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Pasticceria Zanin Via Bissuola, 24 30173 Mestre (VE) Tel. 041.5343262 Data recensione : 12/2005 Tempo fa in questo ng avevo espresso un parere molto negativo sul punto vendita di via Mestrina di questa pasticceria, e mi ero ripromesso di provare la sede vera e propria. Confesso candidamente che avevo un bel po' di titubanze, ma alla fine la curiosita' ha avuto il sopravvento. La sede di questa pasticceria si trova in uno dei posti piu' brutti di Mestre (e gia' Mestre e' brutta di suo). Ci si puo' arrivare facilmente dalla tangenziale: si prende l'uscita "via Castellana", poi si percorre la rotonda per 1/4 (se si viene da Milano, o 3/4 dall'altra parte), si prende lo stradone per Venezia. Via Bissuola e' una laterale di questo stradone, e' segnalata piuttosto bene e la pasticceria si trova a pochi metri dal semaforo dell'incrocio di queste due strade. Il locale pubblico della pasticceria e' piuttosto piccolo, ed anche la scelta di prodotti non e' molto vasta. C'e' un settore di pralineria fatta da loro, poi il settore paste con una trentina di scelte, poi un po' di torte normali e monoporzione gia' pronte (poca scelta anche qui). Ci sono poi vari scaffali di materiale confezionato da ditte esterne, quello messo piu' in vista e' del cioccolato Domori (per me scelta poco felice, di quella fascia di prezzo e' il peggiore che ho provato). Io ho preso un cappuccino e una decina di paste da asporto. Il cappuccino era buono ma non super (le bolle del latte erano belle grosse). Le paste erano molto buone, ma nessuna di super neanche qua. Stavolta non c'erano i cannoli siciliani e nemmeno i krapfen (ero curioso di vedere se erano scadenti come l'altra volta), cosi' ho preso un misto del resto. A mangiarle normalmente erano gustose, non ci si puo' lamentare. A fare i pignoli c'erano vari dettagli che non mi hanno convinto. I bigne' erano un po' ammosciati, nel senso che erano bassi schiacciati e non belli tondi pompi. Il cannolo di pasta sfoglia era bruciacchiato e la spirale era sfasata. Le creme erano buone ma si sentivano troppo i liquori, almeno per i miei gusti: se mangio un bigne' al cioccolato mi aspetto che il sapore predominante sia quello del cioccolato, non dell'alcolico. Idem la pasta al pistacchio, dove il sapore del burro dominava ampiamente quello del pistacchio. Il prezzo delle paste e' di 0.90 euro l'una, un po' altino. Da segnalare la distinzione delle meringhe, che costano 1.10 euro (a casa mia costa molto meno fare una meringa con la panna che un bigne' al cioccolato, boh). In conclusione mi sono ricreduto in parte sulla pasticceria Zanin. Quello che ho provato era in definitiva tra il buono ed il molto buono. Lontano, per fortuna, dal livello scadente che avevo provato tempo fa al punto vendita di via Mestrina. Lontano, purtroppo, anche dall'eccellenza. Sul bancone del locale spiccava una mega coppa che premiava Andrea Zanin come miglior pasticcere italiano del 2005 secondo l'Accademia Maestri Pasticceri Italiani. Ora, io non conosco personalmente Zanin e non metto in dubbio che lui personalmente sia un pasticcere superbo. Perņ mi aspetto che se lui e' considerato uno dei migliori in Italia, allora anche i prodotti della sua pasticceria si attestino su questi livelli. E per me cosi' non e'. Quello che ho assaggiato era due scalini sotto al livello delle migliori pasticcerie che ho provato in giro per l'Italia (ad esempio Salza a Pisa, Mannori a Prato, Perbellini prov. di Verona), ed anche sotto ad esempio alla pasticceria Petteno' (sempre di Mestre, recensita poco tempo fa). Spero quindi che Zanin presti piu' attenzione alla sua pasticceria, c'e' il suo nome sopra... Teo Favaro |