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Osteria del Viandante Piazza XXIV Maggio, 15 42048 Rubiera (RE) Tel. 0522.260638 Chiuso domenica, lunedì e sabato a pranzo Data recensione : 12/2005 Sicuramente la mia esperienza all'Osteria del Viandante mi ha soddisfatto completamente e mi ha lasciato la voglia di continuare l'esplorazione del loro invitante menù. Dico subito che il mio voto è 10/10! Effettivante il giorno di chiusura dell'Osteria del Viandante di Rubiera è la Domenica, così come mi era stato indicato dagli amici del newsgroup it.discussioni.ristoranti, tuttavia, poichè domenica 30 ottobre 2005 cade in prossimità del ponte del primo di novembre, abbiamo deciso a scanso di equivoci di chiamare il ristoratore per assicurarci dell'effettiva chiusura. Con nostra sorpresa veniamo informati che l'osteria è aperta ed in pieno servizio. Dopo aver "scaricato" le belve (le nostre due meravigliose bambine) dai nonni, partiamo alla volta di Rubiera... L'osteria si trova nella piazza principale di Rubiera la quale è dotata di un ampio parcheggio. L'ingresso del ristorante è sul lato orientale del castello. Una scalinata conduce fino al primo piano dove è situato l'ingresso dell'osteria. Il locale è costituito da salette indipendenti decorate da affreschi che richiamano altri tempi, allestite con pochi tavoli distanziati fra loro apparecchiati con tovaglie bianche di lino. Una terrazza si affaccia poi sulla piazza principale tuttavia la stagione ci impedisce di consumare il nostro pasto all'aperto. L'oste è una persona estremamente garbata che subito ti mette a tuo agio con il suo fare amichevole senza eccedere nei formalismi (trovo imbarazzante quando il cameriere ti mette il tovagliolo sulle ginocchia e ti chiedi se poi passerà lui per toglierlo). Ci viene portato il menù che, come ci aspettavamo, è molto orientato alla carne. Essendo la prima volta che facciamo visita a questo locale decidiamo di farci accompagnare dal ristoratore stesso alla scoperta del suo menù. Ci viene consigliato un percorso di antipasti per poi passare al secondo. Come vino, sempre su consiglio dell'oste, optiamo per una bottiglia di chianti classico del 2003 prodotto da una fattoria di Poggibonsi. Veramente buono: morbido e profumento. Comiciamo con una crudità alle erbette. Si tratta di un pezzo di diaframma di fassona piemontese tagliuzzato manualmente e condito con finocchietto, aglio, erba cipollina (e forse altro) e olio extra vergine d'oliva. Molto delicato. L'altro antipasto è il fegato di vitella con uva e ramandolo guarnito con pistacchi tritati. Un contrasto di sapori assolutamente da provare. Arriva poi la tagliata: un pezzo di 800 grammi di coscia di fassona cotto su una griglia a vapore. La tagliata ci viene servita con una pietra ollare per completarne la cottura. Condita con olio extra vergine d'oliva e sale abbiamo trovato questa carne assolutamente meravigliosa: tenera e saporita. Come contorno ci viene consigliata una misticanza di erbe aromatiche: profumi intensi e fresci che si sposano a meraviglia con il gusto delicato della carne. Giunti al momento del dolce ci orientiamo verso il trionfo di pasticceria con zabaione caldo, costituito da 7 piatti: biscotti alle mandorle, arancia candita, cioccolato con le nocciole e altri dolcetti secchi da "affogare" nello zabaione caldo. Come vino prendiamo un bicchiere di Muscat francese che ricorda molto il Muscant prodotto al nord della Corsica. Il secondo bicchiere ci viene offerto dal ristoratore. Il conto è di 147 €. Devo dire che il prezzo è sicuramente superiore alla media, tuttavia la qualità del cibo che viene servito è anch'esso fuori dalla norma. L'entusiasmo dimostrato dall'oste per il suo lavoro è veramente contagioso e credo meriti un voto completamente positivo. Torneremo per provare una parte del menù misteriosa: il quinto quarto. Vi sapremo dire! Max-B -- Questo testo è tutelato dal Licenza Creative Commons (http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/ ). Il testo può essere riutilizzato liberamente per scopi non commerciali riconoscendo il contributo dell'Autore originario. Non sono ammesse alterazioni, trasformazioni o sviluppi del materiale pubblicato. In occasione di ogni atto di riutilizzo o distribuzione, è necessario chiarire i termini della licenza del materiale pubblicato. |