> Siti e blog del Network ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() TigullioVino.it
© |
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori
Torna all'archivio
Invia una recensione
La Lucanda Via Risorgimento 15/17 Osio Sotto (BG) Tel. 035.808692 Fax 035.4181063 Coperti limitati; prenotare. Chiuso: dal 3 al 16 gennaio, dal 5 al 19 agosto Data recensione : 01/2006 Sono sorpresa del fatto che ci siano poche recensioni di questo locale, e tiepide considerazione per uno chef che, a mio avviso, meriterebbe molto di piu': procedo subito a descrivere quanto mangiato skippando descrizione del locale (eleganza sobria, luci soffuse ecc..), e cercando di non annoiare nessuno :-) Arriviamo a pranzo, 12.30 spaccate, giorno feriale normalisismo ed incrociamo le dita, senza prenotazione perche' e' stata una decisione dell'ultima mezz'ora. Fossimo arrivati poco dopo, il locale era gia' quasi pieno. Arrivano vari menu', una piccola carta sono le proposte per il pranzo, un menu' di circa tre portate con dolce incluso e un'altro dal titolo menu' leggero... leggo solo il titolo, "leggero" non e' mai nulla di adatto a me, andiamo sulle proposte vere :-) Prendiamo due Gran Menu' di Luca, quello che e' riportato sul sito, e' indubbiamente datato. - Benvenuto della casa: un blinis di patata con sopra una piccola ostrica fresca sgusciata ed una salsa, presumo al cognac, che riusciva ad accompagnare il tutto senza soverchiare nulla. - Tartara di gamberi rossi con caffe' al cocco, servita in una ciotolina nera e, il caffe' tiepido veniva versato sopra dal cameriere da una piccola moka, piu' che caffe' era un latte di cocco con aroma di caffe', anyway, favoloso, come abbinamento, come idea, come consistenza e freschezza della materia prima e come bilanciamento di sapidita'. - Albenga con animelle croccanti con dolce contrasto (avrei evitato nel titolo la ripetizione del "con", un "e" ci stava meglio, ogni tanto qualche ipercriticità bisogna concedersela :-) Mezzo carciofo fritto o cotto alla giudia e fritto (troppo poca la quantita' per stabilire esattamente il tipo di cottura :-) accompagnato da animelle fritte croccanti e caldissime e, nella ciotola poggiata su un cucchiaio una caramella di zucchero all'aceto. (non balsamico) Notevole, e lo dico io che, fino a ieri non amavo le animelle e detesto l'aceto. - Polenta e latte ai crostacei, favoloso, anche nella presentazione, un piatto con un piccolo incavo centrale, da mangiarsi con il cucchiaio, polenta, latte, scampi, semplicissimo ma davvero eccezionale. - Spaghetti alla carbonara con fegato d'oca affumicato, strepitosi, il tuorlo era viscoso al punto giusto e il fegato d'ora era sia a brunoise nella mantecatura che in due fette sottili sopra il tutto. - Pesce secondo il mercato si rivela essere (mi piace la sorpresa e non ho chiesto prima): Tonno con crosta di erbe e capperi e salsa all'aglio, cottura del tonno perfetta, panatura aromatica croccante e con giusta sapidita', non prevaleva sull'indubbia qualita' del tonno, a parte, su un cucchiaio, una maionese all'aglio, per la gioia dei puristi, fatta con olio d'oliva, leggero, ma d'oliva, (tra i puristi io, in questo caso, ammetto, di non esserci, lo trovo un po' troppo presente e coprente, ma era comunque ottima, mangiata a parte) accanto al tonno anche una leggerissima salsa verde, molto piu' indicata per assaporare la qualita' del pesce. - Casola laccata agli agrumi con verza stufata, un classico dello chef, ma forse uno die punti deboli del menu': primo le verze, buonissime, vengono servite a mo' di timballino fra due pezzi di... di... cotica ? qui pongo la mia giustificazione, ho studiato poco e non lo so, ho dato un morsino ed era una cosa bianca solida gommosetta insomma, abbiamo piluccato la verza e lasciato li' l'involucro esterno, accanto una costoletta, la laccatura sarebbe stata eccezionale se fosse stata piu' umida e la costoletta doveva aver sostato in forno un pochetto di troppo perche' era appena un po' troppo asciutta... forse una pecca data dalla fretta perche' cominciavano ad essere le 14,45 - Selezione di formaggi accompagnati dalle nostre mostarde, ottimi, e, confesso, non me li ricordo, era un misto fra due di capra e dei vaccini, per finire con lo strachitunt, ottimo e non invasivo l'accompagnamento delle mostarde/marmellate. Qui eravamo molto icnerti perche' cominciava a farsi tardi anche per noi ed eravamo indubbiamente sazi... avevamo detto al cameriere che ci chiedeva se gradivamo i formaggi, "si' uno" nel senso di un piatto in due, ma fose non ci siamo capiti e sono arrivati due piatti (poco male, anzi pochissimo male visto che meritavano davvero) - Il dolce che abbiamo chiesto, stavolta piu' chiaramente, uno solo in due, e' davvero stato meglio cosi' perche' e' arrivata (anche qui non ho chiesto prima) una ciotolina con un'abbondante porzione di gelato alla crema su cui e' stato versato un filo di salsa al cioccolato calda, a parte la banalita' de, ma questo e' stato il piatto piu' deludente: gelato assolutamente anonimo, insapore ... - Ci siamo rifatti con la piccola pasticceria (un po' scarna ma forse era dovuto al fatto che era solo pranzo, eravamo il penultimo tavolo, credo, ed eravamo tutti di corsa... certo, dettagli che non dovrebbero incidere) due macarons al cioccolato davvero buinissimi e due piramidine alle mandorle davvero ottime. - Dimenticavo la segnalazione sul pane, c'e' stato riportato il vassoio una cosa come 6 volte, appena era un po' vuotino ed un cameriere passava di li'. Ce'rano due pezzetti di focaccia all'olio molto buona, panini buoni e grissini, tutto non aromatizzato e perfetto come accompagnamento. - Caffe' (non identificato, peccato..) Fortuna che nonostante la fretta finale siamo riusciti ugualmente a fare due chiacchere con Luca Brasi, davvero un'ottima esperienza e credo che questo locale meriti sinaceramente piu' considerazione. La stella Michelin credo sia oltretutto recente, pienamente meritata. I menu', se nonv ado errata, perche' quelli femminili sono senza prezzo credo siano 85? Conto: 180? in due Ruggine |