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Antonello Colonna
Labico (RM)
Tel. 06.9510032 / 9510314 Fax 06.9511000
Data recensione : 12/2005


In parte e' perche' ho poco tempo, quindi finirei per non postare un
bel nulla (e scommetto che a molti di voi capita di non aver tempo per
fare una rece comme il faut percio', finisce che noi non leggiamo
manco un misero post, sulla vostra esperienza, che sarebbe comunque
piu' interessante del nulla assoluto), in parte penso anche che non ha
senso mettersi a scrivere una recensione standard, di questi locali,
che sono nella rosa dei migliori del paese, anche serve che mi metta a
descrivere l'accoglienza, la sala, il tovagliato, l'impaginazione del
menu' ecc.. rendono, alla fine, piu' noioso che altro il messaggio,
non aggiungendo nulla che non sia stato gia' detto, piuttosto credo
sia utile una sorta di bibliografia delle recensioni che ho trovato
qua e la' (visto che le cercavo per mio interesse tantovale postarvi
il risultato di una ricerca gia' fatta), le includo dunque in finale;
procedo quindi in maniera diversa, saltando le parti di collocazione e
di arredamento, che possono interessare piu' per locali poco descritti
finora. Annoto ovviamente che nell'accoglienza e nell'ospitalita' non
c'e' stata la benche' minima pecca o omissione, anzi, da questo punto
di vista mi sono sentita viziata come poche volte mi e' capitato.

Abbiamo preso i due menu' degustazione suggeriti (90 ?)
Arrivano i pre-pre antipastini:
- dei panzerottini fritti con salsiccia e ricotta, infilati in un
piccolo cartoccino per mangiarli con le mani, buonissimi
- Crescenta al sale in 4 tocchi
- Benvenuto dello chef: scarpetta all'amatriciana: praticamente il
sugo dell'amatriciana, con dei pezzetti di guanciale, morbido e
succoso, favoloso.
Cominciamo con il menu':
- Polpetta di baccalà mantecato e farina di ceci fritta; con un
piccolo assaggio di zucchine a scapece accanto.
- Stufato di verza, caciotta fresca lardo e funghi, ottima, un
bialnciamento dolce salato a dir poco perfetto.
- Codini acqua e farina in zuppa di pane, notevoli, ma sono finiti
troppo presto per commentarli a dovere :-)
- Ravioli di pecorino e trippa alla romana, piatto ormai famoso,
comico che, arrivati a questo punto, abbiamo guardato perplessi i tre
ravioli, perche' ci aspettavamo un primo piu' consistente, come
quantitativo intendo, e ci siamo detti, ma dopo c'e' solo il
secondo... non immaginavamo certo di uscire rotolando :-) tornando a
questi ravioli, meravigliosi, ma ogni boccone era un supplizio visto
il quantitativo, i ravioli avevano questo pecorino che si fondeva in
bocca e la trippa, una sapore intenso mai aggressivo, per i commenti
abbiate pazienza: sto cominciando a patire di aggettivazione
imperfetta.
- Guanciola di manzo brasata e purea di patate alle erbe, una carne da
commozione, qui il quantitativo si e' fatto di tutto rispetto e non
poteva essere altrimenti, d'altronde. la cottura e la qualita' della
carne, erano a dir poco perfette.

Assaggio fuori onda, ci ha detto che non lo aveva ancora inserito in
menu' (ho cercato di capire se lo aveva proposto anche agli altri
tavoli nell'adolescenziale speranza di essergli stata particolarmente
simpatica, mi e' sembrato che lo avesse poratato solo a noi, o forse
e' un'illusione di cui voglio continuare a bearmi): quaglie, cotte
alla perfezione assluta, al rosa perfetto, mi verrebbe da dire, ovetto
di quaglia fritto e tortelli di castagne, erano dispiaciuti del fatto
che di ovetto di quaglia fritto ne e' previsto uno solo, e per
mangiare in due il piatto sarebbe stato problematico, abbiamo
assicurato che il problema era molto marginale :-)

"Carrello dei formaggi": assolutamente non previsto nel menu', e'
stato un nostro inserimento, lo abbimao visto passare ed eravamo
rimasti incantati, proprio mentre discutevamo se, avremmo avuto posto
per formaggi e dolce (gli allocchi credevano di mangiare un solo
dolce..tze') ci hanno chiesto... ma non e' che vorreste un assaggino
di formaggi??? come resistere ad un invito simile ?? quello che li ha
fatti sorridere e' che, nonostante avesse illustrato il carrello al
tavolo accanto, noi sapevamo gia' esattamente cosa volevamo:
gorgonzola hanno diverse stagionature, abbiamo fatto scegliere a lui,
non dovrei sbagliarmi un 250 giorni, seirass del fen (il piemonte e'
fuori dai miei giri lavorativi, in genere), un pecorino avvolto nel
tabacco di cui so poco ma intendo informarmi e fare qualche ricerca,
strepitoso e una ahh marzottina marzocca.. acc.. con nocciole e
mandrole presa piu' per curisoita', non male ma scopariva di fronte al
resto. Per altro vi portano anche: miele, marmellata di prugne e una
di pesche ma qui non ricordo bene, dove aveva detto esserci una putna
di senape ma non l'ho avvertita.

- Il pre-dessert alla polpa di cachi, semplice ma un sapore cosi'
intenso nei cachi l'ho sentito davvero di rado...
- Marchesa di cioccolato gelato di yogurt alla menta e salsa di
lamponi & Caffè e latte con gelato di sambuca, ottimi entrambe,
abbiamo fatot scegliere i dolci a loro, ma viene chiesto prima.
- La "piccola pasticceria" in realta' e' un vassoietto con almeno una
quindicina o ventina di differenti piccole proposte, una diversa
dall'altra, dal tartufo, al cioccolatino ripieno di sambuca, al
biscottino...
- Il "famoso" sorbetto ricoperto di cioccolato a forma di chupa chups
- due pezzi (peccato, erano eccezionali, non zuccherosissimi e con una
gommosita' strepitosa sotto i denti) di marshmallows al lampone.
Carta dei caffe': per pura combinazione facciamo le scelte giuste, per
me quello dello yemen, che e' piu' rotondo e docle, per lui quello del
nicaragua, piu' spigoloso di sapore (in quel caso avrei avuto
necessita' di zuccherarlo), vengono serviti con la relativa moka, da
cui potete servirvi ulteriormente.

Il pane (alle patate, fatto in casa) non e' mai finito ma sostituito
in continuazione almeno tre volte se non quattro. Sulla tavola sono
anche presenti dei grissini davvero notevoli. La carta dei vini ha
un'impagionazione perfetta e sensatissima, perche', spesso si vedeono
quei tomi rilegati in pelle umana e pesantissimi? peggio di un album
di nozze. Ricarichi a mio avviso (non molto esperta in materia, lo
ammetto) ma, per quel che ho potuto vedere ottimi. Sopratutto la
possibilita' pur trovandosi in un locale di questo livello di bere
bottiglie che non siano per forza "da meditazione".

Nelle mie recensioni il vino, lo ammetto e' sempre un po' negletto, anche
perche' sono molto ligia al fatto che ho paura dei controlli e mi
hanno raccontanto tanti di quei casini accaduti per sfighe casuali che
mi sono ansiolizzata a tal proposito. Ci ha portato un vino credo di
viterbo, un pinot nero, da bere al bicchiere, dal primo di ravioli in
poi... ovvio che poi abbiamo finito la bottiglia :-) pero' il nome,
non l'ho memorizzato, chiedo venia.
Conto: 214 ? (vino 18 ?)
Ulteriore commento: Trovo scandaloso il fatto che di stelle Michelin
ne abbia una sola.


Ruggine