio
» Segnala eventi
» Invia comunicati stampa
» Associati al Club
» Recensioni ristoranti
» Invia ricette


> Iscrizione newsletter
Iscriviti alla newsletter di TigullioVino.it per ricevere settimanalmente gli aggiornamenti via e-mail con le degustazioni, le news e gli approfondimenti della Redazione.
La tua e-mail :



> Pubblicità

> Siti e blog del Network
TigullioVino (Magazine)
Vinix (Social Network)
VinoClic (Pubblicità)


Aggiungi alla barra di Google
Il Blog Network di TigullioVino.it
VinoPigro
A Modest Proposal, di Riccardo Modesti
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0

TigullioVino.it ©
E' vietata la copia, anche parziale, senza esplicita autorizzazione della Redazione.
Mappa del sito
Chi siamo / curiosità
Links
Privacy
Contatti







          
                      


          Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori


           Torna all'archivio

           Invia una recensione
Enoteca da Giovanni
Via Garibaldi 25/27 Montecatini Terme (PT)
Tel. 0572 71695 / 73080
Chiuso il lunedì
Data recensione : 01/2006


E' ormai il miglior ristorante della cittadina termale e zone
limitrofe, almeno da quando gli altri due-tre ristoranti di livello
presenti in città sono frequentati per la maggior parte da coppie
"irregolari" da night club, formate in genere da avvenente russa poco
più che ventenne e fiero nonnetto (pagatore) innamorato; oppure dai
classici gruppetti di russe che, prima di entrare al night per
, si godono una cenetta (spesso offerta dal titolare, visto
che poi le signorine si sdebiteranno ampiamente tornando spesso col
"pollo" di turno); ormai a Montecatini i locali "da russe", di alto
livello hanno solo il conto finale.
Per carità, con queste "signorine" c'è di che rifarsi gli occhi, ma
non sono esattamente i posti adatti per passare una seratina in
allegria con gli amici o la famiglia.
Ma veniamo al dunque.


L'Enoteca di Giovanni Rotti è situata in pieno centro, proprio dietro
la Basilica di Piazza del Popolo.
Arriviamo (in 6) verso le 20,30 e veniamo sistemati in un bel tavolo
ovale nell'angolo del locale. La sala, elegantemente arredata, non è
proprio "gremita", dato che oltre a noi ci sono solo altri due tavoli
(diciamo un ordinario venerdì sera in stagione, per Montecatini,
morta).

La sala è supervisionata dal fratello del titolare, a mio avviso la
personificazione del perfetto maitre di sala: un distinto gentleman
piemontese, di grande cultura e con perfetta padronanza di 3 o 4
lingue, che sembra calato in Toscana direttamente da un esclusivo club
di Londra.
Tutto il servizio è molto professionale, con la dovuta cordialità e
cortesia ma col necessario "distacco": nè troppo "amiconi" nè troppo
musoni; l'attenzione è massima e ogni minimo particolare viene tenuto
sotto controllo senza bisogno di chiedere (dal pane in tavola, alla
bottiglia finita, al bicchiere vuoto, alla forchetta che cade...).
Come dev'essere quando si spendono certe cifre.

Partiamo con gli antipasti (accompagnati da un tranquillo Vermentino
della Val di Cornia, 20?); in tre prendiamo un ottimo crudo, con
un'ostrica, 2-3 gamberoni, una mazzancolla, uno scampo, qualche
gamberetto e un'acciuga sfilettata. Impeccabile e ovviamente
freschissimo.
Le signore invece, poco avvezze alle "crudité" marine, optano per una
terrina di bianchetti leggermente gratinata al forno; veramente
eccellente e delicatissima.

Cambio vino con apertura di una sontuosa "magnum" di Chardonnay
Monsanto (50?; discreto rapporto qualità/prezzo), scelta a fatica
nella infinita carta dei vini di Giovanni.

Si passa ai primi, con due tagliolini al granchio (freschissimo) e tre
trenette ai frutti di mare a dir poco strepitose: ricchissime di pesce
(moscardini, calamaretti, vongole veraci, scampi, gamberoni, tutto
sgusciato a parte qualche vongola per fare "colore"); ottimamente
legate e con una minima delicatissima presenza di pezzetti di
pomodorino fresco a conferire una colorazione appena appena rosata; da
antologia; le linguine ai frutti di mare di Giovanni me le gioco a
livello nazionale!
Chi salta il primo (uno su sei) viene comunque "rifornito" con un
graditissimo piccolo intermezzo di verdure, con un fiore di zucca
ripieno, una fetta di melenzana grigliata ed una striscia di peperone.

Sui secondi una commensale opera (per sedare una vecchia voglia) una
deviazione dal pesce, ordinando la scaloppa di fegato d'oca
spadellata; ovviamente la assaggio e la trovo eccellente, sia pure con
un pizzico di sale di troppo; la scaloppa viene servita unitamente ad
un bicchierino di Muffato; il resto della bottiglia sarà poi
adeguatamente "consacrato" assieme ai dolci.
Per gli altri invece si continua sul mare con due filetti di rombo ai
carciofi (a detta di chi li ha mangiati veramente buoni) ed un rombo
all'isolana per tre; anche sull'isolana Giovanni ha da sempre una
marcia in più, sia per la cottura, sia per quei sapori mediterranei
che da altre parti non sono mai riuscito a trovare; il pesce è
bianchissimo e freschissimo mentre il condimento (capperi, olive
taggiasche, pomodorino Pachino, patate) è saporito, equilibrato ed
esaltato dall'olio d'oliva delle colline toscane. Una delizia.

Se vogliamo trovare una pecca a questo elegante locale, dobbiamo
andare sui dolci; non perchè non siano buoni (anzi...) ma perchè sono
quasi tutti prodotti da una pasticceria esterna; la migliore della
zona (il "Giovannini", per chi conosce il posto), ma pur sempre una
pasticceria esterna, mentre i locali di un certo livello dovrebbero
avere nella carta dei dolci autoprodotti un punto di forza; anche
perchè il dessert, essendo di norma l'ultima cosa che mangi,
contribuisce molto al ricordo che ti porti dietro quando esci da un
locale.
Sfoglia con le mele, classica torta della nonna, torta di mandorle, un
dolce al cucchiaio a base di crema; prendiamo un paio di assaggi a
testa mentre uno di noi prende la creme brulè, a suo dire eccellente.
Il tutto viene accompagnato da qualche piattino con biscotti secchi e
cioccolatini, oltre alla già citata bottiglia di Muffato avanzata.

Caffè e conto; 370 euro in 6. Per la qualità e la quantità (le
porzioni sono assai lontane dai microscopici "assaggini" che ti
rifilano in qualche ristorante di questo livello) non possiamo che
uscire soddisfatti e certi che la prossima visità non sarà poi tanto
lontana.

Volendo c'è anche, alla porta accanto, la parte del locale più
propriamente destinata ad "enoteca" e degustazione, più informale e
dove si può tranquillamente mangiare un piatto veloce (la cucina è
comunque la stessa del ristorante) e degustare vini anche al
bicchiere; in questa zona, oltre tutto, è consentito fumare.


Ale