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L'800
Argelato (BO)
Tel. 051.893032
Chiuso domenica sera e lunedì
Data recensione : 12/2005


Con sei mesi di ritardo sul previsto (non per colpa mia), sono tornato a trovare la mia amica Monica e quindi anche tornato a cenare all'800.
L'arredo rispetto all'anno scorso non è cambiato, a parte i centrotavola (davvero belli). L'atmosfera è sempre "magica", ma un paio di gradi centigradi in più nell'ambiente non sarebbero stati affatto contestati (pecca abbastanza seria questa, in inverno).

Nella mia scorsa recensione avevo sollevato dei dubbi sulla qualità della sommellier. Ai vini ha provveduto stasera il titolare del ristorante (forse avevo visto giusto), che ci ha fornito un ottimo rosato marchigiano (dovendo fare 250 km subito dopo cena non posso purtroppo abbinare troppi vini, sopratutto se di un certo corpo).

Veniamo alle portate:

entrata con un macinato di cinghiale in pasta fillo, una specie di minicannellone fantastico per delicatezza e che ci ha subito messo di buonumore.
Come antipasto una zuppa di cavolo nero, patate e tartufo: veramente fantastica, tutti gli ingredienti si gustano senza che nessuno prevarichi sugli altri, un piatto perfetto per chiacchierare con gli amici (non si deve masticare !!)

Come primo gnocchi di patate e broccoli con fonduta di taleggio: altro piatto davvero notevole, la fonduta in particolare si dimostrava ancora "fatta come una volta" (ossia sciolta a bagnomaria nel polsonetto, e non, come oggi molti fanno, "sparata" nel microonde). Un primo leggero e saporito, tra disquisizioni sullo stato dell'arte della medicina nelle provincie di Bologna, Modena, Ferrara e Rovigo (uno degli argomenti di discussione).

Come secondo ho voluto prendere la stessa scaloppa di vitello ai carciofi dell'anno scorso, che non avevo potuto apprezzare causa il vino consigliatomi dalla sommellier: il piatto meno convincente della serata, buono certamente, ma "soltanto" buono, tant'è che lo si è dimenticato subito. Cottura e materie prime sempre comunque perfette.

Pre dessert: una microscopica crema di mascarpone e panna con sopra due rondelle di banana caramellata: microscopica si, ma mostruosamente buona, anzi sublime.

Dessert: qui le strade (mie e di Monica) si sono divise: da una parte lei con un tradizionale dessert alla frutta (che, scusate, non ricordo !!!) accompagnata da un Passito di Pantelleria, e dall'altra io, con una deliziosa variazione di cioccolato al rosmarino su un flan di cioccolato fondente, accompagnata da un Recioto di Soave ottimo ma intorbidato (il giovane e per il resto validissimo cameriere mi ha servito l'ultima dose della bottiglia, pecca non da poco. L'ultimo bicchiere non si serve mai !!!).
Per quanto riguarda il dessert di Monica è stato giudicato ottimo.
Infine caffè e piccola pasticceria. Ottimi entrambi.
Il conto finale è stato di 125 Euro (per entrambi).

Giudizio conclusivo: Il locale si conferma un punto di riferimento nell'area bolognese, sia per il menù, sia per la qualità degli ingredienti, sia per l'ambiente sempre unico.
Spiace però che alcuni dettagli (Sala un pò freddina) guastino quella che, in virtù dell'eccellente rapporto Qualità / Prezzo, sarebbe stata una lode assoluta. Comunque e sempre da provare.


Pierluca Benelli