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Fontanka Via Pisana, 9/C 50143 Firenze (FI) Tel. 055.2336210 Data recensione : 11/2005 Non sempre si e' padroni del proprio destino: ieri sera, ad esempio, non ho saputo sottrarmi alla visita del locale in oggetto. Che ha aperto da qualche mese con l'intento di creare un locale di cucina russa in citta'. La zona e' talmente piena di ristoranti e pizzerie, e con una rotazione talmente alta, che non ricordo quale sia l'esercizio che e' andato a sostituire. Ci presentiamo puntuali alle 20.30. Carino il banco bar all'ingresso, ma non ci siamo soffermati. Ci accomodiamo subito nella sala che si trova al piano inferiore. Piuttosto elegante, senza strafare, tutto giocato su toni gialli e rossi, sfiora un po' il pacchiano ma l'ambiente, complice la corretta illuminazione non e' male. Siamo gli unici clienti, e lo restermo per tutta la sera. I tavoli sono tutti quadrati o rettangolari, ed in totale i coperti saranno una 40ina, piuttosto distanzati. I 2 camerieri presenti sono in divisa nera. Apparecchiatura e tovagliati sono nella norma. Ci vengono porte le carte con una lieve indecisione da parte del cameriere. La capisco poco dopo, quando mi ritrovo con il menu senza prezzi, mentre li riportano quelli delle signore. La carta e' un pesante libretto, di facile lettura. Quasi tutti i piatti riportano il nome originale russo, e subito sotto la spiegazione in italiano, con qualche fantasiosa descrizione un po' fuori luogo. Le proposte sono 5 o 6 per tipologia, e personalmente non sono in grado di discernere se facciano o meno parte della tradizione culinaria russa. Mi mancano i prezzi, ma intravedo che gli antipasti variano tra i 20 e i 50 euro (secondo presenza caviale) i primi 13 euro, i secondi 23 euro. Sono presenti anche due menu' degustazione stampati in un foglietto a parte. Chiamati poco elegantemente menu' A e menu' B, sono composti da due piatti di terra (oppure di pesce) a scelta tra due pietanze e costano rispettivamente 32 e 45 euro, comprensivo di dessert e di un non meglio specificato vino. Ma i piatti da scegliere non ci attirano e optiamo per la scelta alla carta. La carta dei vini e' striminzita e riporta gli immancabili *aia a prezzi assurdi tra i rossi e delle etichette standard tra i bianchi. Ci "salviamo" con una anonima falanghina a 24 euro. Al momento della comanda scopriamo che diverse proposte interessanti, per esempio quelle a base di storione non sono disponibili; dopo un consulto con la cucina da parte del cameriere ci viene comunicato che il medesimi piatti possono essere eseguiti con salmone selvaggio, vabbe' ... I piatti: - Antipasto di pesce affumicato misto. Arriva un grande piatto, con diversi assaggi: un paio di fette di salmone a centro piatto, un crostino con una mousse non meglio identificata, delle piccole alici marinate e altro. Spicca per bonta' dell'aringa con patate e carote. Il tutto non brilla per inventiva e presentazione ma il rislutato e' buono. La presentazione del piatto da parte del cameriere avrebbe aiutato. I piatti vengono accompagnati da dei riccioli di burro serviti a parte, e da pane tostato prontamente rifornito. - Un primo piatto composto da ravioli con ripieno di capesante. Chi lo ha mangiato lo ha definito molto delicato, e tutto sommato buono. - Straccetti di manzo in salsa reale ecc. Nel piatto e' presente un cumulo di piccoli tranci di carne bovina tenera e pittosto saporita ben affogata da una salsa a base di pomodoro. Il sapore ricorda molto una carne alla pizzaiola, ma non e' cattivo. La presentazione lascia a desiderare, e oltre al detto cumulo sono presenti qualche spicchio di patata al forno (un po' troppo regolari), un paio di pezzetti di zucchina e di carota lessi. - Salmone marinato ecc. La presentazione e' simile al piatto di carne: al posto delle patate al forno vi e' una specie di pure'. Ben croccante in superficie il filetto di salmone risulta discreto. Prendiamo anche un dolce tra i soli due disponibili. Un dolce lievitato aromatizzato al papavero, discreto. Ad inizio pasto chiediamo di assaggiare una vodka. Ce ne viene proposta una molto morbida e profumata, davvero buona, di cui mi sfugge l'etichetta, servita in dei piccoli bicchieri. La sorseggeremo durante tutto il pasto, verra' rabboccata piu' volte, e non la troveremo nel conto finale. Conto: 4 Coperti 20 4 Antipasti 92 1 Primi 13 4 Secondi 92 2 Acqua 6 1 Vino 24 tot 247,00 Vengono depennati dal conto il dolce prezzato 7 euro e 3 caffe' a 6 euro, e non viene conteggiata la vodka. Spiccano negativamente i 5 euro a cranio per il coperto. Il tutto non e' certo economico e non e' giustificato IMO dalla qualita' di quanto offerto. Pingo |