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Ristorante Ape Piera Chef Nicola Cavallaro Via Ludovico il Moro, 11 Milano Tel. 02.89126060 Data recensione : 11/2005 Raggiungo Nicola Cavallaro un po' prima dell'inizio della serata, i preparativi sono febbrili... di lì a poco, inizierà una serata di degustazione a tema, vino contro birra: ovvero la cucina di Nico, accompagnata da birre artigianali vini dal buon rapporto qualità/prezzo. Mentre il direttore di sala Max cura gli ultimi dettagli e alcuni ospiti cominciano ad arrivare, si presenta all'improvviso Kuaska, il conduttore della serata per la parte della birra, con la faccia allarmata: Schigi, il sommelier che curerà la parte vino, ha appena avuto un piccolo incidente proprio di fronte al locale. e si ritrova con la portiera ammaccata della sua amata Mini. La serata non sembra iniziare con il piede giusto, ma da qui in poi tutto volgerà decisamente al meglio. Gli ospiti continuano ad arrivare ed accomodarsi nella bellissima sala al piano superiore, ristrutturata ed arredata con cura, con le pareti dominate da un delicato verde dall'effetto molto rilassante, e la vista dalle finestre del Naviglio Grande e di quel gioiello che è la chiesetta di San Cristoforo. Giungono i due mastri birrai intervenuti per l'evento, insieme con i fusti delle loro due birre che verranno spillate manualmente a pompa direttamente in sala, con un effetto veramente scenografico. Si può cominciare, partono le presentazioni: Kuaska prende la parola e comincia a spiegare la filosofia e lo spirito della serata. 5 vini e 5 birre si accompagneranno ai piatti di Nico, in una vera e propria danza dei sensi. Schigi recupera prontamente il suo umore e la sua verve abituale, in fin dei conti la serata si preannuncia grande ed è pure il suo compleanno. Arriva la prima portata, un mix di salumi artigianali di un salumificio di Bazza, accompagnati dal Lambrusco Rinaldini e la birra ArtigianALE del BiDu. La birra è semplicemente fantastica, apprezzata veramente da tutti che, dopo il primo bicchiere servito al tavolo, hanno approfittato ed effettuato bis direttamente dal fusto. L'abbinamento col vino però vede un leggero vantaggio, in quanto l'ottima acidità di questo interessante Lambrusco frizzante sciacqua correttamente il grasso dei salumi. La serata decolla, Schigi e Kuaska si alternano a divertire il pubblico con interessanti spiegazioni e finte "schermaglie", e arriva così la seconda portata. Risotto alla zucca, con spuma di mascarpone e spruzzata di polvere di caffè, a sollecitare il palato, preparato direttamente in sala e servito con estro e maestria da Max e dal personale. Qui salta fuori tutta la grande cucina di Nico, un grande piatto che fa capire subito come il livello gastronomico di questa sfida sia altissimo. Il vino Is di Argiolas è fin troppo potente, alcoolico e balsamico: buono da solo, con il piatto non riusciva a legare. La birra barricata di Panil, invecchiata in botti usate per il Bordeaux, è una sperimentazione del birraio Renzo che con questo prodotto sta letteralmente conquistando l'America, sia scalando le classifiche di Ratebeer.com fino al 24° posto assoluto, sia tramite l'importatore americano Matthias Neidhart, presente alla serata, che le importa negli States. La birra è strana, volutamente infettata con batteri acetico-lattici, e si accompagna a detta di tutti in maniera deliziosa con il risotto. Una delle vette assolute della serata e secondo me della cucina in generale si conquista con la terza portata: coniglio cucinato in due modi, porchettato e brasato alle verdure. Un piatto semplicemente perfetto, solo questo meriterebbe la serata da Nico e la lode: la carne cucinata a bassa temperatura (90°C) tutta la notte si scioglie in bocca, entrambe le preparazioni sono divine. Tutti gli ospiti sono estasiati. e lo fanno sapere. Lo accompagnano due grandissime bevande: un Carmignano Villa Medicea di Artimino, e la birra ExtraHop del Birrificio Italiano, spillata anche questa a pompa direttamente in sala. Qua la sfida è praticamente pari, il vino è veramente molto buono ed ha pure un grande rapporto qualità-prezzo, la birra è un tripudio di luppolo, erbaceo e resinoso: entrambe accompagnano alla grande il delizioso coniglio, alcuni preferiscono la birra. Strudel di mele con crema di vaniglia: un altro grande dolce di Nico, anche qui con due vette da un punto di vista specialmente birrario. La Xyauyù di Baladin, birra prodotta con metodo Solera, che ha fatto rimanere a bocca aperta un mio amico grande esperto e conoscitore di vini. che mi ha chiesto: "ok, qual è il trucco?". E un Moscato di Pantelleria che, pur nella fascia dei vini liquorosi e dal prezzo veramente accativante (sotto i 15 euro), fa un'ottima figura. Anche in questo caso, abbinamenti strepitosi e la vetta della serata sembra ancora salire, invece che scendere. Alla fine piccola pasticceria e caffè, servito con whisky Benromach Traditional e birra affumicata, la Ghisa del Birrificio Lambrate. Il caffè in particolare è fantastico. Tutti sono in piedi ed è l'occasione per scambiare quattro chiacchiere con Nico, visibilmente soddisfatto per la serata e a suo agio con questo pubblico di appassionati, che lo circondando di complimenti e che lui sorprende ancora una volta, facendo assaggiare del pepe verde delle bacche di finto pepe di selezioni speciali, tanto deliziose quanto costose. Insomma, veremente una grandissima serata, in cui le persone, i conduttori, la gastronomia e vino e birra erano ai massimi livelli. Il costo finale, 45 euro, non rende forse l'idea dell'alta qualità della serata, perché la sponsorizzazione dei vini da parte di Meregalli, e delle birre da parte dei birrifici, ha permesso di contenere fortemente i costi. La gente esce visibilimente soddisfatta e ringrazia i conduttori, gli organizzatori, Nicola e gli altri dell'Ape Piera. e questa è la cosa più bella. MegaMax |