> Siti e blog del Network ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() TigullioVino.it
© |
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori
Torna all'archivio
Invia una recensione
Don Chisciotte Via Ridolfi 6/R Firenze Tel. 055.475430 Lunedì chiuso Data recensione : 12/2005 Il Don Chisciotte è considerato uno dei migliori ristoranti di pesce di Firenze, e vivendo io e mia moglie in questa città ma essendo liguri, ci consideriamo abbastanza esperti per quel che riguarda il mare. Abbiamo quindi voluto provare con mano. Prenotiamo il giorno prima per le ore 20:00. E’ lo stesso cortesissimo patron Walter Viligiardi ad accoglierci e a farci accomodare nella sala principale. Il locale è accogliente, i tavoli ben distanziati, al momento del nostro arrivo solo uno è occupato da un gruppo di giapponesi. La sala è elegante, anche se ha uno stile leggermente anni ottanta, ed alcuni addobbi natalizi non sono un granché. Come aperitivo ci viene offerto un prosecco e ci viene portato un piattino con sei minuscoli crostini misti abbastanza buoni. Dal menù notiamo che è ovviamente il pesce a farla da padrone, anche se sono presenti alcuni piatti di terra. I prezzi vanno dai 12 € per gli antipasti a circa 25 per i secondi. Optiamo per due menù degustazione di sette portate (tre antipasti, due primi, un secondo ed un dolce) a 60 € l’uno. Il maître, con nostro piacere, lascia a noi la scelta delle portate, a patto che almeno un antipasto ed i primi siano uguali per entrambi. Scegliamo comunque tutte le portate uguali. Senza alcun problema sostituiamo un antipasto con il crudo che non sarebbe compreso tra i piatti del menù degustazione. Purtroppo non ci viene portata la carta dei vini, il cameriere ci chiede a voce quale vino desideriamo. Presi alla sprovvista, decidiamo di continuare con il prosecco che ci era stato offerto come aperitivo, un Cà de Fior. Questo è uno dei pochi aspetti negativi della serata, avrei gradito avere almeno un’idea su che vini fossero presenti, sui loro prezzi e sui ricarichi, peccato. Si parte con il piatto di crudo, composto da un’ostrica, salmone, tonno, branzino, uno scampo ed un gamberone rosso. La prima cosa che si nota, è l’elevata qualità della materia prima, su cui spicca uno strepitoso gamberone rosso. Voto 8. Come secondo antipasto ci vengono servite delle seppie croccanti su un crostino all’olio extravergine con cannellini e cavolo nero. La consistenza delle seppie, leggermente fritte, è fantastica, ben abbinate con il resto degli ingredienti (di altro livello anche l’olio del crostino). Piatto ottimo, voto 8. E’ ora il turno dei calamaretti bolliti su vellutata di fave fresche. Il piatto non mi ha entusiasmato, niente male ovviamente, ma di livello leggermente inferiore al resto. Voto 6. Come primo si parte con una zuppa di cicale su acqua di pomodoro ed orzo. Le cicale, private del loro guscio, sono delicate e di perfetta consistenza. Voto 7. L’altro primo mi ha davvero entusiasmato: tagliatelle alla gallinella con spuma di porri e zafferano. Da una parte del piatto una squisita spuma di porri con adagiati sopra due pezzi di gallinella cruda. Dall’altra parte le tagliatella in rosso con sugo di gallinella. Strepitoso, voto 9. Come secondo una catalana mista con scampi, gamberoni, totanetti, seppia ed un pesce che non abbiamo riconosciuto. Materia prima all’altezza, l’insalata invece no, voto 8. Il dessert che ho scelto è stato un soufflé al cioccolato, che si rivelato poi non essere un soufflé ma un semplice tortino, senza infamia e senza lode. Il dolce di mia moglie, un sorbetto alla mela verde con il calvados, era leggermente troppo dolce. Voto 6. Il caffé merita un capitolo a parte: E’ stato certamente uno dei migliori caffé espressi che io abbia mai assaggiato. Il cameriere, dopo i miei complimenti, me ne ha portato un altro. Purtroppo nessuna piccola pasticceria. Il pane fatto in casa, sempre fragrante (a parte i grissini) è stata un’altra gradita sorpresa. Il servizio in generale è stato molto attento e professionale ma non freddo e distaccato. Complimenti. Il conto ci ha felicemente sorpreso, 150 €, tenendo conto che ci sono state servite ben sette portate. Offerti gli aperitivi ed uno dei due caffé. Giunti a casa, ricontrollando la ricevuta, ci siamo accorti che non ci è stata fatta pagare la seconda bottiglia di prosecco stappata (e non terminata) all’arrivo dei secondi. Errore o cortesia ? 120 €: 2 menù degustazione 18 €: Prosecco Cà Fior 2 €: Caffé 2 €: Acqua 8 €: Coperto Testaroli |