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Conti Roero Piazza San Ponzio 3 Loc. Villa Monticello d'Alba (CN) Tel. 0173.64155 Fax 0173.466928 Chiuso domenica sera e lunedì Data recensione : 11/2005 In cima alla collina di Monticello d'Alba, a pochi chilometri dal capoluogo mondiale del Tuber Magnatum Pico, sorge questo affascinante locale, incastonato nel castello dei Conti Roero, sotto le volte delle antiche scuderie. La vista che si gode dalla piazzetta antistante è davvero splendida, le colline di Langa e Roero sono ai vostri piedi, e lo sguardo si perde sino alla lontana Liguria, guardando verso Sud. Gli interni sono caldi e accoglienti, bello il soffitto a volte con mattoncini a vista, i tavoli sono abbastanza distanziati e la mise en place è adeguata, ceramiche e cristalleria sono di buon livello. Una sessantina in tutto i coperti, divisi in due sale separate da una porta lignea. Lo chef Fulvio Siccardi ha da un paio di anni intrapreso questa nuova avventura, dopo essere stato per ben 7 anni nelle cucine del Cascinale Nuovo di Isola d'Asti e per 2 anni al timone della cucina de Le Clivie di Piobesi d'Alba, dopo la celere dipartita del ben più noto Carlo Cracco. Al Conti Roero vengono proposti due convenienti menu degustazione di 4 (35 euro) e 6 portate(45 euro) a "sorpresa". La nostra scelta, comunque, ricade sulla carta, dove i prezzi delle pietanze sono vantaggiosi in relazione alla qualità offerta: circa 10 euro per antipasti, primi e dolci, 18/24 euro per i secondi. La carta dei vini è nutrita ed orientata, naturalmente, sugli ottimi prodotti regionali. Presente anche una discreta carta dei distillati. 1)L'appetizer, che prelude ad una cena di buon livello, è una saporita composizione di patate e cipolle con un patè di coniglio con cipolla caramellata. 2)La cena prosegue con il piatto più "creativo" presente in carta, in cui la bravura del cuoco si palesa mirabilmente, l'uovo "verticale" con vellutata di burro impreziosito da una generosa grattata di tartufo bianco (300 euro l'etto), rigorosamente pesato al tavolo con bilancia elettronica. La vista è sorprendente, un cilindro bianco (l'albume) di soave consistenza racchiude la sorpresa del tuorlo ancora intatto, il burro completa il perfetto matrimonio con il prezioso tubero. In fondo è pur sempre un uovo, ma che tecnica. 3)La tradizione piemontese si manifesta nel mio primo: gli agnolotti del plin. Micro ravioli con ripieno misto di carne (vitello, coniglio e maiale) amalgamato con parmigiano, uova e un pizzico di noce moscata, conditi con burro. Buoni, nulla da eccepire. 4)Lo stracotto di bue grasso (ma non di Carrù, che inizia ad arrivare sulle tavole agli inizi di Dicembre) con cipolle e carote glassate è inferiore alle altre portate, seppur discreto. Un po' duretta la carne. 5)Formaggi da un piccolo carrello, ma tutti notevoli, dal testun (grande quello invecchiato 3 anni) alla robiola di roccaverano (di incredibile bontà), dal gorgonzola naturale al blu di capra. 6)La composizione di castagne, marroni e cachi riconcilia con la tavola; la tartelletta di pasta frolla con crema di castagne è eccellente, così come il sorbetto di cachi, soltanto buono, invece, il mini budino di marroni. 7)Piccola pasticceria buona, ma senza particolari spunti degni di nota. Sono stati serviti due tipi di pane (ottimo quello alle nocciole) e dei grissini più che buoni in apertura. Il servizio gentile e affabile ha riscontrato, in alcuni momenti, delle amnesie, il vino (anche se lasciato al tavolo) non è quasi mai stato versato, e in alcuni casi le portate sono state "scambiate" tra i commensali. La cucina di Siccardi è fortemente legata al territorio, con poche divagazioni, anche riguardo alle materie prime, al di fuori del Piemonte. La tecnica c'è, la mano è felice, anche se ci si aspetterebbe qualche emozione in più da un ragazzo di sicuro talento. La qualità della cucina vale una visita, anche tenendo in considerazione il costo della cena che difficilmente (tartufo permettendo) può superare i 50 euro, vini esclusi. Per chi magari abbia bevuto più del dovuto (e con quei vini non è difficile cadere in tentazione), o per chi voglia coniugare i piaceri della tavola con una lieta sosta ed un risveglio mattutino con panorama mozzafiato, sono presenti anche 7 confortevoli camere al piano superiore. Fabio Fiorillo |