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Ristorante Da Anita
Via Dolomiti,6 San Martino di Castrozza (TN)
Tel. 0439.768893
In stagione Estiva e Invernale sempre aperto.
Altrimenti, aperto nei week.end
Data recensione : 12/2005


San Martino di Castrozza potrebbe essere definita anche una Cortina in
(do)lomia minor, ma non ha nulla da invidiare alla Regina delle Dolimiti,
anzi, questa Principessa, con le Pale di S.Martino a farle contorno, ha
molti atout al suo attivo, vuoi in Estate, come quando si va di slalom e
sciolina.

E vi è molto meno traffico, se non altro.
Ma siam qui per parlarvi di pignatta ed ecco allora che un nome si erge
sicuro a confortarvi villi e papille in trasferta snow.
Poichè non ci si può solo scaldare anema & panza con sgnapa a go'go',
bisogna mandar pur giù qualcosa di solido... Anita, anzi "da Anita", e
basta.

Intanto perchè è l'unico posto aperto durante tutto l'anno (già questa è
una garanzia, gli autoctoni stanziali sono, more or less, 400 circa).
Poscia perchè si mangia bene (e a dop di palato, ma questo lo vedremo) e
inoltre perchè, quando vi assiedete ai di lei tavoli, sentirete sì idiomi
de la Madunina o declinar a mo' der Testaccio, ma vi sono anche coloro che
qui si guadagnano la pagnotta: qualche omo dell'Enel, bottegai del rione e
quant'altro con quella delicata cantilena primierotta che sa un po' anche
di ladino.

Gli interni sono ben curati, rustici ma non troppo.
Le "Fioe" (leggi Ganze)di Sala sono addobbate come nelle stampe dell'800 e
bonus ai "balconcini" di stoffa che, per alcune, portano a fare i
complimenti a mammà.

La "Carta" è rinnovata giornalmente, anche perchè la dispensa pesca da
allevamemti in quota che la famiglia possiede in vicina valle.
Il Servizio è veloce e puntuale, tiene conto infatti del pit stop da
skypass di alcuni, del rientrar a vender di piccozze per altri.
Vi si avvicina il figlio della titolare e, manco foste degli insider di
Wall Street, par vi suggerisca, con sguardo complice, quel rumor di borsa
che aspettavate da una vita.

Tranquilli, fidatevi, magari non diventerete Paperoni on Ice, e lui certo
non è Warren Buffet, però nemmeno vuole rifilarvi gli avanzi del giorno
prima; l'è che, in effetti, avendo allevamento proprio, a volte qualche
galletto, qualche coniglio, sono a tiratura limitata e quindi non possono
essere offerti coralmente alle potenziali 80 ganasce che triturano ai
quattro palmenti.

Potreste cominciare con il Tagliere di affettati, ma lasciate stare,
concentratevi di autoctono che non ve ne pentirete, et voilà, allora i
Canederlotti al Nostrano di Primiero.

Allora, in genere, i Canederli vi vengono presentati come "du balle tante"
sul piatto, allietate da broda consona. Difficile trovare quelli doc che
non sappiano di eccessi lardaroli o congelature multiple.
Qui, come a Cana, hanno realizzato la moltiplicazione dei suddetti e, più
gentili, vi arrivano in forma di quattro-cinque polpettine buoneassai,
anche perchè, evidentemente, fatte al momento dalle abili mani della casa
e non dal laboratorio di fondo valle.

Se vi capita di tornare provate anche l'Orzotto al Teroldego con
Martondela, laddove per tale, leggasi di salume doc di Dolomia & Co.
Ottima la mantecatura, a prova di bis garantito.
Anche se non è stagione, la Zuppa di Porcini è autentica, frutto di
attenta e puntuale essicatura estiva.
Torna oggi che ti torna domani, il ragazzotto della sala è pronto ad
offrirvi di tutto, di più (tranne la sorella, che è bonazza assai...) e
quindi fidatevi se vi sussurra il Galletto al forno con patate, il
Coniglio in Casseruola o l'immancabile (ma qui okkei con coccarda di
palato) Stinco di Maiale con Polenta e Funghi.

Tuttavia... tuttavia se non venite qui a svernare da una vita ordinate
immantinente il "Piatto Tipico", leggasi Plateau con Polenta, Salsiccia,
Funghi e... Tosela, ove questa non è ragazzotta servita fumante, ma
mirabile chicca casearia nata qui, in questa valle, che si deve assaggiare
freschissima e che viene fatta saltare due.volte.due su brace ardente.
Provare per credere.

Anche la Salsiccia di maiale merita nota di credito. I Maiali sono loro,
from Anita's farm, la concia è priva di salnitri assortiti, la salsiccia
è lievemente "fumada", cioè non Lapizzata, ma affumicata in proprio,
sempre nella fazenda di famiglia in valle parallela.

Bene, avete fatto di slalom, o di spazzauovo come ama fare il
sottoscritto, avvicinatevi pure all'Happy End.
Qui, volendo, anche se non siamo dalle parti di Concesio, avrebbero un
discreto plateau de caseus, tuttavia, chiedetelo con occhio di "colui che
non deve chiedere mai", fatevi tirar fuori il Tomino con lo Speck. Piccola
toma d'alpeggio, passata ai ferri, con Ghirlanda di Speck around. Ottima.
Rinuncereste al dolce sorriso di Ancella che, inclinandosi in avanti con
occhio premuroso (e balconcini in cinema-scope), vi chiede se gradite
qualcos'altro?. Voi la guardate...capite che qua i montanari sono gente
tutta d'un pezzo, e vi tenete per voi riposta goliarda.

Dessert ? Si, grazie.
Lasciate stare il carrello addobbato all'uopo, "fatevi" la Marinata di
Miele, Noci, Castagne & Fichi. Merita, per il resto, anche se non
disprezzabile, rifatevi al dantesco "...non ti curar di loro, etc.etc.".
Tra Balconcini, Speck & Cannonballs di Canederli vi siete sollazzati che
basta.

Il vino della casa è corretto, lasciate ad altri quelle falene messe a
tentar cittadino, ma sì, quelle bocce in bella vista, Tignacaia e
Sassinello...no, aspetta, Sassitigna e Caianello, no insomma, quella roba
lì, avete capito. Anche perchè, così, vi beate appieno in un range tra i
trenta e i quaranta eurazzi,full optional.

Se siete disposti a rinunciare a tutto, ma non alla sgnapa, ignorate le
varie etichette conosciute, qua si pasteggia con Sebastiani "base" e stop.
All'uscita, a qualcuno, potrebbe scappare citazione cinefila di un noto
film con Villaggio/Fantozzi, e allora galoppate lesti verso lo skilift di
turno o, ocio, qua si correva il mitico Rally di San Martino.
200m. sopra, a sinistra, e vi trovate il Go-Kart sulla neve.
Scatenatevi in libertà; liberate l'Ari Vatanen o il Carlos Sainz che è in
voi; schiodate di derapate e controsterzi, la pista è chiusa al traffico e
pure ai palloncini...


No Spam, Si Party
In genere, come in ogni bella vacanza che si rispetti, si è usi portare a
casa qualcosa a rallegrar dispensa e ricordi.
Ecco, allora, non comprate nulla a San Martino.
Scendete di una dozzina di chilometri a valle, a Fiera di Primiero.
Ecoutez.
Macelleria Sebastiano Gadenz - Via Fiume,27 - Tel.0439 - 762217.
Ci sono molte elaborazioni personali.
Tuttavia. Non perdetevi le "Luganeghe Fumade" (l'affumicatore è nella
stanza dietro il banco) o le "Stringhe", piccoli tagli di manzo seccato,
da sbocconcellare così, tra una sciata e l'altra.
Ottime le Trippe.
Caseificio Sociale del Primiero - Tel. 0439 - 62941
Mandate la famiglia, per intanto, a sciare.
Voi venite achì alle 9.30 e vi vedete i primi vagiti della "Tosela", che
poi vi concerete, rosolata con un po' di burro, maritata alla Polenta,
magari di Storo, e agli immancabili Funghi e Salsiccia.
Ne esiste anche una versione Affumicata, da provare, anche perchè resiste
qualche giorno in più.
Potete trovare gli introvabili Fagioli di Lamon presso la Mesticheria
Melchiori, in Via Terrabugio, sono autentici e non taroccati by Schiangai.

Spenderò un sacco di soldi in
Speck, Tosela e Go-Kart.
Tutto il resto saranno sperperati.


Giancarlo Saran