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Cracco-Peck
Via Victor Hugo, 4 20123 Milano
Tel. 02.876774 Fax. 02.861040
Data recensione : 01/2006


Dopo tre giorni in attesa, finalmente venerdì mattina ricevo la telefonata dall'addetta alle
prenotazioni che mi avvisa che si è liberato un tavolo e che io e il mio amico potevamo
presentarci in via victor hugo alle 21.30.
la descrizione del locale è già stata fatta in passato da altri in maniera impeccabile e quindi
mi limito a dire che l'ho trovato molto bello, caldo e che, nonostante si trovi sotto il livello
della strada, per niente opprimente.

il menu è composto da proposte alla carta molto numerose e da due menu degustazione;
il primo legato alla tradizione di 6 portate a 90 euro , il secondo innovativo di 8 portate
a 125 euro. Ci viene data la possibilità di sceglierli entrambi quindi il mio amico opta per la tradizione
ed io per lo spettacolo !!

E' stata una piecevole sorpresa scoprire che luca gardini, giovanissimo e capace sommelier
già incontrato due volte all'enoteca pinchiorri, è entrato a far parte dello staff di c-p da meno
di una settimana. ci siamo salutati e ho chiesto di rimettermi alla sua fantasia per gli abbinamenti.

Abbiamo preferito un calice di cuvèe anna maria clementi 1998 (15 euro) ad un dom perignon della
stessa annata prezzato sulla carta a 18 euro. Il primo piatto che abbiamo ricevuto entrambi è stata l'insalata russa d'inverno caramellata. Questa era una piccola quantità di insalata russa ricoperta da un sottile e croccante strato di zucchero poco caramellato servito su una tavoletta di legno nero con una fessura al centro della quale era posta la caramella. molto buona, divertente sia la realizzazione che la presentazione.

Il primo piatto del menu tradizione scelto dal mio amico era il musetto di maiale fondente
con scampi(o) e pomodori verdi servito contemporaneamente al mio "marinara" in foglia con verdure.
il musetto è stato, a detta di entrambi , il miglior piatto della serata; consistenza meravigliosa, perfetto
equilibrio fra la dolcezza sua e dello scampo con la leggera acidità della mela. Il mio piatto invece si è rivelato un po' ...piatto. due varietà di pesce tagliato molto sottilmente e messo su una composizione di insalatina, frutti di mare e altro.. mi ha ricordato un piatto di mauro uliassi ha creato in onore di Martin Berasategui anche se, dal punto di vista dell'intensità gustativa poco aveva a che fare. il vino abbinato ad entrambe i piatti è stata la ribolla gialla di simcic che ho trovato strepitoso, ho mantenuto il bicchiere fino alla fine del pasto per poter tornare ogni tanto ad annusarlo e sentire come si evolveva continuamente.

La seconda portata è stata la minestra di rafano, ravioli di porro e baccalà per me e risotto allo zafferano con midollo alla piastra per il mio commensale. ottimi entrambi. abbinamento : vitovska 2002 - vodopivec. a seguire : agnolotti d'uovo di carne cruda, tartufo nero e asparagi verdi per me, vitello impanato alla milanese con carciofi gratinati e cavolfiore per il mio amico..
il primo piatto era composto da alcuni agnolotti fatti con una sfoglia tirata da un tuorlo d'uovo disidratato per qualche ora con sale, zucchero e credo pasta di fagioli, riempiti con carne cruda, asparagi sia ridotti in purea che fatti a fettine sottili e pezzetti di tartufo nero.. ho trovato questo piatto squisito e molto interessante per la preparazione degli agnolotti ma ancor più interessante è stato l'abbinamento proposto da luca con un calice di pineau des charantes - monthe..

Il vitello era costituito da 3 cubetti di carne panati e fritti in burro chiarificato...ho trovato molto più buona la cotoletta della trattoria nuovo macello della sera precedente. Germano reale allo spiedo glassato al miele e arancia, rognone di vitello con ricci di mare e spugnole bianche, paccheri
di gruyere e midollo con cime di rapa e noci, selezione di formaggi italiani, bignè caldo di cioccolato con granita di melograno, crema all'arancia con moscato e riso soffiato, dessert alle castagne....ottimi sia il germano che il rognone, abbastanza anonimo il pacchero, non giudicabili i dessert in quanto sia io che il mio amico non ne siamo assolutamente appassionati...

Abbiamo bevuto ancora gewurztraminer Hengst 1998 Zind Humbrecht, Akronte 1996 Boccadigabbia cabernet sauvignon marchigiano prodotto nella zona
di civitanova marche, Capichera 2003 Ragnedda, nero d'Avola don Antonio 2003 Morgante, Vin santo Isole e Olena 1997..

A fine serata siamo stati presentati allo chef che, molto amabilmente, ci ha illustrato tutta la sua cucina soffermandosi in modo particolare sul forno con spiedo nel quale vengono cotti il germano, il piccione e il rombo . come certamente alcuni di voi sapranno , all'interno della cucina è collocato un tavolo da due coperti da dove si puo assistere al servizio.. ho chiesto a carlo cracco chi bisognava essere per poter avere la possibilità di occupare quei posti; lui ha risposto che "...basta essere molto fortunati "...

Abbiamo speso 375 euro così composti :
1 menu degustazione a 90 euro.
1 menu degustazione a 125 euro
2 degustazioni di vino a 80 euro ciascuna.
sono stati offerti il predessert, i caffè, i pani (dai quali mi sarei aspettato qualcosa di più), e , visto che
i vini bevuti erano mediamente prezzati intorno ai 18 euro, buona parte del costo degli stessi.


Arturo