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Birra al Pozzo Via Pianacce, n°12 Acqualagna (PU) Telefono: 0721.700084 Data recensione : 11/2005 Acqualagna è un borgo piacevole sulla strada del Furlo, avvinghiato ai lati della statale Flaminia. Il posto è certamente valevole di una visita e si rimane a bocca aperta nel passare sotto pareti rocciose incombenti e grandi silenzi. Arriviamo al ristorante, con annesso albergo, alle 14, con prenotazione x 2. L'edificio si approssima sulla strada un po' fuori dal paese e dispone di un ampio parcheggio. Abbastanza accogliente, non troppo caldo (ma fuori non è freddo!), e con i servizi, riscontriamo, scarsamente curat (fra l'altro questo non è mai stato un buon "segnale"...). La sala è abbastanza vasta (150-200 coperti) e ci fa strada la proprietaria, una moretta gentile. Ci accomodiamo in un tavolo tondo nei pressi di una finestra. In sala presenti altre due nuclei familiari. Prima sorpresa spiacevole: una grossa cimice è attaccata ad uno dei bicchieri! Decido di bypassare, con somma pazienza, e vedere se è stato solo un'iniziativa estemporanea dell'animaletto. La signora, la moretta, ci presenta i menu, un paio di paginette semplici con l'elenco (breve) dei piatti a disposizione. Scegliamo il classico, data la stagione: tagliatelle al tartufo io e mia moglie, per secondo tagliata di manzo con tartufi, agnello alla griglia, patatine. Le tagliatelle: giungono in tavola abbastanza fredde ma si presentano bene. Il piatto è elegante senza fronzoli. Il sapore è buono, ma probabilmente c'è stato un eccesso di burro che, non essendo stato sufficientemente amalgamato con la pasta, ha creato una specie di collante con il piatto (le tagliatelle si sollevano quasi tutte con una forchettata). Il tartufo, a scaglie bianco-grigiastre, è cosparso a sufficienza e fa percepire la sua fragranza. La carne: tagliata di manzo piuttosto buona e ben cotta, come piace a noi, deciso il profumo del tartufo; l'agnello invece soffre dei difetti del primo: giunge in tavola tiepido e rivela un taglio modesto (ed è un peccato dato che nella zona abbiamo assaggiato, in altro locale, dell'ottimo agnello di Montenero, certamente superiore!).. Il dolce finale è quello della casa: dei tortini alla ricotta con pinoli: belli da vedere, anche poiché finalmente sono caldi!, però un po' troppo pieni di pinoli che tendono a prendere il sopravvento. Per il resto, vino bianco in caraffa, acqua e un simpatico limoncino (di acqualagna?) offertoci. Conto finale: 92 euro. Concludo con la constatazione di un discreto scostamento rispetto a quello che ho letto sulla Guida dell'Espresso. Saluti a tutto il gruppo. Ken |